domenica 29 Maggio, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Giustizia

La lettera: “Ecco la proposta dell’avvocatura civile al Ministro della Giustizia”

Redazione LabParlamento di Redazione LabParlamento
10 Settembre 2018 17:43
in Giustizia
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
DL Fiscale: il testo va in Gazzetta. Riparte la Legge di Bilancio

Sede del Ministero della Giustizia, responsabile della pubblicazione delle Leggi (Photo credits: NanoPress)

Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede da parte del Presidente dei civilisti italiani Laura Jannotta sulla riforma della giustizia civile. Dai costi della giustizia all’aumento dell’organico dei magistrati, su LabParlamento è aperto il dibattito.

di Laura Jannotta*

I civilisti italiani condividono l’impostazione data dal Ministro della Giustizia nel limitare il più possibile gli interventi sul processo civile.

Altri articoli interessanti

La riforma della giustizia può fare da volano al sistema economico del nostro Paese

Giustizia Civile, snellire i processi non può contrarre i diritti di difesa del cittadino

Se anche il governo dei “migliori” ha bisogno della fiducia per la riforma della giustizia

Non si crede infatti che un’ennesima riforma del codice di rito possa essere di una qualche utilità: piuttosto che inventare nuovi strumenti bisogna rimuovere, almeno in parte, quelli che sono stati introdotti sotto la spinta dell’emergenza e che l’esperienza ha dimostrato essere stati un rimedio peggiore del male.

Esprime tuttavia la propria contrarietà all’introduzione del ricorso come singola tipologia dell’atto introduttivo, intervento inidoneo a sortire effetti positivi: una concentrazione delle deduzioni/difese in un unico atto con limitata e discrezionale possibilità di appendice istruttoria, se può funzionare nel processo del lavoro , nelle controversie ordinarie rischia di sacrificare eccessivamente il contraddittorio sia in fase di allegazione che in fase istruttoria, sbilanciando ulteriormente il processo dal principio dispositivo delle parti a quello ufficioso, con ulteriore espansione della discrezionalità del giudice. Si avrà un’ulteriore compressione sulle preclusioni, decadenze e quant’altro inevitabilmente determina una tattica difensiva tesa alla prudenza che, obliterando il giusto criterio della non contestazione, determinerebbe atti inutilmente complessi, a tutto detrimento della semplificazione.

Nello spirito di una costruttiva collaborazione, suggeriamo alcuni interventi per migliorare il procedimento civile come la fissazione della prima udienza con termine perentorio abbreviato e con eliminazione della norma ex art.168 bis cpc ultimo comma –che consente al giudice il differimento della I udienza, l’estensione e maggior applicazione dell’art. 281 sexies cpc, nei procedimenti ove sia possibile una concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione, l’applicazione dell’art. 700 cpc esteso anche a pronunce aventi natura costitutiva, introdurre il reclamo immediato contro le ordinanze istruttorie, avanti il Collegio – così si evita venga proposto in appello e, infine, il ripristino della pubblica udienza in Cassazione , con eliminazione della partecipazione del Procuratore generale.

Imprescindibile e necessario l’aumento degli organici dei magistrati: è infatti notorio che rinvii anche di anni tra un’udienza e un’altra sono giustificati dai magistrati con l’eccessivo carico dei ruoli.

Così come occorre intervenire sui costi della giustizia che sono particolarmente onerosi e rendono l’accesso alla giustizia usufruibile soltanto da chi ne ha la possibilità economica: questa è denegata giustizia. Le risorse economiche provenienti dalla giustizia devono restare alla giustizia .

È altresì necessario intervenire sulla normativa del patrocinio a spese dello Stato, strumento riconosciuto come mezzo indispensabile per garantire il diritto alla difesa a tutti; è stato predisposto un articolato, in collaborazione con il Cnf che mira a risolvere gli attuali problemi, non da ultimo quello delle forme e dei tempi delle liquidazioni dei compensi: l’Avvocatura che presta la propria attività  professionale per i cittadini che ricorrono al patrocinio a spese dello Stato, attende mesi per non dire anni per vedersi liquidate le proprie fatture (parcelle peraltro assai modeste).

Riteniamo altresì non più procrastinabile l’emanazione del Decreto Ministeriale in tema di specializzazioni; è nell’interesse tanto dei clienti, che hanno il diritto di potersi informare ed orientare nella scelta del professionista, quanto degli avvocati, che devono poter comunicare, ove lo ritengano, il proprio settore di specializzazione, con la garanzia di un percorso serio che accerti e certifichi l’effettiva competenza in tale ambito. La travagliata vicenda giudiziaria del regolamento a suo tempo emanato è nota. Conclusa tale vicenda va ora approvato al più presto un decreto ministeriale che modifichi il regolamento nelle parti annullate dalla decisione del Consiglio di Stato, tenendo conto delle indicazioni dalla stessa decisione fornite e consenta finalmente l’avvio dei procedimenti di riconoscimento del titolo di specialista. Il Consiglio nazionale forense e le associazioni forensi specialistiche tutte sono concordi su questo punto e hanno sul contenuto di tale emanando decreto una posizione unanimemente condivisa.

I civilisti auspicano vivamente che l’Avvocatura venga ascoltata prima di interventi legislativi – nel proprio specifico ambito di competenza- per un confronto costruttivo e reale , così da evitare il proliferare di diversi emendamenti su ogni disegno di legge.

Auspichiamo infine un confronto serio ed approfondito con l’Avvocatura e con gli altri protagonisti del sistema giustizia , tra i quali i magistrati e gli Studiosi del processo, per individuare concordemente la “ filosofia” che dovrà ispirare gli interventi da operare al fine di raggiungere l’obiettivo della effettività della tutela giurisdizionale secondo i principi dettati dalla Costituzione e l’efficienza del sistema giustizia.

