domenica 15 Giugno, 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Approfondimenti

Rapporto Censis, italiani e l’informazione, tanto digitale ma a bassa credibilità

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
11 Ottobre 2018 19:02
in Approfondimenti, Società, Tech
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Rapporto Censis, italiani e l’informazione, tanto digitale ma a bassa credibilità
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Pubblicata la “graduatoria” dei media che gli italiani utilizzano per informarsi: continua l’ascesa dei canali innovativi ma in fatto di attendibilità la TV rimane regina

di Alessandro Alongi

Altri articoli interessanti

Nasce l’Associazione Giornalisti 2.0: una nuova era e nuova voce per il Giornalismo nel Lazio

Nasce “Articolo 9”, la rivista green di Editailor diretta da Paolo Cento

Quell’ossessione dei ragazzi chiamata bellezza

Nel panorama dell’informazione italiana, a sorpresa, la radio è il mezzo ritenuto più affidabile. Grazie anche alle trasmissioni radiofoniche via internet o smartphone, i radioascoltatori toccano quota 79,3%, a cui fa da contraltare la flessione dei telespettatori tradizionali a vantaggio degli utenti dei servizi video digitali (come ad esempio Netflix o Infinity) che vedono aumentare il proprio successo, specie tra i giovani under 30.

Sono queste soltanto alcune considerazioni contenute nell’ultimo Rapporto sulla comunicazione del Censis, presentato giovedì scorso a Roma. Tra i punti di maggiore rilevanza il trend in ascesa della digitalizzazione della società italiana: gli internauti passano dal 75,2% al 78,4% (con una differenza positiva del 3,2% rispetto allo scorso anno e del 33,1% rispetto a dieci anni fa); quelli che utilizzano gli smartphone aumentano del 4,2% (dal 69,6% al 73,8%, dieci anni fa li usava solo il 15% della popolazione); gli utenti dei social network sono il 72,5% della popolazione: sul podio delle community WhatsApp (usato dal 67,5% degli italiani), Facebook (56%) e YouTube (51,8%). Continua la crescita di Instagram (26,7%), in particolare tra i giovanissimi (55,2%), mentre Twitter continua la sua discesa, ormai giunta al 12,3%.

Le tradizionali fonti di informazione, quotidiani cartacei in testa, continuano a dimostrare i segni di una crisi che pare ormai irreversibile: la stampa quotidiana, che nel 2007 era letta dal 67% degli italiani, oggi si attesta al 37,4%. Vanno meglio i giornali online, che nello stesso periodo hanno incrementato l’utenza dal 21% al 26%. Stabili, invece, i settimanali e i mensili (rispettivamente al 30,8% e 26,5%). Crisi dell’editoria anche in relazione ai libri: si legge sempre di meno e, di anno in anno, gli italiani lasciano i volumi sugli scaffali per dedicarsi ad altro. Il Censis fotografa bene questa “fuga dai libri” che ha portato in dieci anni ad una contrazione della lettura: dieci anni fa il 59,4% degli italiani aveva letto almeno un libro nell’anno, cifra che si è ridotta al 42% nel 2018. Non decollano nemmeno gli e-book, letti dall’8,5% degli italiani.

Se, da un lato, i nuovi media digitali prendono il sopravvento sulle tradizionali filiere dell’informazione, non si può dire la stessa cosa in fatto di “affidabilità” riguardo ai contenuti trasmessi online: gli italiani sembrano diffidenti da quanto si trova in rete, continuando a prediligere i telegiornali, che rafforzano la loro funzione di informazione di massa (la loro utenza passa dal 60,6% del 2017 al 65% del 2018), mentre i social perdono consenso, spinti anche dal dilagare delle fake news e dai recenti scandali Cambridge Analytica: nell’ultimo anno Facebook ha subito una brusca battuta d’arresto (-9,1% di utenza a scopi informativi), Twitter (-3%) e, in generale, tutti quanti i motori di ricerca (-7,8% di utenza a fini informativi).

