sabato 2 Luglio, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Commenti

Focus. Verso le elezioni: stretta finale prima dello “scontro”

Simona Corcos di Simona Corcos
08 Gennaio 2018 12:52
in Commenti
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Focus. Verso le elezioni: stretta finale prima dello “scontro”

Roberto Maroni, presidente uscente della Lombardia (Photo credits: Regione Lombardia)

Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Il Centrodestra riparte da Arcore, Centrosinistra con il volto governativo, M5S coi soliti problemi. Il caso Maroni

di LabParlamento

Feste natalizie alle spalle, ci si tuffa nell’immediata vigilia dello scontro elettorale: la messa a punto delle coalizioni (laddove possibile), la scelta dei candidati e la scrittura dei programmi e delle iniziative a supporto.

Altri articoli interessanti

Draghi e il circo delle pulci

Decreto Aiuti / Le mancette a pioggia di Draghi & Co. sono un palliativo rispetto allo tsunami di prezzi

Ecco perchè Giorgia Meloni non farà la fine di Marine Le Pen

L’Epifania ha segnato la ripartenza ufficiale del Centrodestra, ancora e sempre da Arcore. Con Silvio Berlusconi, in oltre quattro ore di riunione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno trovato un accordo sulle priorità del programma, in attesa di discutere dei collegi: flat tax, meno vincoli europei, controllo dell’immigrazione e cancellazione della legge Fornero sulle pensioni, piano sulla natalità. E hanno dato il via libera alla quarta gamba della coalizione, pur vincolando le candidature a nomi graditi a tutti e tre i leader. Ma non è passato inosservata la mossa elettorale notturna del Cavaliere con il lancio del simbolo e quel “Berlusconi Presidente” che, a dispetto dell’ineleggibilità, la dice tutta del disegno di volersi confermare unico punto di riferimento della coalizione. Adesso e soprattutto dopo quando, se avrà “staccato” in voti la Lega di quanto basta, si riapriranno i giochi sia nel caso di una mancata maggioranza sia in quello di una vittoria che richieda l’ufficializzazione di una linea politica “moderata”, nel segno del Ppe come l’ex Premier forzista continua a ripetere ai più stretti collaboratori.

In realtà, tutto o quasi previsto, almeno per ora in attesa, appunto, del confronto sulle liste dei candidati che potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. Inatteso invece che sul tavolo di Arcore si aprisse il caso di Roberto Maroni, pronto ad annunciare la rinuncia alla ricandidatura come presidente della Regione Lombardia, per “motivi personali”. Motivi non spiegati finora, anche se erano circolate ipotesi su un suo futuro ruolo a Roma, magari premier di mediazione in un governo di centrodestra. Voci che non sono piaciute a Salvini, che si considera l’unico leghista in corsa per Palazzo Chigi. Il governatore chiarirà presto se intende tornare a Roma (finora lo ha sempre escluso) o fare addirittura una scelta di vita diversa. Magari per tenersi libere le mani in un secondo momento. Intanto ci si prepara a un’alternativa per il 4 marzo, visto che finora la Lombardia era l’ultimo dei problemi: la Lega punta sull’ex sindaco di Varese, Attilio Fontana, dato per favorito. Mentre in Forza Italia si è fatto il nome (solo di bandiera)  dell’ex ministro Mariastella Gelmini. In ogni caso, una novità, quella della rinuncia di Maroni, che apre a qualche insperata possibilità aggiuntiva per il Centrosinistra e la corsa di Giorgio Gori. E mette in difficoltà Liberi e Uguali il cui “no” all’appoggio della candidatura, adesso, avrebbe ancor minor senso di prima.

In casa del PD e dintorni, l’apparizione di Paolo Gentiloni a Che tempo che fa mostra, almeno per ora, l’intento di utilizzare l’immagine governativa rassicurante dell’attuale Premier (non dimissionario) per una campagna elettorale centrata sull’affidabilità di personaggi e temi contro quello che proprio Gentiloni ha definito, con buona scelta comunicativa, il “Rischiatutto” degli altri due maggiori schieramenti. Bisognerà capire tuttavia come si troverà il giusto equilibrio tra questa immagine e quella più all’attacco incarnata da Renzi e dai renziani doc. E qui sta forse la scelta più difficile. Mentre la tormentata messa a punto definitiva della coalizione all’indomani del “problema radicali” (risolto con il soccorso democristiano di Tabacci) e della riformulazione del simbolo dei Civici popolari della Lorenzin (domani la presentazione), non sembra preoccupare più di tanto il Nazareno. Probabilmente in virtù di sondaggi che sembrano non premiare più di tanto tra la decisione di una gara solitaria e in compagnia, in questo caso riducendo però i seggi sicuri da mettere in condivisione. Ora, piuttosto, conta molto vedere i temi su cui si concentrerà la campagna elettorale: Europa, lavoro, cultura dice, giusto oggi, Matteo Renzi in una intervista a tutto tondo sulla partita che si va a giocare. Ma è facile pensare che la declinazione di queste tematiche e la risposta alle decisioni dei contendenti e ai fatti offerti dall’attualità, diventeranno presto terreno di confronto assai acceso senza esclusione di colpi.

