venerdì 19 Agosto, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Approfondimenti

Il paradosso di Brexit: stavolta si decide tutto a Bruxelles

Andrea Spuntarelli di Andrea Spuntarelli
08 Aprile 2019 09:14
in Approfondimenti, Brexit, Commenti, Europa, Società
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Sondaggio sulla Brexit, i britannici: “UE troppo dura nelle negoziazioni”
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Sarà Il Consiglio Ue del 10 aprile a determinare se sarà no deal o ‘rinvio flessibile’ di un anno. Macron per la linea dura con i britannici, Merkel preoccupata dal divorzio senza accordi. A Londra continua lo stallo

di Andrea Spuntarelli

Mancano pochi giorni a venerdì 12 aprile, nuova data di uscita del Regno Unito dall’Unione europea, e la situazione sul fronte Brexit continua a essere lungi dall’essere chiara. Anche la scorsa settimana è stata infatti costellata da una successione di eventi imprevisti e, talvolta, anche contradditori tra loro.

Altri articoli interessanti

Ucraina / La stretta via della pace passa per Istanbul

Ucraina / Draghi, Putin metta fine allo spargimento di sangue

L’orso (Putin) e il barboncino (Ue)

Ricostruendo con ordine il quadro, il 1° aprile la Camera dei Comuni ha di nuovo respinto tutte le opzioni alternative al Withdrawal agreement negoziato dalla primo ministro Theresa May e per ben tre volte bocciato dalla stessa Assemblea di Westminster. A quel punto, per cercare in extremis una via di uscita all’impasse May ha teso la mano al leader dei laburisti Jeremy Corbyn, invitandolo a concordare una soluzione sulle future relazioni tra Gran Bretagna ed Europa entro il Consiglio Ue di mercoledì 10 aprile. Soluzione, che con tutta probabilità consisterebbe in una Brexit soft, basata sulla partecipazione britannica all’unione doganale e al mercato unico comunitario.

 L’avvio delle discussioni tra la premier e il capo dell’opposizione non è stato accolto con favore dai parlamentari dei rispettivi partiti, e molto difficilmente i colloqui produrranno risultati concreti nell’arco delle prossime ore. Se così fosse, la primo ministro ha garantito che si rimetterà all’esito di una nuova tornata di votazioni dei Comuni su possibili ‘Piani B’: da un rapporto con l’Unione europea improntato al modello norvegese all’idea di convocare un secondo referendum, fino alla scelta radicale di revocare l’articolo 50 sul recesso dall’Ue. Come accennato in precedenza, tuttavia, finora a Westminster è emersa unità di intenti solo nell’opposizione al no deal (l’epilogo shock del divorzio senza accordo tra Londra e Bruxelles) e appare improbabile che da qui alle prossime ore la situazione possa cambiare.

 Data la ristrettezza dei tempi per evitare l’aggravarsi dell’attuale fase di stallo, il 5 aprile Theresa May ha scritto al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk chiedendo un ulteriore slittamento della separazione dall’Unione al 30 giugno, con la possibilità di anticipare il tutto a prima del 22 maggio (in modo da evitare la partecipazione del Regno Unito alle prossime elezioni Europee) qualora Tories e Labour riuscissero nella doppia impresa di raggiungere in tempi brevi un’intesa e farla ratificare dalla Camera dei Comuni.

La nuova richiesta della premier britannica ha poche probabilità di essere accolta, da un lato perché per qualunque proroga della Brexit è necessario il via libera unanime dei 27 Capi di Governo Ue (i quali nelle ultime settimane sono parsi determinati nel voler concedere rinvii extra solo a fronte dell’emergere di novità concrete a Londra) e dall’altro in quanto, sempre il 5 aprile, si è diffusa la notizia che Tusk suggerirà al club degli Stati membri di concedere alla Gran Bretagna un ‘rinvio flessibile’ di un anno, interrompibile nel momento in cui Westminster approvi un accordo per il ritiro dall’Unione.

