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Home Politica Governo

Via libera al DL Dignità. Cosa prevede

Simona Corcos di Simona Corcos
03 Luglio 2018 11:03
in Governo, Società
Tempo di lettura: 3 minuti
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Via libera al DL Dignità. Cosa prevede
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12 articoli. Primo decreto politico del Governo Conte. Salvini a Siena

Di Simona Corcos

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.

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Il provvedimento mira, in particolare:

  • a limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato. Si riduce in tal modo il lavoro precario, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. A questo scopo, si prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali, l’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni già a partire dal primo contratto sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi. Al fine di indirizzare i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme contrattuali stabili, inoltre, si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale – attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione;
  • a salvaguardare i livelli occupazionali e contrastare la delocalizzazione delle aziende che abbiano ottenuto aiuti dallo Stato per impiantare, ampliare e sostenere le proprie attività economiche in Italia;
  • a contrastare il grave fenomeno della ludopatia, vietando la pubblicità di giochi o scommesse con vincite in denaro;
  • a introdurre misure in materia di semplificazione fiscale, attraverso la revisione dell’istituto del cosiddetto “redditometro” in chiave di contrasto all’economia sommersa, il rinvio della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute (cosiddetto “spesometro”), nonché l’abolizione dello split payment  per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto. Le nuove norme prevedono, innanzitutto, che il decreto ministeriale che elenca gli elementi indicativi di capacità contributiva attualmente vigente (redditometro) non ha più effetto per i controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi. Inoltre, si prevede che il Ministero dell’economia e delle finanze possa emanare un nuovo decreto in merito dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori. Con specifico riferimento alle comunicazioni dei dati di fatturazione relativi al terzo trimestre del 2018, infine, si interviene prevedendo che gli stessi possono essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre.

Di Maio su Facebook dichiara: “E’ stato approvato il primo provvedimento economico di questo Governo che si chiama decreto dignità. Io ve l’avevo promesso, avevamo promesso di fare una guerra al precariato, alla burocrazia, al gioco d’azzardo, alle delocalizzazioni, l’abbiamo detto e l’abbiamo fatto”. E aggiunge “Non voglio enfatizzare troppo, però grazie al nostro decreto si disattiva il redditometro, lo spesometro prevede un solo adempimento a fine anno e basta invece alle comunicazioni trimestrali e semestrali, e lo split payment non esiste più per i professionisti”. “Per quanto riguarda la lotta al precariato è la “waterloo” del precariato” dichiara il Vicepremier.

Il decreto dignità di fatto è il primo vero atto politico del Governo Conte, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Si è notata l’assenza di Matteo Salvini che anziché partecipare al Consiglio dei Ministri ha deciso di andare a Siena per il Palio: “Salvini era a Siena. Non credo che fosse per protesta. Non ho ricevuto segnalazioni o perplessità”. Così il vice premier Luigi Di Maio, ospite di Agora’ su Rai 3, risponde ad una domanda sull’assenza del leader della Lega al Consiglio dei Ministri.

Nel dettaglio il provvedimento è composto da 12 articoli. Gli articoli 1 e 2 modificano la disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato la cui durata sarà di 24 mesi e i rinnovi non potranno essere piu’ di 4. L’articolo 3 stabilisce che l’indennità di licenziamento ingiustificato passi da massimo 24 mesi a massimo 36 mesi. Gli articoli successivi pongono limiti alle delocalizzazioni delle imprese beneficiarie di aiuti con la previsione che decadano i benefici che andranno restituiti, compresi quelli dell’iper ammortamento in caso di cessioni o delocalizzazione degli investimenti. L’articolo 7 disciplina l’applicazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo ai costi di acquisto da fonti esterne dei beni immateriali. L’articolo 8 pone divieti di pubblicità a giochi e scommesse, l’articolo 9 riguarda disposizioni in materia di redditometro, l’articolo 10 disposizioni in materia di invio dei dati delle fatture emesse e ricevute, l’articolo 11 lo split payment.

Il decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

Tags: Decreto dignitàGoverno ConteGoverno del CambiamentoLuigi Di MaioMinistero del LavoroMinistero dello Sviluppo Economico
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