martedì 9 Agosto, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Esteri Europa

Rosatellum 2.0: Roberto D’Alimonte fa il punto con LabParlamento

Simona Corcos di Simona Corcos
02 Novembre 2017 09:46
in Europa, Interviste, Istruzione
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Rosatellum 2.0: Roberto D’Alimonte fa il punto con LabParlamento

Roberto D'Alimonte, politologo e docente dell'università Luiss di Roma

Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Il politologo spiega gli aspetti tecnici della nuova legge elettorale, i pro e i contro. E dice: “Rischio instabilità altissimo”

di Valentina Magri

“Il pro del Rosatellum 2.0 sono i collegi uninominali, mentre il contro è che sono troppo pochi. Con questa nuova legge elettorale, le possibilità che si formi una maggioranza nelle urne sono bassissime e il rischio di instabilità politica altissimo”. Questa l’opinione di Roberto D’Alimonte, professore ordinario di Sistema Politico Italiano presso l’Università LUISS Guido Carli, politologo ed esperto di sistemi elettorali, in una intervista a LabParlamento.

Altri articoli interessanti

Legge elettorale / Il sistema inglese per restituire agli italiani il diritto di scegliere

L’eterna lotta tra rappresentanza e governabilità

Legge elettorale e riforme costituzionali: punto e a capo

Cosa ne pensa della presenza di collegi plurinominali con liste brevi e bloccate e della mancata previsione del voto disgiunto tra maggioritario e proporzionale?

“Preferisco in assoluto i collegi uninominali. Tra lista bloccata e voto di preferenza, prediligo la prima perché ha un bilancio meno negativo del voto di preferenza in un’analisi costi/benefici. Lo dico guardando ai dati: in Italia il voto di preferenza è diffuso soprattutto al Sud, dove invece di essere uno strumento del voto di opinione è il risultato di una fitta rete di clientele, talvolta anche criminali. Il voto di preferenza inoltre aumenta esponenzialmente il costo delle campagne elettorali. In una fase in cui è sparito il finanziamento pubblico ai partiti ed è stata approvata dal Parlamento una legge sul voto di scambio, il voto di preferenza diventa un’occasione di corruzione e influenze dubbie. Quanto alla mancata previsione del voto disgiunto, non mi piace, ma non mi scandalizzo”.

La nuova legge prevede che il territorio nazionale sia diviso in collegi uninominali e plurinominali da definire con un Decreto legislativo del Governo. Come potrebbero essere strutturati, e quali scenari aprirebbe la diversità tra le varie circoscrizioni elettorali?

“I collegi uninominali secondo me saranno strutturati più o meno bene, come quelli della legge elettorale di Mattarella nel 1993. È un’operazione delicata ma saranno largamente utilizzati parametri oggettivi, a partire dalle dimensioni della popolazione. Non vedo problemi particolari neanche per la configurazione dei collegi plurinominali. In entrambi i casi, ci saranno criticità nell’includere determinati Comuni, ma non sono questi i problemi del Rosatellum”.

Come giudica la conferma di un sistema a prevalenza proporzionale, a fronte dell’attuale assetto sostanzialmente “tripolare” del panorama politico?

“Lo giudico male. Sono fermamente convinto che soprattutto in una situazione tripolare servano sistemi elettorali a due turni: di collegio come in Francia o di lista come era l’Italicum in Italia. Con questi sistemi, sono gli elettori a decidere il Governo del Paese, mentre con l’attuale legge elettorale lo decideranno i partiti dopo il voto e non sarà facile. In breve, dato che le elezioni non determineranno una maggioranza di governo, le coalizioni presentate in campagna elettorale si scomporranno dopo il voto e se ne formeranno di nuove che non rispetteranno le promesse fatte agli elettori sulle alleanze. La conseguenza probabile sarà una ulteriore crescita della sfiducia nella classe politica”.

La riforma introduce una doppia soglia di sbarramento e la possibilità di alleanze e coalizioni: alla fine ne usciranno necessariamente premiati i partiti o le coalizioni più numerosi?

