lunedì 17 Novembre, 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Economia

La strada (stretta) del Governo Draghi

Alberto Manelli di Alberto Manelli
04 Febbraio 2021 08:06
in Economia, Governo, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
La strada (stretta) del Governo Draghi
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

E così alla fine è arrivato Mario Draghi. Ora si tratta di vedere se il Parlamento sarà disposto ad accettare questa “imposizione” del Presidente Mattarella, votando la fiducia ad un Governo Draghi. Se ciò avvenisse, sorge spontaneo chiedersi quali saranno gli indirizzi di politica economica che un simile Governo adotterà, sempre tenendo conto che comunque anche l’ex governatore della Bce, per far passare i provvedimenti governativi, deve avere ogni volta la maggioranza.

Ma supponendo che l’autorevolezza del personaggio giochi pienamente a suo favore, ci sono alcuni elementi che possono aiutarci nell’individuare un percorso economico preferito da Draghi. In primo luogo, ricordando la sua formazione economica, sappiamo che SuperMario si è laureato in Italia con il Prof. Caffè, esponente italiano di spicco della teoria keynesiana, per poi completare la formazione negli Stati Uniti con il Prof. Modigliani, premio Nobel per l’economia, altro teorico della necessità dell’intervento pubblico per lo stimolo della crescita economica.

Altri articoli interessanti

Tassi di interesse / Il 6 giugno il direttivo della Bce dovrebbe varare i tagli annunciati

Perché solo gli Stati Uniti d’Europa possono salvare l’Italia dal default

Studio Bce, per le famiglie cresce l’incubo delle rate dei mutui

Fermo restando che, rispetto al proprio curriculum di studi, ognuno è libero di cambiare idea, si può affermare con un certo grado di sicurezza che Draghi non è un liberista estremo e che la sua preferenza per una presenza attiva dello Stato nell’economia, oltrechè come regolatore anche come imprenditore, ha trovato conferma nelle scelte adottate dalla BCE quando lui ne era Presidente. Tuttavia, la questione più importante non è tanto quello che pensa Draghi, cosa senz’altro importante, ma talvolta difficile da interpretare stante la sua proverbiale riservatezza, ma piuttosto quello di cui ha bisogno l’Italia per tornare a crescere: perché in realtà ciò di cui ci accusa l’Unione Europea è di essere troppo statalisti e che servirebbero riforme finalizzate a liberare il sistema produttivo dai numerosi vincoli provenienti soprattutto dalla norma e dalla burocrazia imperante.

C’è da aspettarsi perciò che Draghi, per assicurare all’Italia la possibilità di fruire delle risorse previste nel Recovery Fund, formuli i progetti richiesti dalla Commissione Europea in modo da prevedere alcune riforme che da anni ci vengono richieste e che contengono certamente una connotazione liberista prevalente: si pensi al sistema pensionistico oramai insostenibile ai livelli attuali di spesa pubblica, alla Pubblica Amministrazione e alle sue rigidità, al sistema giudiziario, e così via.

In più ci sono alcuni provvedimenti che non potranno essere elusi o rinviati, come quelli relativi al termine del blocco dei lincenziamenti previsti per fine marzo e di cui ha parlato anche Mattarella, evidenziandone l’estrema delicatezza economica e sociale. Su questo tema, ad esempio, riuscirà Draghi a superare la prevedibile contrarietà delle Organizzazione Sindacali, che cercheranno appoggi in Parlamento, soprattutto nei partiti tradizionalmente appartenenti alla sinistra? Questa domanda non è peregrina, perché l’idea di procrastinare ancora il blocco dei licenziamenti non è più sostenibile da un sistema imprenditoriale che per tornare a crescere deve potersi ristrutturare, anche tagliando posti di lavoro.

Questa scelta determina la necessità di rivedere e ampliare gli ammortizzatori sociali per poter sostenere coloro che verranno espulsi dal mondo del lavoro: questa funzione, infatti, non può essere assolta dal Reddito di cittadinanza, provvedimento simbolo dei grillini, che ha mostrato tutti i suoi limiti quando ha dovuto favorire l’inserimento lavorativo senza concreti vincoli per coloro ai quali veniva proposta una occupazione.

Certo, Draghi potrà contare sull’appoggio di Bruxelles e della BCE; inoltre, la sua sola presenza a capo del Governo rassicurerà i mercati finanziari, per cui è facile immaginare, almeno per un po’, uno scenario di tassi di interesse stabili, anche alla luce del fatto che con Biden (e con il segretario di Stato al Tesoro, Janet Yellen, già Presidente della Federal Reserve e amica di Draghi) la politica monetaria americana sarà più accondiscendente con l’Europa di quanto lo fosse quella di Trump.

In parole più semplici, non ci si aspetta un Governo USA che provi a svalutare il dollaro per rendere più competitive le proprie produzioni, creando problemi all’Euro, così come non ci si aspetta che il tanto temuto spread possa salire, come effettivamente si registra in questi giorni di calma (apparente?) pur in presenza della crisi politica: sembra quasi che i mercati già sapessero che sarebbe arrivato Draghi e questo è bastato per rassicurarli.

Non sono poche le dichiarazioni dei partiti che sui temi sopra esposti hanno già avvisato Draghi di non proporre tagli o modiche non gradite, ecco perché la strada del possibile futuro Governo appare stretta o addirittura obbligata. Sempre che una strada ci sia ancora e venga approvata dalla maggioranza del Parlamento.