A pesare sulla fiducia degli utenti l’uso, non sempre trasparente, dei dati personali da parte dei social network (il 59% degli utenti si dice molto preoccupato), un Paese spaccato in due tra coloro che vivono nell’ambiente digitale  senza particolari timori e chi affronta invece il tema con diffidenza verso i nuovi fenomeni della rete: cyber bullismo, hate speech e diffamazioni online rappresentano le maggiori preoccupazioni da parte degli internauti.

Sugli aspetti “patologici” della rete gli italiani hanno le idee chiare: secondo il 42% della popolazione la diffusione di comportamenti violenti in rete rappresenta il principale problema dell’era digitale, seguito dalla protezione della propria privacy (41,5%), la manipolazione dell’informazione (40,4%), le frodi telematiche (35,%%) e la concentrazione del potere nelle mani dei giganti della rete (21,3%).

L’ultima parte del rapporto è stata dedicata al modo in cui i media condizionano l’umore degli italiani, singolare rappresentazione del potere delle fonti di informazione sulla formazione della coscienza critica del Paese: i dati ci consegnano un Paese arrabbiato, disorientato e pessimista. E non basterà un like in più a invertire, almeno nel breve, questa tendenza.

Tags: Cambridge AnalyticacomunicazioneeditoriaFake-newsgiornaligiornalismoInformazionerapporto censissocial
Articolo precedente

“Sono tutti garantisti ma poi all’atto pratico…” L’intervista a Carlo Nordio

Articolo successivo

Sviluppo sostenibile: Cupolone e Madunina a confronto

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Nasce l’Associazione Giornalisti 2.0: una nuova era e nuova voce per il Giornalismo nel Lazio
Società

Nasce l’Associazione Giornalisti 2.0: una nuova era e nuova voce per il Giornalismo nel Lazio

04 Aprile 2024 10:38
Nasce “Articolo 9”, la rivista green di Editailor diretta da Paolo Cento
Società

Nasce “Articolo 9”, la rivista green di Editailor diretta da Paolo Cento

07 Novembre 2023 13:27
Quell’ossessione dei ragazzi chiamata bellezza
Sanità

Quell’ossessione dei ragazzi chiamata bellezza

09 Aprile 2023 19:38
Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita
Società

Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita

13 Gennaio 2023 06:35
Ucraina / Incursioni digitali e sabotaggi web: è una guerra sempre più “tech”
#Ucraina

Ucraina / Incursioni digitali e sabotaggi web: è una guerra sempre più “tech”

01 Aprile 2022 05:50
Società

Media / L’allarme dell’Unesco: “I social minacciano il diritto all’informazione”

31 Marzo 2022 05:42
Articolo successivo
Sviluppo sostenibile: Cupolone e Madunina a confronto

Sviluppo sostenibile: Cupolone e Madunina a confronto

Povertà e attenzione agli ultimi: il declino di Roma, l’espansione di Milano

Povertà e attenzione agli ultimi: il declino di Roma, l’espansione di Milano

Le ultime da LabParlamento

L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

15 Maggio 2025
Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

14 Maggio 2025
SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

14 Maggio 2025
“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

14 Maggio 2025
NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

7 Maggio 2025
Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

6 Maggio 2025
Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

6 Maggio 2025
Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

5 Maggio 2025
Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

5 Maggio 2025
Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

29 Aprile 2025
LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

28 Aprile 2025
Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

23 Aprile 2025
MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

15 Aprile 2025
CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

15 Aprile 2025
I dazi e il nuovo ordine mondiale. Ecco perché l’Italia e l’Ue devono trattare con Trump per arginare lo squalo cinese

I dazi e il nuovo ordine mondiale. Ecco perché l’Italia e l’Ue devono trattare con Trump per arginare lo squalo cinese

9 Aprile 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok