sabato 25 Marzo, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Approfondimenti

Google e big data, ecco l’intervento Antitrust nel mercato digitale: inopportuno o indispensabile?

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
23 Luglio 2018 10:00
in Approfondimenti, Sigle PA, Società, Tech
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Google e big data, ecco l’intervento Antitrust nel mercato digitale: inopportuno o indispensabile?
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Siti e piattaforme fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, ma senza regole si rischia la deriva. Ecco perché anche l’Antitrust italiana si sta muovendo

di Alessandro Alongi

Il dibattito che ha seguito la maxi-sanzione di Google da parte della Commissione europea per violazione della normativa antitrust ha fatto emergere un certo malpancismo da parte dei sostenitori dell’innovazione, secondo l’assunto per cui imbrigliare il mercato digitale con regole, codici e cavilli equivale a soffocarlo, rallentando (se non addirittura frenando) lo sviluppo e la ricerca.

Altri articoli interessanti

La piccola Repubblica di San Marino sbaraglia il gigante informatico Meta

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

Sei incinta? Facebook lo sa prima di te

A sostegno di tale tesi, i fautori della libertà tecnologica ricordano come gli Stati Uniti siano stati in grado di sviluppare un vero e proprio «opificio digitale» nella famigerata Silicon Valley (un modello del tutto assente in Europa), fucina di creatività «disruptive» resa possibile – ribattono i detrattori del net-liberismo –  anche grazie all’attenuazione delle regole su fisco, concorrenza e privacy, successo figlio di quella concezione per cui le norme e le prescrizioni istituzionali sono considerate di intoppo al cambiamento.

È per questo che il passo tra libertà e monopolio è davvero corto, e cresce sempre più la consapevolezza di come sia necessario un presidio di controllo efficace contro le storture del mercato. Il dibattito si sta sviluppando giorno dopo giorno, rendendo ormai improcrastinabile la definizione di nuove le regole del gioco, ovvero di più moderne e adeguate forme di regolazione responsabile e consapevole, per garantire e sostenere uno sviluppo del mondo dell’innovazione il più possibile condiviso.

In attesa dell’evoluzione del panorama normativo, gli stati dell’Unione europea non rimangono a guardare, e si affidano ai propri ordinamenti interni per porre un freno allo strapotere delle tech companies cercando di ristabilire equità in favore degli operatori economici e dei consumatori.

L’intervento europeo su Google non è un caso isolato, ma è inserito in un più ampio mosaico che vede coinvolti anche i paesi membri. Ne sa qualcosa anche l’Italia che, in occasione dell’ultima Relazione annuale dell’Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato sottolinea come l’AGCM sia, da un lato, impegnata a stimolare l’innovazione e la modernizzazione delle strutture economiche nazionali per renderle più competitive e, dall’altro, vigila sul rispetto delle regole, impegnata a contrastare le diseguaglianze attraverso la lotta alle rendite di posizione. «La tutela della concorrenza e del consumatore nell’economia digitale continueranno a lanciare nuove sfide all’Antitrust, che dovrà sempre di più attrezzarsi per comprendere i nuovi mercati» ha affermato il Presidente dell’authority Giovanni Pitruzzella a margine della presentazione del resoconto.

Da qui nasce l’attenzione per l’Autorità di piazza Verdi intorno alla grande questione dei Big Data ritenuta (a ragione) fonte di potere di mercato delle imprese hi-tech, che possono utilizzare questa nuova risorsa per chiudere i mercati e bloccare l’innovazione che proviene da nuovi attori, così come numerosi sono stati i casi aperti dai guardiani della concorrenza a tutela del consumatore contro le pratiche commerciali scorrette che hanno riguardato quasi tutti i giganti della rete.

Il pugno di ferro dell’Antitrust nazionale, al pari di quella europea, si è fatto sentire proprio nei confronti dei «mostri sacri» del web: nella lunga lista WhatsApp (dove l’Autorità è intervenuta sanzionando una pratica commerciale aggressiva), Facebook (evidenziando la carenza informativa, al momento della registrazione, circa l’uso dei dati personali degli utenti) e Amazon (accusata di aver omesso ai propri clienti informazioni rilevanti nel corso del processo di acquisto).

Per ristabilire le condizioni di legge l’AGCM utilizza l’ampia strumentazione giuridica di cui dispone per ottenere la rimozione di regolazioni anticoncorrenziali, non sempre però al passo con le evoluzioni (e la velocità) della tecnologia. Oppure adotta poteri di advocacy, come nel caso dei protagonisti della c.d. «sharing economy», in cui l’Autorità ha promosso una regolazione che non blocchi lo sviluppo di piattaforme come Uber e Airbnb (uno su tutti il caso di impugnazione al TAR del regolamento della Regione Lazio che ostacolava l’attività di proprio di quest’ultima impresa digitale).

Ma in questa lotta l’Italia non può essere lasciata da sola, esigendo il supporto e il sostegno dell’alleato europeo. E il vento che spira a Bruxelles, stando al tweet del Presidente Donald Trump immediatamente dopo la decisione su Google, non è certo di brezza quanto più di tempesta: «Hanno davvero approfittato di noi, ma non durerà a lungo».

Tags: AGCMAntitrustBig dataconsumatoriFacebookGooglereteWhatsApp
Articolo precedente

Ultimo giorno per presentare il 730. Guida alle scadenze e alle proroghe delle tasse (con un occhio alle truffe online)

Articolo successivo

Pensioni e riforme: dal 1995 lo scoglio inevitabile per tutti i governi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Facebook tagga utilizzando i dati biometrici. E scatta la class action
Società

La piccola Repubblica di San Marino sbaraglia il gigante informatico Meta

01 Febbraio 2023 19:47
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store
Tech

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023 06:12
Dati personali venduti alle società di alcol e tabacco: Facebook nuovamente nel mirino
Tech

Sei incinta? Facebook lo sa prima di te

28 Dicembre 2022 05:59
Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo
Società

Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo

23 Ottobre 2022 07:21
I social, la politica e l’immancabile effetto boomerang
Politica

I social, la politica e l’immancabile effetto boomerang

12 Ottobre 2022 06:24
Verso le utenze premium: così Meta si lancia alla ricerca di nuovi profitti
Tech

Verso le utenze premium: così Meta si lancia alla ricerca di nuovi profitti

27 Settembre 2022 06:25
Articolo successivo
Pensioni e riforme: dal 1995 lo scoglio inevitabile per tutti i governi

Pensioni e riforme: dal 1995 lo scoglio inevitabile per tutti i governi

Manovrina, tre strumenti al posto dei voucher

Cassa integrazione, crollo delle ore richieste. L'analisi di LabParlamento sul report dell'Inps

Le ultime da LabParlamento

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

22 Marzo 2023
Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

18 Marzo 2023
I (troppi) paradossi della scuola

I (troppi) paradossi della scuola

18 Marzo 2023
Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

7 Marzo 2023
Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

7 Marzo 2023
Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

2 Marzo 2023
La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

2 Marzo 2023
“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

1 Marzo 2023
Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

1 Marzo 2023
Giustizia / Da oggi separazioni e divorzi più semplici e veloci. I figli saranno sempre ascoltati

Giustizia / Da oggi separazioni e divorzi più semplici e veloci. I figli saranno sempre ascoltati

1 Marzo 2023
Malattie rare, #uniamoleforze: partecipazione attiva per migliorare qualità vita pazienti 

Malattie rare, #uniamoleforze: partecipazione attiva per migliorare qualità vita pazienti 

28 Febbraio 2023
Intervista a Fabrizio Quattrini, “vi spiego perchè è fondamentale l’educazione sessuale a scuola”

Intervista a Fabrizio Quattrini, “vi spiego perchè è fondamentale l’educazione sessuale a scuola”

28 Febbraio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.