Tags: BcebidenMario DraghiSergio MattarellaUnione europea
Articolo precedente

Alla Polizia penitenziaria tutti comandano, ma gli agenti non ci sono

Articolo successivo

Roma non è più un albergo. E il turismo finisce sotto un treno

Alberto Manelli

Alberto Manelli

LabParlamento Consiglia

Bankitalia, giù la domanda di credito e con i tassi alle stelle calano anche i mutui per la casa
Economia

Tassi di interesse / Il 6 giugno il direttivo della Bce dovrebbe varare i tagli annunciati

29 Maggio 2024 10:46
Perché solo gli Stati Uniti d’Europa possono salvare l’Italia dal default
Europa

Perché solo gli Stati Uniti d’Europa possono salvare l’Italia dal default

17 Aprile 2024 20:10
Studio Bce, per le famiglie cresce l’incubo delle rate dei mutui
Economia

Studio Bce, per le famiglie cresce l’incubo delle rate dei mutui

18 Gennaio 2024 10:16
Doccia fredda da Bce e Fed: per il 2024 i tassi restano invariati
Economia

Doccia fredda da Bce e Fed: per il 2024 i tassi restano invariati

19 Dicembre 2023 13:44
Premierato all’italiana. La Meloni sfida gli allergici alla sovranità popolare
Governo

Premierato all’italiana. La Meloni sfida gli allergici alla sovranità popolare

18 Settembre 2023 14:35
Bankitalia, giù la domanda di credito e con i tassi alle stelle calano anche i mutui per la casa
Economia

La nuova mannaia della Bce: tassi di interessi su di 25 punti base

14 Settembre 2023 15:15
Articolo successivo
Roma non è più un albergo. E il turismo finisce sotto un treno

Roma non è più un albergo. E il turismo finisce sotto un treno

Roma, capitale delle serrande abbassate. Persi 40 mila posti di lavoro

Roma, capitale delle serrande abbassate. Persi 40 mila posti di lavoro

Le ultime da LabParlamento

Italia Digitale. Il nostro futuro nei gigawatt dei Data Center

Italia Digitale. Il nostro futuro nei gigawatt dei Data Center

13 Novembre 2025
“L’ATOMO CONVERTITO – UNA BELLA STORIA ITALIANA”. Presentazione lunedì 10 novembre alla Camera dei deputati

“L’ATOMO CONVERTITO – UNA BELLA STORIA ITALIANA”. Presentazione lunedì 10 novembre alla Camera dei deputati

8 Novembre 2025
Editoria / Presentato il nuovo numero di Articolo 9 la rivista dedicata all’ambiente e alla sostenibilità

Editoria / Presentato il nuovo numero di Articolo 9 la rivista dedicata all’ambiente e alla sostenibilità

6 Novembre 2025
Il CONAPO aderisce alla CIU-Unionquadri: una nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza dei Vigili del Fuoco

Il CONAPO aderisce alla CIU-Unionquadri: una nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza dei Vigili del Fuoco

6 Novembre 2025
“Energie per Roma – Salute 2025”: premiati i protagonisti dell’impegno sanitario e sociale romano

“Energie per Roma – Salute 2025”: premiati i protagonisti dell’impegno sanitario e sociale romano

31 Ottobre 2025
Confal Federazione Scuola, rafforzare riconoscimento sociale dei docenti e del personale ATA

Confal Federazione Scuola, rafforzare riconoscimento sociale dei docenti e del personale ATA

27 Ottobre 2025
SALUTE MENTALE: MITO & REALTÀ, RAFFORZARE LA SINERGIA FRA ISTITUZIONI E COMUNITÀ TERAPEUTICHE

SALUTE MENTALE: MITO & REALTÀ, RAFFORZARE LA SINERGIA FRA ISTITUZIONI E COMUNITÀ TERAPEUTICHE

21 Ottobre 2025
Al via il Giubileo del sostegno a distanza

Al via il Giubileo del sostegno a distanza

21 Ottobre 2025
SALUTE MENTALE: IL 25 OTTOBRE A ROMA CONVEGNO SULLE COMUNITÀ TERAPEUTICHE

SALUTE MENTALE: IL 25 OTTOBRE A ROMA CONVEGNO SULLE COMUNITÀ TERAPEUTICHE

16 Ottobre 2025
ANAC e ASSORUP: confronto positivo su incentivi e formazione per i RUP

ANAC e ASSORUP: confronto positivo su incentivi e formazione per i RUP

15 Ottobre 2025
Dossier LabParlamento / L’Italia e la questione israelo-palestinese dal fascismo ai giorni nostri

Dossier LabParlamento / L’Italia e la questione israelo-palestinese dal fascismo ai giorni nostri

3 Ottobre 2025
mercoledì 1° ottobre “Le ali sonore della Sapienza”, evento radiofonico per il festival del podcasting

mercoledì 1° ottobre “Le ali sonore della Sapienza”, evento radiofonico per il festival del podcasting

30 Settembre 2025
L’innovazione tecnologica e la simulazione al centro del futuro della difesa internazionale

L’innovazione tecnologica e la simulazione al centro del futuro della difesa internazionale

25 Settembre 2025
Difesa: NATO ca2x2 forum 2025, dall’intelligenza artificiale supporto fondamentale per l’addestramento

Difesa: NATO ca2x2 forum 2025, dall’intelligenza artificiale supporto fondamentale per l’addestramento

24 Settembre 2025
DIFESA: NATO CA2X2 FORUM 2025, CON LA SIMULAZIONE VIRTUALE POSSIBILE INTERVENIRE IN SCENARI DI CRISI

DIFESA: NATO CA2X2 FORUM 2025, CON LA SIMULAZIONE VIRTUALE POSSIBILE INTERVENIRE IN SCENARI DI CRISI

23 Settembre 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.