martedì 7 Febbraio, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Commenti

Crisi profonda per il referendum

Andrea Spuntarelli di Andrea Spuntarelli
19 Aprile 2016 14:49
in Commenti
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

La consultazione del 17 aprile conferma che gli italiani sono sempre meno un popolo di votanti, e sempre più una nazione di tifosi

Com’era nelle previsioni – considerato lo stato di crisi in cui versa l’istituto del referendum abrogativo (dal 1999 a oggi, gli unici quesiti risultati validi sono stati quelli del 2011, quando però si votò anche di lunedì) – la consultazione di domenica 17 aprile non ha raggiunto il quorum. Nell’arco della giornata, si è recato ai seggi solo il 31,1% degli aventi diritto al voto, per un totale di circa 15 milioni di voti espressi, di cui una percentuale di oltre l’85% in favore del “Sì”.

Di diversa natura sono le cause che hanno portato al fallimento del referendum. In primo luogo, hanno indubbiamente pesato il carattere tecnico del quesito sottoposto agli elettori e l’approssimazione, a volte sfociata in casi di vera e propria disinformazione, con la quale i media hanno presentato la consultazione ai cittadini. Contrariamente a quanto riportato dalla quasi totalità delle testate giornalistiche, difatti, la votazione non aveva nulla a che vedere con l’attività delle cosiddette “trivelle”, concentrandosi invece sulla validità temporale delle concessioni riguardanti poco meno di 50 piattaforme che stanno attualmente estraendo idrocarburi in mare (entro le 12 miglia dalla costa). Un quesito, che per essere pienamente compreso avrebbe richiesto una serie di competenze non in possesso della grande maggioranza degli italiani, suscitando così reazioni di disinteresse per un argomento ritenuto oscuro o l’espressione di posizioni genericamente ambientaliste.

Altri articoli interessanti

Il filo che unisce disordini pubblici e abbandono delle urne

E se il dato sull’affluenza indicasse la strada per il buon governo?

Elezioni Europee 2019, lanciato il portale stavoltavoto.eu. Cos’è e a chi è rivolto?

Ulteriore fattore ad aver svolto un ruolo rilevante per il mancato raggiungimento del quorum è stato l’uso strumentale dell’astensione da parte degli oppositori della consultazione. Già in altri referendum di epoca recente, si pensi a quelli del 2003 sui licenziamenti per giusta causa e del 2005 in ambito di procreazione assistita, coloro che contestavano l’abrogazione delle norme sottoposte al giudizio popolare avevano preferito puntare più sul fallimento della votazione piuttosto che su un’aperta campagna in sostegno del “No”. In questa circostanza, tuttavia, si è assistito all’assenza pressoché totale di voci pubbliche sostenitrici di una risposta negativa al quesito in esame. Sebbene il meccanismo del quorum sia previsto per i referendum abrogativi dall’articolo 75 della Costituzione, e dunque la scelta dell’astensione era stata ritenuta implicitamente legittima dall’Assemblea Costituente, un fenomeno di questo tipo rispecchia il precario stato di salute in cui versa la cultura delle Istituzioni in Italia, stante l’articolo 48 della Costituzione che definisce l’esercizio del voto un dovere civico.

Ma, più di ogni altra cosa, ha inciso la polarizzazione determinata dall’invito all’astensione rivolto in più occasioni dal premier Matteo Renzi, fortemente convinto della dannosità del referendum per l’economia italiana. La posizione espressa dal Presidente del Consiglio, che trova precedenti in casi illustri come quelli di Silvio Berlusconi e Bettino Craxi, ha infatti determinato negli ultimi giorni della campagna uno stravolgimento del significato del referendum, trasformato dagli oppositori di Renzi in un tentativo (agevolato, nella loro visione, dall’emergere della vicenda “Tempa Rossa”) di infliggere al premier una prima sconfitta in attesa della “resa dei conti” rappresentata dalle elezioni Comunali di giugno e, soprattutto, dal referendum costituzionale previsto per il mese di ottobre. Tentativo evidentemente fallito nei risultati, ma che potrebbe segnare la nascita di un primo nucleo di coalizione “antirenziana” potenzialmente dannosa per i disegni politici del Presidente del Consiglio.

In conclusione, a prescindere dalle consuete schermaglie dialettiche tra vincitori che si attribuiscono meriti per l’esito  a loro favorevole e sconfitti che rivendicano un risultato superiore alle loro reali attese, la consultazione del 17 aprile ha reso nitida l’immagine di una cittadinanza italiana con scarsa maturità democratica e ancora divisa in opposte tifoserie, segnate da una condizione di sostanziale incomunicabilità.

di Andrea Spuntarelli

Tags: astensionismoReferendum 17 aprileTempa RossaTrivelle
Articolo precedente

DEF 2016: istruzioni per l’uso

Articolo successivo

Dopo il referendum. Si dice “trivelle”, si legge…

Andrea Spuntarelli

Andrea Spuntarelli

LabParlamento Consiglia

Il Paese è in ginocchio ma il problema di Draghi sono quattro fascisti
Politica

Il filo che unisce disordini pubblici e abbandono delle urne

26 Ottobre 2021 05:00
E se il dato sull’affluenza indicasse la strada per il buon governo?
LabRoma

E se il dato sull’affluenza indicasse la strada per il buon governo?

06 Ottobre 2021 05:58
Elezioni Europee 2019, lanciato il portale stavoltavoto.eu. Cos’è e a chi è rivolto?
Esteri

Elezioni Europee 2019, lanciato il portale stavoltavoto.eu. Cos’è e a chi è rivolto?

14 Febbraio 2019 07:45
Commenti

Dopo il referendum. Si dice “trivelle”, si legge…

19 Aprile 2016 16:35
Commenti

Regionali in Emilia-Romagna e Calabria: prevale l’astensionismo, vince il PD.

25 Novembre 2014 09:19
Articolo successivo

Dopo il referendum. Si dice “trivelle”, si legge…

Riforma Costituzionale, le opposizioni anticipano il Governo e raccolgono le firme per il referendum

Le ultime da LabParlamento

Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie

Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie

7 Febbraio 2023
Usif a Boeri: “i militari saranno i nuovi poveri del futuro” 

Usif a Boeri: “i militari saranno i nuovi poveri del futuro” 

7 Febbraio 2023
La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

3 Febbraio 2023
Rapporto CNEL: dopo la pandemia più attenzione alla salute pubblica e tanti problemi da risolvere

Associazione datoriali e Sindacati a confronto al CNEL: “Imprese e capitale umano sono uguali, ragionare da squadra”

2 Febbraio 2023
La polpetta avvelenata del Governo Draghi

Usic Carabinieri contro Tito Boeri, “se questi sono i dirigenti dello stato, prepariamoci al peggio”

1 Febbraio 2023
Facebook tagga utilizzando i dati biometrici. E scatta la class action

La piccola Repubblica di San Marino sbaraglia il gigante informatico Meta

1 Febbraio 2023
Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

31 Gennaio 2023
Intercettazioni: il boss e la maestra

Intercettazioni: il boss e la maestra

30 Gennaio 2023
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

La circolare ‘omnibus’ dell’Agenzia delle Entrate illustra la tregua fiscale

29 Gennaio 2023
Troppo smartphone? Potrebbe scatenare allergia

Smartphone e bambini: 1 su 2 ce l’ha, il 99% è già online

27 Gennaio 2023
L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

25 Gennaio 2023
Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

25 Gennaio 2023
Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

20 Gennaio 2023
Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

18 Gennaio 2023
Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

18 Gennaio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.