venerdì 27 Gennaio, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Economia

Dove vai se la card non ce l’hai?

Stefano Bruni di Stefano Bruni
27 Gennaio 2020 17:25
in Economia
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Dove vai se la card non ce l’hai?
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

La prima social card arriva nel 2008 con il Governo Berlusconi. Per dieci anni è rimasta la sola, poi negli ultimi anni il fenomeno è esploso, tra modifiche e sovrapposizioni

di Stefano Bruni

Carta vince, carta perde. Un vecchio “gioco” di strada, in realtà non proprio eticamente corretto, pare abbia stregato l’attività dei governi degli ultimi anni.

Altri articoli interessanti

Lavoro / Istat, a ottobre 2022 sale al 60,5% il tasso di occupazione 

Lavoro /al via oggi ‘L’Officina’, un laboratorio di innovazione che avvicina giovani talenti e professionisti al mondo della Pa

Lavoro / Istat, a giugno 2022 tasso di occupazione record (60,1% mai così dal 1977)

Correva l’anno 2008, il Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi, il Ministro dell’economia era Giulio Tremonti. E da lì è partita la passione per le card dei governi che si sono succeduti. Fu il decreto Legge n. 112/2008 ad introdurre infatti la prima “social card” e a stabilire il funzionamento di una misura che negli ultimi 10 anni ha rappresentato l’unica certezza per quella fetta di beneficiari interessati. Poi il numero di card ha iniziato ad aumentare. E’ arrivato poi il REI, il Reddito per l’inclusione, introdotto con decreto legislativo 147 del 2017 e con esso la rispettiva Carta rei. Inizialmente si  è tentato di integrare le due misure. Nel testo della norma che ha istituito il Rei, infatti, veniva specificato che ai percettori della Carta acquisti che avessero richiesto il Rei, quest’ultimo sarebbe stato erogato sulla medesima carta che a quel punto diventava “Carta Rei”.

Poi, però, il Rei è stato “superato” dal Rdc, il reddito di cittadinanza tanto caro al Movimento 5 stelle.

E già da li sono arrivati i primi problemi, dovuti al sovrapporsi delle misure e alla conseguente confusione che ricade sui destinatari della norma.

Una confusione che ha scomodato in questi giorni l’Inps. Con il messaggio 161/2020 l’Inps ha infatti chiarito che per reddito di cittadinanza e reddito di inclusione non si applicano le medesime  regole in tema di rinnovo ISEE.

Per procedere con il pagamento della prima mensilità del 2020, infatti, è necessario che i titolari di carta acquisti ordinaria e del REI procedano con il rinnovo dell’Isee (scaduto il 31 dicembre scorso) entro il termine del mese. I titolari, quindi, dovranno presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per poter continuare a beneficiare della misura, in assenza della quale la misura sarà sospesa fino a quando il beneficiario non regolarizzerà la propria posizione.

Diversa è invece la situazione dei percettori del reddito di cittadinanza, ai quali non è richiesto alcun aggiornamento della propria situazione reddituale e patrimoniale (Isee) per ricevere il pagamento di gennaio.

A rendere il quadro complessivo ancor più complicato ed intricato, sono state aggiunte altre card (circa dieci) che prevedono sconti e agevolazioni oppure contributi pubblici con cui fare direttamente degli acquisti.

Ma le card si possono ulteriormente suddividere in quelle per i giovani e in quelle a favore delle famiglie. Nel primo gruppo, introdotte con l’ultima legge di bilancio, ci sono la Carta giovani nazionale (Cgn), la Carta per i diciottenni (un restyling del bonus Cultura) e la Carta «Io Studio»; quest’ultima andrà a vantaggio degli studenti della scuola superiore, e servirà per l’acquisto di giornali quotidiani o periodici con la formula dell’abbonamento, anche digitale. Nel secondo gruppo, ci sono novità, restyling di edizioni precedenti, come le Carte per le famiglie numerose ed anche le “vecchie conoscenze” come la carta acquisti o la carta per l’erogazione del Reddito di cittadinanza, cui si faceva cenno prima.

Come funzionano le card? Le carte prepagate verranno caricate, in partenza per l’intero anno o periodicamente ogni mese, con l’importo del contributo spettante e così sarà possibile per il percettore effettuare gli acquisti consentiti; altre carte rimarranno, invece, nominative e per venire utilizzate presso i negozi occorrerà il riconoscimento di chi le esibisce.

Ognuno però ha diritto alla propria card. E così ai pensionati è stata inviata la l’Inps card che consente l’accredito delle pensioni agli over 75 e per importi superiori a 1.000 euro, che non possono essere ritirati in contanti agli sportelli.