“I piccoli partiti che otterranno meno del 3% dei consensi saranno penalizzati. Per sopravvivere, dovranno coalizzarsi. Ciò non implica però ottenere necessariamente dei seggi. Il vantaggio del coalizzarsi non sta nella parte proporzionale, ma in quella maggioritaria: il piccolo partito chiederà al partito più grande nella sua coalizione una quota di collegi uninominali sicuri che saranno il risultato di accordi di desistenza. A differenza di altri sistemi elettorali, come il Consultellum vigente prima al Senato, fortunatamente non sono previsti sconti sulle soglie per chi si coalizza. La soglia dell’1% per le liste coalizzate scoraggia le liste fasulle per rastrellare voti, come quelle per l’abolizione di Equitalia. Trovo che questo sia un altro fatto positivo”.

Quali sono le possibilità che, con la nuova legge elettorale, dalle prossime elezioni esca una lista o alleanza vittoriosa e con la maggioranza sufficiente per governare?

“Servirebbero delle particolari combinazioni di seggi maggioritari e proporzionali: alla Camera le percentuali minime sono il 60% dei seggi maggioritari e il 45% di quelli proporzionali; al Senato serve il 50% per entrambi i seggi. Ricordo che nella storia della Seconda Repubblica nessuna coalizione è mai arrivata al 50% dei voti proporzionali alla Camera e che l’esito del voto al Senato potrebbe differire da quello della Camera”.

Tags: legge elettoraleRosatellum
Articolo precedente

Focus Europa: Energia e Ambiente
1 novembre

Articolo successivo

Domenica 5 novembre: oltre alla Sicilia, vota anche Ostia

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Lettera di un vecchio democristiano in cerca d’autore
Politica

Legge elettorale / Il sistema inglese per restituire agli italiani il diritto di scegliere

26 Maggio 2021 07:28
Lunga vita ai senatori basta che non votino
Interviste

L’eterna lotta tra rappresentanza e governabilità

05 Marzo 2021 07:28
Legge elettorale e riforme costituzionali: punto e a capo
Politica

Legge elettorale e riforme costituzionali: punto e a capo

05 Febbraio 2021 07:41
Germanicum: cosa dobbiamo aspettarci dalla proposta di riforma elettorale
Parlamento

Germanicum: cosa dobbiamo aspettarci dalla proposta di riforma elettorale

14 Gennaio 2020 18:01
La “sindrome proporzionale” si abbatte sulla rotta del Governo Conte
Commenti

La “sindrome proporzionale” si abbatte sulla rotta del Governo Conte

25 Novembre 2019 13:51
Verso le elezioni: si riducono i contendenti, non le incognite
Governo

Nuovi collegi elettorali in Gazzetta. Subito in vigore

20 Dicembre 2017 15:58
Articolo successivo
Domenica 5 novembre: oltre alla Sicilia, vota anche Ostia

Domenica 5 novembre: oltre alla Sicilia, vota anche Ostia

Inchiesta Banche: Bankitalia scarica tutto sul management

Inchiesta Banche: Bankitalia scarica tutto sul management

Le ultime da LabParlamento

Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Letta-Calenda, l’amplesso da una botta e via

7 Agosto 2022
 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

7 Agosto 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

Partito il cantiere all’ex corderia di Viserba con garanzia Sace

6 Agosto 2022
Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

6 Agosto 2022
Il Covid cambia il mercato immobiliare: boom di richieste di abitazioni indipendenti e spazi esterni

Mercato Immobiliare / Rapporto Ocse, il settore residenziale rappresenta il 17% del CO2 dei consumi di energia

5 Agosto 2022
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

Da settembre la rata del mutuo aumenterà dell’11%

4 Agosto 2022
Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

3 Agosto 2022
Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

3 Agosto 2022
Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

3 Agosto 2022
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati

Lavoro / Istat, a giugno 2022 tasso di occupazione record (60,1% mai così dal 1977)

2 Agosto 2022
Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

2 Agosto 2022
Siccità / Ispra, risorse idriche ridotte anche del 40% in futuro

Siccità / L’allarme della Coldiretti, 250mila aziende a rischio crack

2 Agosto 2022
Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

1 Agosto 2022
Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

1 Agosto 2022
Tra i Cavalieri della Repubblica anche i giovani. L’esempio di Fabio Pompei, giovane manager delle Telecomunicazioni

Tra i Cavalieri della Repubblica anche i giovani. L’esempio di Fabio Pompei, giovane manager delle Telecomunicazioni

31 Luglio 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.