martedì 9 Agosto, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Società

Lambrusco (coltelli e rose) & pop corn

Stefano Gianuario di Stefano Gianuario
31 Gennaio 2020 15:38
in Società
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
La “sindrome proporzionale” si abbatte sulla rotta del Governo Conte
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Le elezioni Regionali sono ormai alle spalle: il Pd ha stappato il lambrusco, il M5S si è perso tra coltelli e rose (con le spine, ça va sans dire) e Italia Viva ha scelto di godersi spettacolo e pop corn. Ma la partita da giocare resta difficilissima, tra tanti fronti aperti e poche risorse e tempo per chiuderli

di Stefano Gianuario

Archiviate ansie e timori legate alle elezioni regionali e digerite le dovute analisi di voto, il Conte Bis entra di fatto in quella che è stata definita a più riprese “fase 2”.

Altri articoli interessanti

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

Draghi e il circo delle pulci

Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana

A stuzzicare un po’ – ma senza svegliarla realmente – l’onestà intellettuale, le forze politiche, riunitesi in un Esecutivo con il solo elemento in comune di “fermare Salvini”, hanno passato i primi mesi dell’esperienza di Governo a prendersi le misure a vicenda navigando a braccio.

Una difficile finanziaria, aggravata dall’imperativo di scongiurare l’aumento delle aliquote IVA con annesse scaramucce e bandierine da piantare o levare su questo o quell’altro provvedimento, hanno reso la prima tranche una fase zero più che una fase uno.

Ad ogni modo, licenziata la Legge di Bilancio 2020, era chiaro a tutti che il grosso scoglio da superare per l’Esecutivo fossero le elezioni regionali in Emilia Romagna (non ce ne voglia la Calabria ma l’esito della tornata elettorale era decisamente più scontato).

Pareva ben più arduo invece il risultato (che ha poi premiato il governatore uscente Bonaccini, non il governo nazionale) in quella che è da sempre la roccaforte rossa.
Una partita che le forze di governo hanno giocato in ordine sparso con esiti altrettanto variopinti.

Ora, con il Pd che ha potuto stappare il lambrusco sull’onda nostalgica di feste dell’Unità d’antan; il Movimento 5 Stelle perso tra coltelli e rose – o meglio le loro spine – e Italia Viva che ha invece preferito gustare spettacolo e pop corn, la resa dei conti con Salvini e il centrodestra è scongiurata o se non altro rimandata. (Mentre i diritti d’autore a Ligabue son da pagare cash).

Non è comunque il momento per dormire sugli allori, soprattutto per un Esecutivo che ha l’obiettivo di durare fino a fine legislatura ed eleggere il successore di Mattarella al Quirinale.

I fronti aperti sono però molti, le risorse poche e le differenze di posizioni tante. Andiamo con ordine.

Post elezioni emiliano-romagnole il Pd ha potuto gonfiare il petto, schiacciando sull’acceleratore del decreto legge attuativo per distribuire i famosi 3 miliardi di euro destinati al taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente.

Salvo ulteriori modifiche si tratterà di un’evoluzione di quello che nella vulgata è sempre stato definito “Bonus Renzi”, con una platea più ampia, in particolare verso i redditi tra i 25 mila e i 40 mila euro, che formano l’ossatura dei contribuenti e che da luglio vedranno qualche decina di euro in più in busta paga. Non proprio la spinta che serve ma almeno è un primo passo.

Che poi, si sa, l’Irpef, prima tassa per gettito nelle casse dello stato è un po’ l’imposta dei paradossi e come ha spiegato l’Osservatorio di Carlo Cottarelli negli scorsi giorni, servirebbe un taglio del cuneo di circa 9miliardi di euro per allinearci agli altri Paesi europei e di addirittura 23 miliardi di euro per entrare nella top ten del Vecchio Continente.
Fantascienza, non ci sono le risorse.

Ma intanto, dopo la “vittoria” in Emilia Romagna, i dossier sul tavolo del Governo sembrano entrare davvero in una nuova fase e, “discontinuità” è ora più che mai gridato a gran voce dagli esponenti del Pd.
Che la riforma dell’Irpef sia la prossima grande partita pare molto chiaro, così come è altrettanto cristallino che ognuno provi a dire la sia.

Il titolare del Mef, Roberto Gualtieri, vorrebbe una riforma complessiva del sistema, declinata in tre punti chiave: semplificazione, equità e progressività. Nei pensieri più o meno reconditi da uomo di sinistra da prima Repubblica c’è anche l’idea di una patrimoniale ma il senso di responsabilità per il ruolo delicato – per adesso – prevale.

In una convergenza inedita tra Leu e Italia Viva (che suona un po’ come se nel Pci gli Ingraiani fossero andati a braccetto con i Miglioristi di Napolitano) si propone uno strumento unico di agevolazioni riassunto nel cosiddetto “family act” mentre il M5S prova a giocarla semplice con l’idea di tre aliquote e un coefficiente familiare.

Si prevedono dunque lunghe discussioni da qui ad aprile, momento indicato per confezionare la legge delega che dovrebbe guidare la riforma. Quel che ancora tutti sanno ma nessuno dice è che sulla manovra 2021 peseranno comunque altri 20miliardi circa di clausole IVA e, senza un lavoro sulle tax expenditures e una lotta serrata all’evasione, che nell’ultima fotografia della Guardia di Finanza raggiunge 211 miliardi di euro, non si può parlare di riforma fiscale.