Ai docenti di ruolo della scuola invece è stata riservata la “carta del docente”, grazie alla quale si può accedere al “bonus docenti” del valore di 500 euro l’anno per ognuno dei quasi 800.000 docenti di ruolo.

Ricordiamo che il Bonus Docenti è il contributo che l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva assegnato al personale docente di ogni ordine e grado con la Riforma della “Buona Scuola” e che il primo anno, visti i ritardi nell’attuazione, i docenti si sono visti erogare il bonus direttamente in busta paga mentre dall’anno successivo è stata messa a punto la Carta Docente attraverso la quale gli insegnati, previa registrazione con Spid, possono generare un buono ed effettuare gli acquisti.

Tale carta è però vincolata a spese culturali o altri tipi di spese purché relativi alla formazione e all’accrescimento del proprio bagaglio culturale (Legge 13 luglio 2015, n. 107).

L’insieme di tutte le tessere vale circa 7,5 miliardi di euro in termini di “benefici”, più alcuni milioni di euro di costi di gestione e di informazione. Un importo di rilievo, certamente utile (fondamentale per alcuni).

Ciò che è meno positivo è probabilmente il “costo” della complessità del sistema e della confusione che ne deriva. Sarebbe ancora meglio se si riuscisse a rendere più fruibile e semplice l’accesso alle singole “card” e ai benefici che ne derivano: del resto è da prima dell’arrivo del card che si parla di “semplificazione”.

Tags: InpsLavoroSocial card
Articolo precedente

L’invasione dei deepfake favorita dai prezzi in saldo

Articolo successivo

E l’Emilia mormorò.. Non passa lo straniero

Stefano Bruni

Stefano Bruni

LabParlamento Consiglia

Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati
Economia

Lavoro / Istat, a ottobre 2022 sale al 60,5% il tasso di occupazione 

02 Dicembre 2022 05:31
Lavoro /al via oggi ‘L’Officina’, un laboratorio di innovazione che avvicina giovani talenti e professionisti al mondo della Pa
Economia

Lavoro /al via oggi ‘L’Officina’, un laboratorio di innovazione che avvicina giovani talenti e professionisti al mondo della Pa

01 Ottobre 2022 13:30
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati
Economia

Lavoro / Istat, a giugno 2022 tasso di occupazione record (60,1% mai così dal 1977)

02 Agosto 2022 11:55
Fa caldo? Tutti a casa, tanto paga mamma Inps
Società

Fa caldo? Tutti a casa, tanto paga mamma Inps

27 Luglio 2022 07:44
Fuga dal posto fisso: così la pandemia e la guerra ridisegnano il mondo del lavoro
Società

Fuga dal posto fisso: così la pandemia e la guerra ridisegnano il mondo del lavoro

08 Giugno 2022 05:49
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati
Economia

Lavoro / Dossier Bankitalia, il mercato dell’occupazione regge nonostante la guerra in Ucraina

25 Maggio 2022 06:36
Articolo successivo
E l’Emilia mormorò.. Non passa lo straniero

E l'Emilia mormorò.. Non passa lo straniero

In arrivo la legge per proibire il cellulare ai minorenni: forse una boutade, ma il problema esiste

In arrivo la legge per proibire il cellulare ai minorenni: forse una boutade, ma il problema esiste

Le ultime da LabParlamento

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

25 Gennaio 2023
Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

25 Gennaio 2023
Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

20 Gennaio 2023
Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

18 Gennaio 2023
Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

18 Gennaio 2023
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023
“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

13 Gennaio 2023
Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita

Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita

13 Gennaio 2023
La ‘cicca’ tira ancora.  9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

La ‘cicca’ tira ancora. 9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

11 Gennaio 2023
Danni causati dai robot: l’Unione europea interviene per stabilire colpe e risarcimenti

Danni causati dai robot: l’Unione europea interviene per stabilire colpe e risarcimenti

11 Gennaio 2023
La Città Eterna, eternamente sommersa dai rifiuti

La Città Eterna, eternamente sommersa dai rifiuti

10 Gennaio 2023
Debito pubblico: storia, rischi e prospettive

Debito pubblico: storia, rischi e prospettive

10 Gennaio 2023
Il Beato Livatino “Giudice ragazzino” per la prima volta a Roma il 14 gennaio

Il Beato Livatino “Giudice ragazzino” per la prima volta a Roma il 14 gennaio

9 Gennaio 2023
Maltrattamenti in famiglia e a scuola: un confronto obbligato

Maltrattamenti in famiglia e a scuola: un confronto obbligato

9 Gennaio 2023
Anche i cyber-criminali hanno un cuore: la banda si scusa dopo l‘attacco all’ospedale pediatrico 

Anche i cyber-criminali hanno un cuore: la banda si scusa dopo l‘attacco all’ospedale pediatrico 

7 Gennaio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.