martedì 21 Marzo, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Economia

Smart working / Dal ‘tecnostress’ alla privacy. L’analisi del Centro Studi Corrado Rossitto

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
15 Marzo 2021 07:45
in Economia, Sanità
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Smart working / Dal ‘tecnostress’ alla privacy.  L’analisi del Centro Studi Corrado Rossitto
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Nuovi equilibri domestici da ricomporre, concreto rischio di aumento delle disuguaglianze economiche e di genere, scarsa formazione, minaccia di “tecnostress”, preoccupazione per la riservatezza dei dati e dei possibili controlli del datore di lavoro: sono queste alcune delle risultanze emerse dalla ricerca promossa dal Centro Studi Corrado Rossitto riguardante il primo anno di lavoro agile “di massa”, argomento posto prepotentemente al centro del dibattito dalla recente pandemia.

Lo studio sarà presentato online martedì 16 marzo 2021 all’interno della tavola rotonda intitolata “Il lavoro agile: misura di emergenza o nuova forma di flessibilità?”, momento dedicato all’analisi e al confronto sui cambiamenti nel mondo delle professioni introdotti dall’emergenza sanitaria. 

Altri articoli interessanti

Toglietemi tutto ma non lo Smart Working

Covid / Usif sindacato finanza, innalzare livello sicurezza nei luoghi di servizio

Le imprese puntano sul digitale ma il 50% dei dipendenti non sa usarlo

L’evento, promosso dall’Ordine degli Avvocati di Roma e dal Centro Studi Corrado Rossitto, vedrà la partecipazione di Riccardo Bolognesi (giuslavorista e Consigliere dell’Ordine degli avvocati di Roma), Alberto Tarlao (Segretario del Centro Studi Rossitto di CIU-Unionquadri), Fabio Petracci (Presidente del Centro Studi Corrado Rossitto) e Gabriella Àncora (Presidente di CIU-Unionquadri).

Lo studio, realizzato da un team di esperti del settore, muove le premesse dalla legge 81/2017, provvedimento che ha introdotto la modalità di lavoro agile (o “smart working”) all’interno dell’ordinamento e, con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, ne ha rapidamente imposto l’applicazione su larga scala. Nato come semplice strumento di diversificazione logistica della prestazione lavorativa, in breve tempo tale istituto si è colorato di tinte nuove, uscendo dal suo alveo tradizionalmente privato e abbracciando ampi settori del pubblico impiego, imponendosi all’attualità del dibattito grazie ad una legislazione di emergenza che ne ha favorito l’applicazione anche in deroga alle originarie previsioni normative.

L’indagine, oltre a ricostruire la genesi e l’impianto normativo del lavoro agile, si sofferma sulle risultanze di un sondaggio somministrato ad un pubblico molto eterogeneo (dipendenti pubblici, lavoratori di imprese medio-piccole ecc..), e i cui risultati non sono stati affatto scontati, soprattutto in relazione alle criticità emerse da questa nuova fenomenologia: un elemento negativo denunciato, ad esempio, è stata l’assenza di un’adeguata formazione (e informazione) sul corretto utilizzo degli strumenti di lavoro, con la gran parte dei lavoratori che si è improvvisamente ritrovata a dover lavorare da casa senza però ricevere preventive istruzioni o comunicazione alcuna.

Altro elemento in sofferenza sono risultati essere i rischi relativi alla riservatezza dei dati aziendali derivanti dallo svolgimento di attività lavorativa con le modalità proprie del lavoro agile. Non sempre, infatti, gli strumenti informatici per uso domestico hanno le stesse misure di sicurezza previste invece all’interno dell’azienda, cosa che potrebbe mettere a rischio il patrimonio informativo aziendale. Ma gli interrogativi più delicati attengono, per gran parte degli intervistati, riguardo ai possibili controlli (necessariamente a distanza) del datore di lavoro, insieme alla tutela dei dati personali del lavoratore.

Ulteriore elemento di riflessione emerso dallo studio quello relativo al possibile divario della forbice sociale all’interno delle aziende. In tale ambito (e come facilmente intuibile) l’esperimento del lavoro agile emergenziale ha confermato che le mansioni che possono essere svolte con maggior facilità senza la necessaria presenza fisica in azienda risultano essere quelle di natura direttiva, amministrativa e, in generale, quelle attribuite a lavoratori più qualificati e meglio retribuiti, palesando in tal modo il concreto il rischio che l’applicazione dello smart working possa fungere da detonatore per acuire ulteriormente le disuguaglianze di reddito e di benessere aziendale.

