lunedì 27 Giugno, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Commenti

E-mobility: serve intervento urgente del Legislatore

Simona Corcos di Simona Corcos
21 Febbraio 2017 09:34
in Commenti
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
E-mobility: serve intervento urgente del Legislatore
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Manca una disciplina chiara e unica per tutto il territorio nazionale. Auto elettriche decisive per l’ambiente

di Chicco Tagliaferri

Spostarsi da un punto all’altro, su piccole o grandi distanze in modo sostenibile: è di questo che proveremo a parlare. Non dal punto di vista delle istituzioni e della politica, ma da quello di chi dentro il mercato si confronta ogni giorno con i bisogni di mobilità delle persone.

Altri articoli interessanti

Ambiente: la “ricetta” di Costa al Senato. Interventi mobilità essenziali

Mobilità elettrica: novità sulle infrastrutture di ricarica

Convegni. Lavoro e ambiente urbano: la città a misura di sviluppo

La politica – ormai è un luogo comune, il dirlo – è costantemente in ritardo rispetto alla realtà industriale e penso sia un’illusione quella di pretendere che l’impianto legislativo indirizzi e promuova l’innovazione del settore. In Italia purtroppo ciò potrebbe accadere solo molto raramente e in modo del tutto casuale. Per com’è fatto il Paese potremo solo sperare in leggi che regolino a posteriori fenomeni già consolidati nella realtà, senza fare troppo danni e pochi favoritismi.

Torniamo a quanto di nuovo troviamo nella mobilità. Ci sono, è vero, i prodotti industriali (auto, sistemi di ricarica, batterie, etc), ma sono i nuovi modi per organizzare l’offerta ad essere più interessanti: dallo sharing, alle linee di bus a lunga percorrenza low cost, all’inter-modalità organizzata. Insomma, innovazioni a portata di mano anche in Italia e rese possibili dalla capacità straordinaria di raccogliere, selezionare, calcolare, e mettere a disposizione degli utenti un volume enorme di informazioni funzionali alla scelta più efficace (meno tempo e costi) di muoversi.

Comprendere nel profondo questi processi è assai complesso, difficile da prevedere e da indirizzare: ci sono troppe variabili, in questo sistema a razionalità aperta. Meglio allora definire con chiarezza quello che è lecito o non lecito fare (ad esempio quali veicoli elettrici possono circolare) e lasciare spazio a quella miriade di operatori di qualità che si concentrano in Italia, come rilevato dall’ottimo libro presentato di recente, a Roma, da Symbola.

Le auto elettriche ne sono un buon esempio. Nel ciclo urbano sono totalmente competitive con quelle tradizionali. Oltre 100 chilometri di autonomia contro la lunghezza media di 9 chilometri degli spostamenti in città. Hanno confort e sicurezza analoghi e costi di esercizio percorso decisamente inferiori. Con un costo di acquisto che tendenzialmente si ridurrà nei prossimi 2 anni perché la capacità di stoccaggio dell’energia costerà 10 volte di meno: alcuni analisti stimano a 30 dollari il KWh il prezzo delle batteria tra 5 anni.

Non hanno emissioni: fatto importante per la qualità dell’aria delle aree cittadine. Spostare la fonte delle emissioni al di fuori delle concentrazioni di persone in grandi impianti controllati e dotati di sistemi di abbattimento molto efficaci che i motori a benzina non si possono permettere, è un fatto positivo. Ed è ancora più positivo se pensiamo che il mix degli impianti per la produzione elettrica in Italia è costituito per il 40% da impianti da fonti rinnovabili senza emissioni di gas climalteranti.

Senza contare gli inquinanti puntuali – come si definivano un tempo – quelli che hanno un effetto immediato sulla salute dei cittadini: polveri sottili, IPA ed idrocarburi incombusti che le macchine elettriche eliminano completamente.

E che le macchine elettriche siano ormai un sostituto perfetto lo dimostra l’attività di car sharing che opera ormai da 2 anni a Milano, Firenze e Roma con oltre 1.500 auto che ogni giorni percorrono circa 27.000 chilometri.

Le auto elettriche in Italia (abbiamo percentuali ridicole rispetto ad altre aree geografiche) faticano a crescere non solo perché non ci sono infrastrutture di ricarica sufficientemente diffuse. Sono il nostro “ambiente legislativo” e la nostra Amministrazione Pubblica ad essere di freno. Troppo leggi confuse che spesso si contraddicono, iter e regolamenti autorizzativi diversi da Regione a Regione, da Comune a Comune, troppi soggetti che pretendono di decidere ed autorizzare. Ne è la prova l’ultimo bando di 50 milioni di euro completamente finanziato per incentivare la realizzazione delle colonnine di ricarica: alla sua scadenza nel 2016 ha assegnato meno dell’8% dei fondi disponibili.

In assenza di un’assunzione di responsabilità del Legislatore, di una disciplina chiara e unica per tutto il territorio nazionale che dica quello che sia effettivamente possibile fare, e di un passo indietro dei molti soggetti amministrativi coinvolti rischiamo di vanificare il lavoro dei tanti bravi operatori italiani che cercano di innovare e nello stesso tempo di scoraggiare i grandi investitori. Solo i grandi numeri e i grandi investimenti possono incidere positivamente sull’innovazione ambientalmente sostenibile nella mobilità italiana.

