martedì 28 Marzo, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Esteri Mondo

Doppio gioco di Google sul diritto all’oblio: da una parte promette, dall’altra fa incetta di dati

Alessandro Alongi di Alessandro Alongi
23 Giugno 2022 06:00
in Mondo, Tech
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Trasferimento dei dati europei negli Usa: c’è l’accordo
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Tegola iberica per Google, accusata in Spagna dal locale Garante privacy di aver prestato il fianco a gravi violazioni delle norme sulla protezione dei dati. Ma quello che più è apparso maggiormente curioso è stato l’ambito di illecito trattamento, ovvero quella della procedura riservata agli utenti che chiedono di manifestare il c.d. “diritto all’oblio”, che si estrinseca nella volontà di non vedere più notizie loro attinenti apparire ancora su Internet.

Secondo le indagini dell’Agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEPD), il colosso californiano avrebbe trasferimento dati di migliaia di utenti spagnoli a terzi, senza possedere un’idonea base giuridica e, soprattutto, avrebbe ostacolato il diritto dei cittadini alla cancellazione delle proprie informazioni presenti sul web (ai sensi degli articoli 6 e 17 del GDPR). Risultato finale, una multa da dieci milioni di euro.

Altri articoli interessanti

L’amico virtuale non piace al Garante: cartellino giallo per Replika

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech

In relazione al capo di accusa, secondo l’Agenzia madrilena, Google avrebbe raccolto tutti i dati che gli utenti inserivano nel form dedicato ad attivare la procedura di oblio, per un’elaborazione successiva in casa propria. Durante l’istruttoria spagnola, in particolare, è emerso che Google avrebbe inviato tali informazioni sulle richieste avanzate dai cittadini e finalizzate ad ottenere la deindicizzazione dei contenuti presenti nel celebre motore di ricerca, inclusi la loro identificazione, indirizzo e-mail e l’URL, direttamente sull’altra sponda dell’Atlantico, senza un’adeguata informativa agli utenti, nell’ambito di un progetto chiamato “Lumen”.

Il database Lumen raccoglie e analizza i reclami legali e le richieste di rimozione di materiali online. Tali dati consentono a Google di studiare la numerosità delle problematiche legali, consentendo agli utenti – almeno nelle intenzioni di Big G – di vedere l’origine delle rimozioni di contenuti. 

Il progetto, avviato da Google e sviluppato in sintonia con l’Università di Harvard già da qualche anno, è finalizzato a raccogliere e rendere disponibili le richieste dei diversi utenti che chiedono che talune informazioni spariscano completamente dal web. Non solo, dunque, i dati di migliaia di spagnoli non venivano cancellati, ma l’AEPD ha accertato che tutte le informazioni contenute nella richiesta del cittadino (di cui ne chiedeva la rimozione) sono state inviate oltreoceano per essere successivamente incluse in un’altra banca dati accessibile al pubblico e diffuse tramite un sito web, vanificando in pratica l’esercizio del diritto alla cancellazione dei propri dati.

Oltre alla sanzione pecuniaria milionaria, l’Agenzia ha anche richiesto a Google di spiegare in dettaglio il Lumen Project, così da comprendere meglio le modalità per l’esercizio del diritto di cancellazione in relazione alle richieste di rimozione di contenuti dal proprio sito. Inoltre, sempre per decisione del garante privacy iberico, Google dovrà cancellare tutti i dati personali che sono stati oggetto di una richiesta di rimozione comunicata a Lumen, dando così effettività all’oblio. Una decisione davvero indimenticabile.

Tags: garante privacyGoogleSpagna
Articolo precedente

Gli Ucraini vittime degli stereotipi russi, secondo una ricercatrice ucraina a Londra

Articolo successivo

La Commissione Ue proroga il Credito d’Imposta per le imprese operanti in aree soggette ai terremoti del 2016-1017

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi

Alessandro Alongi collabora nell’ambito del modulo di “Diritto della rete” all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare e attualmente si occupa di tematiche giuridiche e regolamentari presso l’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM, oltre a svolgere attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione, del quale è autore di diversi studi e approfondimenti.

LabParlamento Consiglia

Europol, tra agenzia di sicurezza e organo di sorveglianza di massa
Tech

L’amico virtuale non piace al Garante: cartellino giallo per Replika

20 Febbraio 2023 15:09
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store
Tech

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023 06:12
Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech
Società

Strade videosorvegliate: il Garante privacy stoppa i vigili hi-tech

05 Dicembre 2022 06:06
Troppe lacune sulle banche dati sanitarie: rischio privacy sul Fascicolo Sanitario Elettronico
Sanità

Troppe lacune sulle banche dati sanitarie: rischio privacy sul Fascicolo Sanitario Elettronico

02 Novembre 2022 06:04
Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo
Società

Scopre le “corna” della moglie su Google: ma per il giudice manca la prova del diavolo

23 Ottobre 2022 07:21
Facebook annuncia dietrofront: non realizzerà più Instragram kids
Elezioni 2022

Elezioni 2022 / Il Garante Privacy mette nel mirino Facebook

23 Settembre 2022 05:01
Articolo successivo
La Commissione Ue proroga il Credito d’Imposta per le imprese operanti in aree soggette ai terremoti del 2016-1017

La Commissione Ue proroga il Credito d’Imposta per le imprese operanti in aree soggette ai terremoti del 2016-1017

Arte: Dal 1 luglio a Firenze la mostra Armando Giuffredi Disegni di uno scultore

Arte: Dal 1 luglio a Firenze la mostra Armando Giuffredi Disegni di uno scultore

Le ultime da LabParlamento

Cosa prevede il dl Superbonus

Cosa prevede il dl Superbonus

28 Marzo 2023
Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

28 Marzo 2023
Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

26 Marzo 2023
Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

22 Marzo 2023
Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

18 Marzo 2023
I (troppi) paradossi della scuola

I (troppi) paradossi della scuola

18 Marzo 2023
Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

7 Marzo 2023
Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

7 Marzo 2023
Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

Il suicidio del professore di Licata non sia l’ennesimo “Milite Ignoto” della scuola 

2 Marzo 2023
La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

La realtà virtuale come supporto terapeutico per l’autismo 

2 Marzo 2023
“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

“Le molecole del Destino”: un cortometraggio sul Papilloma Virus

1 Marzo 2023
Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

Roma, Digital marketing: il Master che forma Experience Manager

1 Marzo 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.