“Ad un anno ormai dall’applicazione massiva di questo strumento, il bilancio che emerge dallo studio è senza dubbio quello di un sovvertimento dei canoni tradizionali del rapporto di lavoro, un mosaico composito dove, accanto a indubbi benefici in termini di liberazione di energie in favore dell’economia con un superamento della tradizionale contrapposizione tra famiglia, vita privata e lavoro, emergono delle zone d’ombra che, se non curate, potrebbero causare serie conseguenze in termini di conflitti” ha dichiarato Gabriella Àncora, Presidente di CIU-Unionquadri, la  più grande associazione di categoria che rappresenta il middle management – quadri – e le professioni intellettuali.

“Una maggiore libertà di organizzazione e di impostazione del proprio lavoro può giovare anche a quelle professionalità che antepongono la creatività, lo studio e la ricerca al lavoro istituzionalizzato dall’azienda. Mi riferisco ai Quadri per la cui organizzazione è stata svolta la presente ricerca, ma anche ai ricercatori, ai professionisti dipendenti ed a tutte quelle categorie che, seppure subordinate, portino nel loro DNA le caratteristiche dell’impresa e della libera professione”.

Tags: Smart working
Articolo precedente

L’italia spende 13 miliardi per avere un milione in più di poveri

Articolo successivo

Avvocati / Sulla riforma dell’esame di Stato si poteva osare di più

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Toglietemi tutto ma non lo Smart Working
Società

Toglietemi tutto ma non lo Smart Working

28 Gennaio 2022 06:59
Covid / Usif sindacato finanza, innalzare livello sicurezza nei luoghi di servizio
Società

Covid / Usif sindacato finanza, innalzare livello sicurezza nei luoghi di servizio

06 Gennaio 2022 17:18
Le imprese puntano sul digitale ma il 50% dei dipendenti non sa usarlo
Economia

Le imprese puntano sul digitale ma il 50% dei dipendenti non sa usarlo

21 Luglio 2021 07:14
Agli italiani piace troppo lavorare in smart working
Economia

Agli italiani piace troppo lavorare in smart working

17 Luglio 2021 06:59
Draghi nega il bonus baby-sitting a chi è in smart working
Sanità

Lo smart working non fa rima con i concorsi pubblici

04 Maggio 2021 07:42
Pa / Con lo smart working il conto lo pagano i cittadini
Sanità

Pa / Con lo smart working il conto lo pagano i cittadini

23 Aprile 2021 08:07
Articolo successivo
Corsi di formazione per avvocati: iter “a singhiozzo” in Senato

Avvocati / Sulla riforma dell’esame di Stato si poteva osare di più

Sale la febbre da criptovalute (e l’Italia è in prima linea)

Sale la febbre da criptovalute (e l’Italia è in prima linea)

Le ultime da LabParlamento

Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

18 Marzo 2023
I (troppi) paradossi della scuola

I (troppi) paradossi della scuola

18 Marzo 2023
Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

7 Marzo 2023
Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

7 Marzo 2023
Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

2 Marzo 2023
La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

2 Marzo 2023
“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

1 Marzo 2023
Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

1 Marzo 2023
Giustizia / Da oggi separazioni e divorzi più semplici e veloci. I figli saranno sempre ascoltati

Giustizia / Da oggi separazioni e divorzi più semplici e veloci. I figli saranno sempre ascoltati

1 Marzo 2023
Malattie rare, #uniamoleforze: partecipazione attiva per migliorare qualità vita pazienti 

Malattie rare, #uniamoleforze: partecipazione attiva per migliorare qualità vita pazienti 

28 Febbraio 2023
Intervista a Fabrizio Quattrini, “vi spiego perchè è fondamentale l’educazione sessuale a scuola”

Intervista a Fabrizio Quattrini, “vi spiego perchè è fondamentale l’educazione sessuale a scuola”

28 Febbraio 2023
“Basta allo spreco alimentare”: Alessandro Alongi (XII Mun.) inizia la battaglia per il recupero del cibo nelle mense comunali

“Basta allo spreco alimentare”: Alessandro Alongi (XII Mun.) inizia la battaglia per il recupero del cibo nelle mense comunali

20 Febbraio 2023
Europol, tra agenzia di sicurezza e organo di sorveglianza di massa

L’amico virtuale non piace al Garante: cartellino giallo per Replika

20 Febbraio 2023
Il business delle Case vacanza confermato del boom di richieste di formazione dei futuri manager del settore

Come le norme sulle Case vacanze conducono alla professionalizzazione del settore

17 Febbraio 2023

In Campidoglio confronto aperto sulle opportunità commerciali nel mediterraneo

10 Febbraio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.