mercoledì 27 Settembre, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Esteri

Il dilemma afgano: chiudere Internet o controllarlo?

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
10 Settembre 2021 07:21
in Esteri, Mondo, Tech
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Il dilemma afgano: chiudere Internet o controllarlo?
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Continua – a colpi di tecnologia – il redde rationem dei talebani nei confronti di gran parte degli abitanti del neo-emirato islamico dell’Afghanistan, accusati di aver in passato sposato idee troppo filo-occidentali. Dopo aver usato (impropriamente) i dispositivi di riconoscimento facciale lasciati sul campo dall’esercito americano per “stanare” i collaborazionisti, sembra che l’asticella si stia spostando sempre più in alto, e più di un osservatore paventa profilarsi un ulteriore rischio alla libertà, ovvero il controllo di Internet.

L’allarme, nei giorni scorsi, è stato lanciato dall’ex presidente dell’autorità per le telecomunicazioni afgane Mohammad Najeeb Azizi, che non ha esitato a sottolineare come «Internet è minacciato». Il fondato sospetto, analogamente al passato infatti, è proprio quello dello “spegnimento” della Rete o una forte restrizione all’utilizzo della stessa.

Altri articoli interessanti

I Social? Bene per la noia, meno per aumentare la creatività

Sei incinta? Facebook lo sa prima di te

La vita “social” dei ragazzi, tra ansia di apparire e vanagloria digitale

Infatti già in precedenza, quando i talebani governarono per l’ultima volta l’Afghanistan, tra il 1996 e il 2001, il Paese rimase volutamente isolato dal resto del globo, avendo il governo di allora bandito ogni modernità, come la musica, il ruolo delle donne e – appunto – Internet.

Dopo 20 anni il nastro si riavvolge. Dopo due decenni di governo aperto del web, si profila un ritorno alle origini, con ogni forma di comunicazione bandita o fortemente controllata. Ma, a differenza del 2001, l’utilizzo e la strategicità di Internet è molto cambiato, e anche all’interno delle fazioni talebane si affaccia il dilemma se aderire ai precetti teocratici, e quindi abolire ogni forma di comunicazione ipermoderna o, al contrario, rinnegare parte di se stessi introdurre la Rete nella quotidianità del nuovo emirato. 

Benché il tasso di penetrazione e di infrastrutturazione del Paese sia relativamente basso, la presenza online dell’Afghanistan risulta fondamentale anche per il nuovo regime. La pervasività dei social, in particolare, è utilizzata dai ribelli come mezzo di propaganda, che sulle piattaforme social rilanciano i loro proclami e le loro conquiste. Pur di vincere la guerra contro l’odiato nemico a stelle e strisce si è disposti a tutto

Che fare, dunque, con la Rete?

Una delle possibili soluzioni potrebbe essere quella di un accesso a Internet altamente limitato e controllato, mentre allo stesso tempo i talebani potrebbero utilizzarlo liberamente per i loro scopi di propaganda. In effetti, il nuovo governo integralista ha tutto l’interesse a rimanere presente sulle piattaforme social, così da legittimare il proprio ruolo. Ma il convitato di pietra, ovvero lo zio Sam, non rimarrà a guardare, dovendo affrontare lo stesso dilemma afgano.

La concentrazione di Internet nelle mani di un piccolo numero di fornitori di servizi (Facebook, Twitter ecc..), la maggior parte dei quali ha sede proprio negli Stati Uniti, significa che tutto quello che serve, dai server, ai cloud, passando per i social media, potrebbe “spegnersi” su comando di John Biden, magari sotto forma di sanzioni.

Tutto ciò significa che alcune delle decisioni più importanti, e che potrebbero plasmare il futuro dell’Afghanistan, non saranno prese da governi internazionali o organizzazioni sovra-governative, ma da soggetti privati del calibro di Google o Facebook. Il dibattito se la cosa sia giusta o sbagliata è appena partito, ma di sicuro se si spegnessero le piattaforme social potrebbe finire anche l’influenza del governo afgano sulla popolazione.

Intanto, per i talebani, una guerra val bene un Tweet.