In definitiva, tutto si deciderà nel Consiglio europeo di dopodomani (i cui lavori si annunciano destinati a prolungarsi fino a notte inoltrata), dove sarà da vedere se tra i leader del Continente prevarrà la linea dura del presidente francese Emmanuel Macron o il desiderio della cancelliera tedesca Angela Merkel di scongiurare a ogni costo il no deal. Addio traumatico subito o slittamento al 2020 della soluzione del rebus (magari con secondo referendum o nuove elezioni generali annessi): queste sembrano le sole opzioni rimaste in campo, con la prima che avanza inesorabilmente…

Tags: BrexitTheresa MayUe
Articolo precedente

Così nacque quel 3% che terrorizza i governi di mezza Europa

Articolo successivo

“Sulla legittima difesa lo Stato ne esce sconfitto”, l’intervista a Giovanni Maria Flick

Andrea Spuntarelli

Andrea Spuntarelli

LabParlamento Consiglia

Ucraina / La stretta via della pace passa per Istanbul
#Ucraina

Ucraina / La stretta via della pace passa per Istanbul

31 Marzo 2022 05:23
Ucraina / Draghi, Putin metta fine allo spargimento di sangue
#Ucraina

Ucraina / Draghi, Putin metta fine allo spargimento di sangue

24 Febbraio 2022 14:21
L’orso (Putin) e il barboncino (Ue)
#Ucraina

L’orso (Putin) e il barboncino (Ue)

23 Febbraio 2022 07:35
Macron e la velleità di arbitrare il conflitto Russia-Ucraina 
#Ucraina

Macron e la velleità di arbitrare il conflitto Russia-Ucraina 

21 Febbraio 2022 06:02
Russia-Ucraina / Le diplomazie in campo per evitare una guerra dai risvolti imprevedibili
#Ucraina

Russia-Ucraina / Le diplomazie in campo per evitare una guerra dai risvolti imprevedibili

18 Febbraio 2022 06:02
Il Montenegro è pronto ad entrare nell’Unione Europea
Europa

Il Montenegro è pronto ad entrare nell’Unione Europea

10 Febbraio 2022 06:06
Articolo successivo
“Sulla legittima difesa lo Stato ne esce sconfitto”, l’intervista a Giovanni Maria Flick

“Sulla legittima difesa lo Stato ne esce sconfitto”, l'intervista a Giovanni Maria Flick

La Cina è più vicina…all’Europa: la strategia Ue tra opportunità economiche e sfide concorrenziali

La Cina è più vicina…all’Europa: la strategia Ue tra opportunità economiche e sfide concorrenziali

Le ultime da LabParlamento

Elezioni / La mela avvelenata dietro la possibile vittoria del centrodestra

Elezioni / La mela avvelenata dietro la possibile vittoria del centrodestra

18 Agosto 2022
Inps: l’Esperto, Governo intervenga su assegno mensile di assistenza solo per disoccupati ed inoccupati

Municipio XII: nasce la nuova consulta per i diritti delle persone con disabilità

17 Agosto 2022
La scuola e le urne. Per i politici (e non solo) vietato parlarne sotto l’ombrellone

La scuola e le urne. Per i politici (e non solo) vietato parlarne sotto l’ombrellone

16 Agosto 2022
Social avvisato mezzo salvato: Tik Tok non garantisce la privacy dei minori

Social avvisato mezzo salvato: Tik Tok non garantisce la privacy dei minori

14 Agosto 2022
Il governo Draghi lascia in dote le Maserati (in barba alla transizione energetica)

Il governo Draghi lascia in dote le Maserati (in barba alla transizione energetica)

12 Agosto 2022
Ecco come Tik Tok insegna ad abortire: allarme sui social dopo la sentenza della Corte Suprema

Ecco come Tik Tok insegna ad abortire: allarme sui social dopo la sentenza della Corte Suprema

12 Agosto 2022
Enti locali, Corte Conti: compensati dallo Stato gli effetti della pandemia sui bilanci

Enti locali, Corte Conti: compensati dallo Stato gli effetti della pandemia sui bilanci

11 Agosto 2022
Meeting Rimini / l’agenzia di stampa Askanews rilancerà anche i contenuti video della manifestazione

Meeting Rimini / l’agenzia di stampa Askanews rilancerà anche i contenuti video della manifestazione

10 Agosto 2022
Garanzia SupportItalia di SACE: erogato da Banca Ifis il primo finanziamento in Italia

Garanzia SupportItalia di SACE: erogato da Banca Ifis il primo finanziamento in Italia

10 Agosto 2022
Rodolfo Belcastro nominato Cavaliere della Repubblica italiana dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella

Rodolfo Belcastro nominato Cavaliere della Repubblica italiana dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella

10 Agosto 2022
L’Europa ci taglia il gas (ma non le bollette)

L’Europa ci taglia il gas (ma non le bollette)

9 Agosto 2022
Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Letta-Calenda, l’amplesso da una botta e via

7 Agosto 2022
 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

7 Agosto 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

Partito il cantiere all’ex corderia di Viserba con garanzia Sace

6 Agosto 2022
Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

6 Agosto 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.