In tema di riforme Nunzia Catalfo, a capo del dicastero del lavoro, vorrebbe una revisione del sistema pensionistico strutturale, pensando ad alternative a Quota 100 improntate sulla flessibilità e comunque necessarie per cancellare la Legge Fornero. Oltre ai dissidi interni alla maggioranza, la ministra dovrà vedersela con le parti sociali, in un match da chiudere entro fine marzo.

C’è poi da trovare una correzione che non causi altri mal di pancia da indigestioni di vetro ad altri due temi cari ai pentastellati: il Reddito di Cittadinanza, da rivedere anche con le parti sociali e il Decreto Dignità, nato con il nobile obiettivo di contrastare il precariato ma finito per creare ancor più turn over che stabilità, per via degli aumenti dei costi dei rinnovi.

Infine la questione, sulla quale l’opinione pubblica è un po’ più che avvelenata, che riguarda Atlantia – Autostrade. Il M5S continua a martellare sul togliere la concessione senza se e senza ma; per Italia Viva rimuovere Atlantia senza alternative è una follia mentre il Pd non sa/non risponde e prova a mediare.

I vertici di Atlantia nel frattempo si godono il titolo in borsa schizzato alle stelle, chiaro sintomo di una ripresa del dialogo col Governo, e annunciano investimenti per 7,5 miliardi di euro e oltre mille assunzioni; proclami dal profumo di promessa elettorale.

Tanti temi e altrettanto delicati da chiudere prima della partita cruciale del Def che si giocherà in aprile. Impossibile quindi dare vita a lungaggini e a discussioni che portino a faide fratricida. A meno di volersi trovare a pensare, con la bella stagione che incombe con tutte le sue belle scadenze non rispettate, “che fretta c’era, maledetta primavera”.

Tags: Italia VivaM5SPartito Democratico
Articolo precedente

Referendum del 29 marzo: la parola agli italiani sul taglio dei parlamentari

Articolo successivo

La ricetta francese per la lotta all’evasione a base di social, algoritmi e big data

Stefano Gianuario

Stefano Gianuario

Stefano Gianuario, milanese, classe ’85. Giornalista e scrittore si è sempre occupato di economia scrivendo per lo più di trasporto aereo e aziende del turismo. Autore del romanzo “Vanilla Scent” Robin Edizioni (2017)

LabParlamento Consiglia

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)
Governo

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

04 Luglio 2022 06:59
Draghi e il circo delle pulci
Governo

Draghi e il circo delle pulci

01 Luglio 2022 08:14
Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana
Governo

Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana

03 Maggio 2022 08:13
Quirinale 2022 / Comunque vada sarà un successo: la strategia win-win della Lega
#Quirinale2022

Quirinale 2022 / Comunque vada sarà un successo: la strategia win-win della Lega

08 Gennaio 2022 06:23
Intervista ad Elisabetta Trenta (Noi), al centro per recuperare i valori del M5S
Politica

Intervista ad Elisabetta Trenta (Noi), al centro per recuperare i valori del M5S

15 Dicembre 2021 05:05
Alla ricerca di un centro di gravità permanente
Politica

Alla ricerca di un centro di gravità permanente

11 Novembre 2021 05:04
Articolo successivo
La ricetta francese per la lotta all’evasione a base di social, algoritmi e big data

La ricetta francese per la lotta all’evasione a base di social, algoritmi e big data

Prof. Manelli (Università Marche): “Sulle criptovalute urge intervento delle autorità finanziarie”

Prof. Manelli (Università Marche): "Sulle criptovalute urge intervento delle autorità finanziarie"

Le ultime da LabParlamento

Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Letta-Calenda, l’amplesso da una botta e via

7 Agosto 2022
 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

7 Agosto 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

Partito il cantiere all’ex corderia di Viserba con garanzia Sace

6 Agosto 2022
Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

6 Agosto 2022
Il Covid cambia il mercato immobiliare: boom di richieste di abitazioni indipendenti e spazi esterni

Mercato Immobiliare / Rapporto Ocse, il settore residenziale rappresenta il 17% del CO2 dei consumi di energia

5 Agosto 2022
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

Da settembre la rata del mutuo aumenterà dell’11%

4 Agosto 2022
Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

3 Agosto 2022
Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

3 Agosto 2022
Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

3 Agosto 2022
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati

Lavoro / Istat, a giugno 2022 tasso di occupazione record (60,1% mai così dal 1977)

2 Agosto 2022
Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

2 Agosto 2022
Siccità / Ispra, risorse idriche ridotte anche del 40% in futuro

Siccità / L’allarme della Coldiretti, 250mila aziende a rischio crack

2 Agosto 2022
Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

1 Agosto 2022
Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

1 Agosto 2022
Tra i Cavalieri della Repubblica anche i giovani. L’esempio di Fabio Pompei, giovane manager delle Telecomunicazioni

Tra i Cavalieri della Repubblica anche i giovani. L’esempio di Fabio Pompei, giovane manager delle Telecomunicazioni

31 Luglio 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.