Tags: internetSocial network
Articolo precedente

Roma 2021 / La sfida al populismo di Carlo Calenda tutta serietà e daje

Articolo successivo

Covid-19, il governo estende l’obbligatorietà del green pass

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Bimbi depressi e arrabbiati: un Tribunale stabilirà se la colpa è dei social o dei genitori
Società

I Social? Bene per la noia, meno per aumentare la creatività

03 Gennaio 2023 06:48
Dati personali venduti alle società di alcol e tabacco: Facebook nuovamente nel mirino
Tech

Sei incinta? Facebook lo sa prima di te

28 Dicembre 2022 05:59
Bimbi depressi e arrabbiati: un Tribunale stabilirà se la colpa è dei social o dei genitori
Società

La vita “social” dei ragazzi, tra ansia di apparire e vanagloria digitale

22 Dicembre 2022 05:26
Dimmi dove vivi e ti dirò che crimine ci sarà: così anche la polizia diventa predittiva
Società

Dimmi dove vivi e ti dirò che crimine ci sarà: così anche la polizia diventa predittiva

12 Dicembre 2022 06:14
Internet: ad Ancona Igf Italia 2022, forum onu per governance rete
Tech

Internet: ad Ancona Igf Italia 2022, forum onu per governance rete

19 Novembre 2022 05:50
Instagram alla sbarra per i danni alla salute mentale dei giovani
Tech

Internet è tossico e i social uccidono. Ed è il giudice a dirlo

04 Ottobre 2022 06:02
Articolo successivo
Covid-19, il governo estende l’obbligatorietà del green pass

Covid-19, il governo estende l’obbligatorietà del green pass

Minenna (Adm), nel 2020 raccolto 60 miliardi di euro di gettito erariale

Minenna (Adm), nel 2020 raccolto 60 miliardi di euro di gettito erariale

Le ultime da LabParlamento

Droni e nuova mobilità aerea: il punto di vista dell’Europa nel parere del CESE (relatore Maurizio Mensi per CIU-Unionquadri)

Droni e nuova mobilità aerea: il punto di vista dell’Europa nel parere del CESE (relatore Maurizio Mensi per CIU-Unionquadri)

26 Settembre 2023
Addio Re Giorgio, presidente comunista (non ostile al mondo liberale)

Addio Re Giorgio, presidente comunista (non ostile al mondo liberale)

25 Settembre 2023
Malattie rare, UNIAMO all’Expo Aid per un approccio olistico alla salute e il protagonismo del paziente 

Malattie rare, UNIAMO all’Expo Aid per un approccio olistico alla salute e il protagonismo del paziente 

22 Settembre 2023
“Canto mentre mi rado tour”: il 21 ottobre ad Amatrice nel nome di Luigi Tenco

“Canto mentre mi rado tour”: il 21 ottobre ad Amatrice nel nome di Luigi Tenco

21 Settembre 2023
Emicrania: l’odissea dei malati cronici. 9 su 10 fanno esami inutili, fino a 350 antidolorifici al mese

Emicrania: l’odissea dei malati cronici. 9 su 10 fanno esami inutili, fino a 350 antidolorifici al mese

21 Settembre 2023
Maltrattamenti a scuola: distinguere la realtà dalla fiction 

Maltrattamenti a scuola: distinguere la realtà dalla fiction 

21 Settembre 2023
Conversando con l’Assessore Angela Ricci: progetti e prospettive per Peschici (Foggia)

Conversando con l’Assessore Angela Ricci: progetti e prospettive per Peschici (Foggia)

19 Settembre 2023
Premierato all’italiana. La Meloni sfida gli allergici alla sovranità popolare

Premierato all’italiana. La Meloni sfida gli allergici alla sovranità popolare

18 Settembre 2023
Un’avventura di gusto e valori: Fausto Soldini, il ristoratore romano che ha conquistato Malta

Un’avventura di gusto e valori: Fausto Soldini, il ristoratore romano che ha conquistato Malta

18 Settembre 2023
“L’opportunità delle pari opportunità”: aziende ed istituzioni a confronto il 22 settembre a Milano

“L’opportunità delle pari opportunità”: aziende ed istituzioni a confronto il 22 settembre a Milano

18 Settembre 2023
Bankitalia, giù la domanda di credito e con i tassi alle stelle calano anche i mutui per la casa

La nuova mannaia della Bce: tassi di interessi su di 25 punti base

14 Settembre 2023
Salute, torna CardioRace: a Capannelle check-up gratuiti e gare podistiche

Salute, torna CardioRace: a Capannelle check-up gratuiti e gare podistiche

14 Settembre 2023
Un affascinante viaggio tra storia, salute e sport: il Convegno del COCI con il Prof. Massimo Osanna

Un affascinante viaggio tra storia, salute e sport: il Convegno del COCI con il Prof. Massimo Osanna

10 Settembre 2023
L’Ambasciata dell’Afghanistan a Roma indice il Premio Letterario “Afghanistan, ieri, oggi, e soprattutto domani”

L’Ambasciata dell’Afghanistan a Roma indice il Premio Letterario “Afghanistan, ieri, oggi, e soprattutto domani”

8 Settembre 2023
Sciopero nazionale del settore aereo: i motivi nelle parole di Andrea Orlando (FLAI)

Sciopero nazionale del settore aereo: i motivi nelle parole di Andrea Orlando (FLAI)

8 Settembre 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.