martedì 8 Luglio, 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Società

Scure Antitrust su Apple e Google: i dati degli utenti vanno tutelati

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
10 Dicembre 2021 04:55
in Società
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Scure Antitrust su Apple e Google: i dati degli utenti vanno tutelati
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Tornano al centro del dibattito i dati personali utilizzati per erogare i servizi della società dell’informazione, con la vexata questio se le informazioni degli utenti abbiano o meno un valore economico. 

In un recente provvedimento dell’Antitrust, il guardiano della concorrenza ha acceso un faro sull’utilizzo delle informazioni che gli utenti rilasciano (o sono costretti a rilasciare, pena l’impossibilità di utilizzo del servizio) ai giganti del web, un tesoro di notizie utili alle tech companies per profilare chi sta dall’altra parte dello schermo o smanetta su un telefono, potendo in tal modo offrire alla clientela servizi sempre più adatti alle proprie esigenze, con conseguente aumento dei profitti.

Altri articoli interessanti

L’amico virtuale non piace al Garante: cartellino giallo per Replika

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech

Se a tutto ciò si aggiunge la scarsa chiarezza (o addirittura l’omissione) delle giuste informazioni allora la frittata è fatta.

Con questa motivazione la scorsa settimana l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso due istruttorie nei confronti di Google e di Apple, sanzionando entrambe le società per 10 milioni di euro, accertando che i due giganti tech non hanno fornito informazioni chiare e immediate sull’acquisizione e sull’uso dei dati degli utenti a fini commerciali.

Che i dati costituiscano la nuova fonte di redito nell’ecosistema digitale è ormai assodato. Google fonda la propria attività economica sull’offerta di un’ampia gamma di prodotti e di servizi connessi a Internet basata anche sulla profilazione degli utenti ed effettuata grazie ai loro dati. I ricavi provenienti dai servizi pubblicitari, che derivano dallo svolgimento di attività di profilazione, infatti, costituiscono la fonte principale del fatturato del gigante di californiano.

Apple non è da meno, raccogliendo, profilando e utilizzando a fini commerciali i dati degli utenti attraverso l’utilizzo dei suoi dispositivi e dei suoi servizi. Quindi, pur senza procedere ad alcuna cessione di dati a terzi, Apple ne sfrutta direttamente il valore economico attraverso un’attività promozionale per aumentare la vendita dei propri prodotti (o di quelli di altri) attraverso le proprie piattaforme commerciali App Store, iTunes Store e Apple Books.

In tale contesto, l’Antitrust ha ritenuto esistente un rapporto di consumo tra gli utenti e i due operatori, anche in assenza di esborso monetario, la cui controprestazione è rappresentata dai dati che essi cedono utilizzando i servizi di Google e di Apple.

Entrando nello specifico delle contestazioni, Google, sia nella fase di creazione dell’account (indispensabile per l’utilizzo di tutti i servizi offerti), sia durante l’utilizzo dei servizi stessi, secondo l’authority di Piazza Verdi, omette informazioni rilevanti di cui il consumatore ha bisogno per decidere consapevolmente di accettare che la Società raccolga e usi a fini commerciali le proprie informazioni personali. A nulla sono valse le eccezioni sollevate dal celebre motore di ricerca, ovvero in merito alla competenza dell’istruttoria che, secondo la società fondata da Larry Page e Sergey Brin, sono da attribuire per intero al Garante privacy, accusa rispedita al mittente dagli uomini di Roberto Rustichelli rilevando, nello specifico, che non sussiste un conflitto tra la tutela della concorrenza e quella dei dati personali, in quanto esse si integrano in maniera complementare (cosa peraltro chiarita anche dal Consiglio di Stato in una sua recentissima sentenza).

Apple, analogamente, sia nella fase di creazione dell’ID Apple, sia in occasione dell’accesso agli Store della mela morsicata, non fornisce all’utente in maniera immediata ed esplicita alcuna indicazione sulla raccolta e sull’utilizzodei suoi dati a fini commerciali, enfatizzando solo che la raccolta dei dati è necessaria per migliorare l’esperienza del consumatore e la fruizione dei servizi.

Con la seconda pratica oggetto di censura, l’Autorità ha accertato che le due società hanno attuato una pratica aggressiva. In particolare, nella fase di creazione dell’account, Google pre-imposta l’accettazione da parte dell’utente al trasferimento o all’utilizzo dei propri dati per fini commerciali (c.d. opt-out, vale a dire senza prevedere la possibilità di scelta preventiva ed espressa dell’utente in merito alla cessione dei propri dati). Questa pre-attivazione consente il trasferimento e l’uso dei dati da parte di Google, una volta che questi vengano generati, senza la necessità di altri passaggi in cui l’utente possa di volta in volta confermare o modificare la scelta pre-impostata dall’azienda.

Nel caso di Apple, invece, l’attività promozionale è basata su una modalità di acquisizione del consenso all’uso dei dati degli utenti a fini commerciali senza prevedere per il consumatore la possibilità di scelta preventiva ed espressa sulla condivisione dei propri dati. Questa architettura di acquisizione, predisposta da Apple, non rende possibile l’esercizio della propria volontà sull’utilizzo a fini commerciali dei propri dati. Dunque, il consumatore viene condizionato nella scelta di consumo e subisce la cessione delle informazioni personali, di cui Apple può disporre per le proprie finalità promozionali effettuate in modalità diverse.

Tags: Antitrustapplegarante privacyGoogle
Articolo precedente

No Pass e No Vax, ecco a voi il nemico interno da demonizzare

Articolo successivo

Diritti Umani / Da D.i.Re e Unhcr l’appello contro le violenze subite da donne richiedenti asilo e rifugiate

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Europol, tra agenzia di sicurezza e organo di sorveglianza di massa
Tech

L’amico virtuale non piace al Garante: cartellino giallo per Replika

20 Febbraio 2023 15:09
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store
Tech

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023 06:12
Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech
Società

Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech

05 Dicembre 2022 06:06
Troppe lacune sulle banche dati sanitarie: rischio privacy sul Fascicolo Sanitario Elettronico
Sanità

Troppe lacune sulle banche dati sanitarie: rischio privacy sul Fascicolo Sanitario Elettronico

02 Novembre 2022 06:04
Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo
Società

Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo

23 Ottobre 2022 07:21
Facebook annuncia dietrofront: non realizzerà più Instragram kids
Elezioni 2022

Elezioni 2022 / Il Garante Privacy mette nel mirino Facebook

23 Settembre 2022 05:01
Articolo successivo
Diritti Umani / Da D.i.Re e Unhcr l’appello contro le violenze subite da donne richiedenti asilo e rifugiate

Diritti Umani / Da D.i.Re e Unhcr l’appello contro le violenze subite da donne richiedenti asilo e rifugiate

Tarallo (Usic): “Governo dica se l’obiettivo è risparmiare sulla sicurezza”

Tarallo (Usic): “Governo dica se l'obiettivo è risparmiare sulla sicurezza”

Le ultime da LabParlamento

Articolo 9: presentato a Roma il nuovo numero della rivista dedicata ad ambiente e sostenibilità

Articolo 9: presentato a Roma il nuovo numero della rivista dedicata ad ambiente e sostenibilità

24 Giugno 2025
L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

15 Maggio 2025
Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

14 Maggio 2025
SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

14 Maggio 2025
“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

14 Maggio 2025
NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

7 Maggio 2025
Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

6 Maggio 2025
Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

6 Maggio 2025
Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

5 Maggio 2025
Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

5 Maggio 2025
Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

29 Aprile 2025
LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

28 Aprile 2025
Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

23 Aprile 2025
MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

15 Aprile 2025
CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

15 Aprile 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.