*Avvocato, Presidente dell’Unione nazionale delle Camere Civili

Tags: alfonso boinafedecivilistiGiustizia civileriforma giustizia
Articolo precedente

Tutti i paradossi del debito pubblico: in aumento nonostante i sacrifici

Articolo successivo

“Solo in Europa si parla di debito e non di crescita. Governo ok su immigrazione, non sui vaccini”. L’intervista a Giulio Sapelli

Redazione LabParlamento

Redazione LabParlamento

LabParlamento Consiglia

Il giudice onorario, ghostwriter a cottimo della giustizia italiana
Giustizia

La riforma della giustizia può fare da volano al sistema economico del nostro Paese

10 Maggio 2022 06:08
Il giudice onorario, ghostwriter a cottimo della giustizia italiana
Giustizia

Giustizia Civile, snellire i processi non può contrarre i diritti di difesa del cittadino

10 Dicembre 2021 05:10
Tra il dire e il fare c’è sempre il Ceto Medio a pagare (per tutti)
Giustizia

Se anche il governo dei “migliori” ha bisogno della fiducia per la riforma della giustizia

06 Dicembre 2021 05:10
La irragionevole proposta del processo infinito
Società

Riforma Cartabia, Ok al diritto all’oblio: il web “dimenticherà” gli imputati assolti

25 Ottobre 2021 05:34
Tu chiamala se vuoi amnistia. La riforma Cartabia e la partigianeria giustizialista
Giustizia

Tu chiamala se vuoi amnistia. La riforma Cartabia e la partigianeria giustizialista

30 Luglio 2021 07:00
Avvocati romani in piazza al fianco dei magistrati onorari
Giustizia

Avvocati romani in piazza al fianco dei magistrati onorari

22 Luglio 2021 07:57
Articolo successivo
“Solo in Europa si parla di debito e non di crescita. Governo ok su immigrazione, non sui vaccini”. L’intervista a Giulio Sapelli

"Solo in Europa si parla di debito e non di crescita. Governo ok su immigrazione, non sui vaccini". L'intervista a Giulio Sapelli

Dopo 10 anni di crescita la locomotiva Germania sta frenando. Ecco perché anche l’Eurozona rischia

Dopo 10 anni di crescita la locomotiva Germania sta frenando. Ecco perché anche l'Eurozona rischia

Le ultime da LabParlamento

Giovani artisti romani a Malta: “Ipostasi” evento cult dell’isola

Giovani artisti romani a Malta: “Ipostasi” evento cult dell’isola

29 Maggio 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

Da Intesa Sanpaolo 4 milioni di euro con garanzia Green di Sace per la crescita sostenibile di gap spa

29 Maggio 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

SACE è Best In Media Communication per il terzo anno consecutivo

28 Maggio 2022
Arma / Serpi (Sim Carabinieri), grazie al comandante generale Luzi. Riconosciuto il nostro valore

Arma / Serpi (Sim Carabinieri), grazie al comandante generale Luzi. Riconosciuto il nostro valore

27 Maggio 2022
È boom di PEC in Italia, ogni giorno se ne inviano 7 milioni

È boom di PEC in Italia, ogni giorno se ne inviano 7 milioni

27 Maggio 2022
Ue / Ecco perché gli emendamenti al “Protocollo dell’Irlanda del Nord” sono legittimi e conformi al diritto internazionale

Ue / Ecco perché gli emendamenti al “Protocollo dell’Irlanda del Nord” sono legittimi e conformi al diritto internazionale

27 Maggio 2022
Salute delle donne e inclusione scolastica, prosegue il progetto “L8 tutto l’anno”

Salute delle donne e inclusione scolastica, prosegue il progetto “L8 tutto l’anno”

26 Maggio 2022
Procedimenti giudiziari interamente online: l’Europa ci prova 

Procedimenti giudiziari interamente online: l’Europa ci prova 

26 Maggio 2022
Decreto Aiuti / Le mancette a pioggia di Draghi & Co. sono un palliativo rispetto allo tsunami di prezzi

Decreto Aiuti / Le mancette a pioggia di Draghi & Co. sono un palliativo rispetto allo tsunami di prezzi

25 Maggio 2022
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati

Lavoro / Dossier Bankitalia, il mercato dell’occupazione regge nonostante la guerra in Ucraina

25 Maggio 2022
I rischi di una politica sempre più social

I rischi di una politica sempre più social

24 Maggio 2022
Intervista a “Lady Demonique”: “Calenda e’ l’esatto opposto di un liberale. Con lui rapporti sono gelidi”

Intervista a “Lady Demonique”: “Calenda e’ l’esatto opposto di un liberale. Con lui rapporti sono gelidi”

23 Maggio 2022
Per l’Italia l’occasione di un ruolo geopolitico centrale nella nuova Guerra Fredda

Ucraina / Dall’energia all’alimentazione l’accelerazione senza precedenti dell’integrazione euro-atlantica a scapito dei legami eurasiatici

23 Maggio 2022
Ue: Giovani imprenditori cattolici (Ucid) a Bruxelles, la pace e valori cristiani sono le fondamenta

Ue: Giovani imprenditori cattolici (Ucid) a Bruxelles, la pace e valori cristiani sono le fondamenta

22 Maggio 2022
La strage silenziosa dei morti per infezione negli ospedali italiani

La strage silenziosa dei morti per infezione negli ospedali italiani

21 Maggio 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.