Del resto, il cambiamento dei comportamenti dei cittadini non è un fatto culturale o di scelta più o meno consapevole. ll comportamento ambientalmente virtuoso dipende solo ed esclusivamente dalla possibilità e capacità del mercato di mettere a disposizione del Paese un’offerta organizzata e semplice da cogliere.

Tags: Auto elettricacar sharingColonnine di ricaricaE-mobilityFondazione SymbolaMobilità sostenibilePiano di infrastrutture di ricarica nazionale
Articolo precedente

Scissione Pd: nessun vincitore, solo vinti

Articolo successivo

G20 Esteri, Tillerson inaugura le “modalità di ascolto” Usa

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Ambiente: la “ricetta” di Costa al Senato. Interventi mobilità essenziali
Ambiente

Ambiente: la “ricetta” di Costa al Senato. Interventi mobilità essenziali

05 Luglio 2018 15:59
Mobilità elettrica: novità sulle infrastrutture di ricarica
Società

Mobilità elettrica: novità sulle infrastrutture di ricarica

21 Giugno 2018 15:55
Convegni. Lavoro e ambiente urbano: la città a misura di sviluppo
Istruzione

Convegni. Lavoro e ambiente urbano: la città a misura di sviluppo

22 Febbraio 2018 13:02
Mobilità ciclistica: dal Senato sì in extremis
Parlamento

Mobilità ciclistica: dal Senato sì in extremis

22 Dicembre 2017 10:00
Focus Europa: Energia e Ambiente  13 dicembre
Ambiente

Focus Europa: Energia e Ambiente
13 dicembre

13 Dicembre 2017 10:05
Sessione di bilancio: si parte il 31 ottobre, emendamenti il 10 novembre
Il venerdì di LabParlamento

Il Venerdì
13-17 novembre

17 Novembre 2017 19:40
Articolo successivo
G20 Esteri, Tillerson inaugura le “modalità di ascolto” Usa

G20 Esteri, Tillerson inaugura le “modalità di ascolto” Usa

Sen-Sec: verso “atto di indirizzo” al Senato

Sen-Sec: verso “atto di indirizzo” al Senato

Le ultime da LabParlamento

Si può commettere un reato nel Metaverso (senza andare in galera)?

Nel Metaverso tutto fa business, persino i vestiti all’ultima moda

27 Giugno 2022
Scuola: Presidi Andis, stop a sedi in reggenza. La Camera approvi norma su incarichi a dirigenti scolastici

Scuola: Presidi Andis, stop a sedi in reggenza. La Camera approvi norma su incarichi a dirigenti scolastici

26 Giugno 2022
Ponza e il progetto Isole verdi 

Ponza e il progetto Isole verdi 

26 Giugno 2022
Intervista a F. De Palo: La crisi? Non solo bellica, sull’energia si costruirà il nuovo ordine mondiale

Intervista a F. De Palo: La crisi? Non solo bellica, sull’energia si costruirà il nuovo ordine mondiale

26 Giugno 2022
La giunta Gualtieri rifà il look a nidi e scuole dell’infanzia

Il questionario della vergogna alle famiglie romane con disabili ritirato (senza scuse) da Gualtieri

25 Giugno 2022
Libri / Presentato a Roma “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” 

Libri / Presentato a Roma “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” 

25 Giugno 2022
Ascoltare brutte notizie aiuta a sentirsi meglio

Ascoltare brutte notizie aiuta a sentirsi meglio

24 Giugno 2022
Riforme / Con gli “Stati Uniti d’Italia” la rivoluzione del ‘merito’ per sconfiggere i mali della burocrazia

Riforme / Con gli “Stati Uniti d’Italia” la rivoluzione del ‘merito’ per sconfiggere i mali della burocrazia

24 Giugno 2022
Covid / Corte dei conti: nel 2021 solo il 50% dei fondi erogati alle Regioni è stato trasferito alle strutture semiresidenziali per disabili

Ultracentenari indenni al Covid. In Italia sono più di mille

24 Giugno 2022
Arte: Dal 1 luglio a Firenze la mostra Armando Giuffredi Disegni di uno scultore

Arte: Dal 1 luglio a Firenze la mostra Armando Giuffredi Disegni di uno scultore

23 Giugno 2022
La Commissione Ue proroga il Credito d’Imposta per le imprese operanti in aree soggette ai terremoti del 2016-1017

La Commissione Ue proroga il Credito d’Imposta per le imprese operanti in aree soggette ai terremoti del 2016-1017

23 Giugno 2022
Trasferimento dei dati europei negli Usa: c’è l’accordo

Doppio gioco di Google sul diritto all’oblio: da una parte promette, dall’altra fa incetta di dati

23 Giugno 2022
Ucraina: l’utilizzo bellico dell’app “Clearview” continua a far discutere

Gli Ucraini vittime degli stereotipi russi, secondo una ricercatrice ucraina a Londra

22 Giugno 2022
Europol, tra agenzia di sicurezza e organo di sorveglianza di massa

Cittadinanza “a punti”: altolà dal Garante privacy

22 Giugno 2022
Tarallo (Usic): “Governo dica se l’obiettivo è risparmiare sulla sicurezza”

I Carabinieri avranno un organo di assistenza fiscale e pensionistica grazie a un’iniziativa del sindacato Sim

21 Giugno 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.