Quanto ai Cinque Stelle, il movimento – che pure resta tuttora favorito nella gara per il partito (non la coalizione) con più voti in un’ottica di primo incarico da parte del Capo dello Stato – sembra restare tuttora preda degli storici (e irrisolti) problemi rappresentati dalla scelta della candidature e dalla “necessità” di confermare la scelta solitaria per il Governo del Paese senza la quale, probabilmente, perderebbe buona parte degli attuali consensi. Non avendo alcuna possibilità di successo la proposta di alleanza “con chi starà al nostro programma e accetterà la nostra squadra” più volte ripetuta dal premier in pectore, Luigi Di Maio. Tuttavia, va registrato il crescente attivismo per accreditarsi istituzionalmente, destinato a rafforzarsi nelle prossime settimane proprio per rafforzare il significato della corsa autonoma. Un quadro, quello del M5S, che resta comunque contrastato per via dei malumori sorti con le nuove regole sulle candidature e della conferma del ruolo di “capo politico” per Di Maio che non troppo di recente aveva già provocato pericolose fronde interne. Il tutto con il “caso Roma” sempre potenziale effetto negativo da maneggiare con estrema cura.

Tags: CentrodestraCentrosinistraElezioni PoliticheM5SRoberto Maroni
Articolo precedente

Attività parlamentare: si riparte, ma solo se necessario

Articolo successivo

È tempo di bilancio per Impresa 4.0: “Buona la prima”

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Draghi e il circo delle pulci
Governo

Draghi e il circo delle pulci

01 Luglio 2022 08:14
Decreto Aiuti / Le mancette a pioggia di Draghi & Co. sono un palliativo rispetto allo tsunami di prezzi
Economia

Decreto Aiuti / Le mancette a pioggia di Draghi & Co. sono un palliativo rispetto allo tsunami di prezzi

25 Maggio 2022 06:40
Ecco perchè Giorgia Meloni non farà la fine di Marine Le Pen
Politica

Ecco perchè Giorgia Meloni non farà la fine di Marine Le Pen

09 Maggio 2022 06:10
Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana
Governo

Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana

03 Maggio 2022 08:13
A destra c’è vita / Inclusiva, conservatrice e ‘di governo’. Così Giorgia Meloni lancia la sfida al centrodestra (e alla sinistra)
Politica

A destra c’è vita / Inclusiva, conservatrice e ‘di governo’. Così Giorgia Meloni lancia la sfida al centrodestra (e alla sinistra)

02 Maggio 2022 07:51
Quirinale 2022 / Comunque vada sarà un successo: la strategia win-win della Lega
#Quirinale2022

Quirinale 2022 / Comunque vada sarà un successo: la strategia win-win della Lega

08 Gennaio 2022 06:23
Articolo successivo
Sen e Industria 4.0: manca un nesso, che sarebbe importante

È tempo di bilancio per Impresa 4.0: “Buona la prima”

Sacchetti di plastica: arriva la circolare del MinAmbiente

Sacchetti di plastica: arriva la circolare del MinAmbiente

Le ultime da LabParlamento

Incendi in Italia / dossier Ispra, nel 2021 bruciati il triplo degli ettari del 2020

Incendi in Italia / dossier Ispra, nel 2021 bruciati il triplo degli ettari del 2020

2 Luglio 2022
Salute, il 6 luglio UNIAMO presenta l’VIII Rapporto MonitoRare

Salute, il 6 luglio UNIAMO presenta l’VIII Rapporto MonitoRare

1 Luglio 2022
Draghi e il circo delle pulci

Draghi e il circo delle pulci

1 Luglio 2022

Scuola: Presidi Andis contro Bianchi, sconcerto per iniziativa su contrasto a dispersione scolastica

1 Luglio 2022
Rai Pubblica Utilità, mostra Uffizi su Divina Commedia accessibile a ipovedenti

La Corte dei Conti bacchetta ‘mamma’ Rai: “eliminare perdite e sprechi”

30 Giugno 2022
A novembre la seconda edizione del libro “Augusto Ciuffelli: un umbro al servizio dello Stato”

A novembre la seconda edizione del libro “Augusto Ciuffelli: un umbro al servizio dello Stato”

30 Giugno 2022
Cartellino rosso dell’Antitrust a Google: l’app di Enel X dovrà stare sul playstore

Cartellino rosso per Google Analytics: trasferisce dati negli USA (e non si può) 

29 Giugno 2022
Amministrative 2022 / Dove nasce l’inevitabile trionfo (senza meriti) del Pd

Amministrative 2022 / Dove nasce l’inevitabile trionfo (senza meriti) del Pd

28 Giugno 2022
Si può commettere un reato nel Metaverso (senza andare in galera)?

Nel Metaverso tutto fa business, persino i vestiti all’ultima moda

27 Giugno 2022
Scuola: Presidi Andis, stop a sedi in reggenza. La Camera approvi norma su incarichi a dirigenti scolastici

Scuola: Presidi Andis, stop a sedi in reggenza. La Camera approvi norma su incarichi a dirigenti scolastici

26 Giugno 2022
Ponza e il progetto Isole verdi 

Ponza e il progetto Isole verdi 

26 Giugno 2022
Intervista a F. De Palo: La crisi? Non solo bellica, sull’energia si costruirà il nuovo ordine mondiale

Intervista a F. De Palo: La crisi? Non solo bellica, sull’energia si costruirà il nuovo ordine mondiale

26 Giugno 2022
La giunta Gualtieri rifà il look a nidi e scuole dell’infanzia

Il questionario della vergogna alle famiglie romane con disabili ritirato (senza scuse) da Gualtieri

25 Giugno 2022
Libri / Presentato a Roma “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” 

Libri / Presentato a Roma “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” 

25 Giugno 2022
Ascoltare brutte notizie aiuta a sentirsi meglio

Ascoltare brutte notizie aiuta a sentirsi meglio

24 Giugno 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.