sabato 1 Aprile, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Interviste

Il salvataggio delle banche venete? Una costosa scelta obbligata

Simona Corcos di Simona Corcos
27 Giugno 2017 11:14
in Interviste, Società
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Il salvataggio delle banche venete? Una costosa scelta obbligata
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Il giornalista di Repubblica, Andrea Greco, spiega costi e crisi di Veneto Banca e BPVi

di Valentina Magri

“La liquidazione coatta amministrativa delle banche venete e il loro salvataggio pubblico sono una decisione drastica e molto costosa per i contribuenti italiani. Avremmo pagato meno e al contempo salvaguardato nome e vita autonoma delle banche se  avessimo agito con maggiori determinazione, efficacia e tempestività”. Ne è convinto Andrea Greco, inviato di Repubblica e coautore, insieme a Franco Vanni, del saggio “Banche impopolari. Inchiesta sul credito popolare e il tradimento dei risparmiatori”, pubblicato da Mondadori quest’anno. Labparlamento l’ha intervistato.

Altri articoli interessanti

Inchiesta Banche: Bankitalia scarica tutto sul management

Il Venerdì
24-28 luglio

Focus Parlamento:
3-8 luglio

Quali motivi hanno spinto il governo a varare il decreto di salvataggio delle banche venete?

Le banche venete erano già in crisi conclamata, quando poi sono falliti, nell’ordine: la quotazione; lo schema di fusione tra BPVi e Veneto Banca del Fondo Atlante; la ricerca di 1 miliardo e 250 milioni di soldi privati per ripianare  le perdite e dare accesso alla ricapitalizzazione precauzionale ex direttiva BRRD (BankRecovery and Resolution Directive, nota anche come direttiva sul bail-in, ndr); il tentativo di fare una “colletta” tra le grandi banche guidate da Unicredit e Intesa Sanpaolo per colmare un buco da oltre 1 miliardo di euro; la risoluzione della crisi bancaria, perché sarebbero stati coinvolti anche i titolari di bond senior e i depositanti.

Perché si è deciso di non applicare la normativa sul bail-in?

La normativa stabilisce un burden sharing solo per azioni e obbligazioni subordinate. Non è stata applicata a mio avviso perché Europa e Bce hanno stabilito che la liquidazione e il salvataggio erano la soluzione meno dolorosa per il sistema finanziario. Applicando il bail-in ci sarebbe stata una maggiore turbolenza finanziaria e un rimborso dei depositanti di 15-20 miliardi , da coprire col fondo di risoluzione nazionale. Questo avrebbe portato a maggiori oneri per il sistema finanziario e a instabilità. Piazza Affari il 26 giugno, subito dopo il decreto del governo, ha reagito positivamente: il Ftse Mib è salito oltre i 21 mila punti (+0,8%), trainato da Intesa Sanpaolo (+3,5%).

Quanto ci sono costate  le banche venete?

La crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza costerà in totale 42,5 miliardi di euro alla collettività, secondo una stima del Codacons. È difficile calcolare l’importo esatto, però includendo anche i costi del mancato sviluppo dei due istituti di credito, la mia stima per difetto è di almeno 50 miliardi di euro. Senza contare anche i costi non monetari. Nel corso dell’inchiesta che ho condotto con Franco Vanni per scrivere il libro “Banche impopolari”, abbiamo parlato con un centro di psicologi che curavano tendenze suicide e depressive innescate dalla sfiducia verso le banche. I veneti si sono sentiti traditi, da altri veneti, che lavoravano per banche che esistevano da oltre 100 anni e che gli hanno dato credito e dividendi. Non è stato solo un buco di miliardi, ma anche di certezze.

Quale sarebbe stata la soluzione migliore?

Se le banche venete avessero accettato di accollarsi maggiori perdite e avessero fatto la quotazione con multipli più bassi, magari qualcuno avrebbe comprato quote di minoranza un anno fa. I prospetti per la quotazione furono autorizzati da Bce e Consob, che stabilirono che le banche venete avrebbero potuto salvarsi con 2,5 miliardi di euro: 1,5 per BPVi e 1 per Veneto Banca. Con qualche miliardo in più di perdite sui crediti e un rilancio più tempestivo con maggiore discontinuità manageriale dopo i primi problemi e l’uscita del leader Gianni Zonin e Vincenzo Consoli, forse non saremmo arrivati a questo punto.

Si può fare di più sul fronte giudiziario per evitare nuove crisi come quelle delle banche venete?

Il potere giudiziario  e il sistema dei controlli interni non si sono sottratti a una “operazione di cattura” da parte delle banche, con assunzione di parenti tra i giudici, commistioni in procura con i banchieri signori dei territori, compiacenza di società di revisione e controllori interni. La Procura di Montebelluna per esempio non aprì fascicoli su Veneto Banca  e l’inchiesta fu aperta solo dalla Procura di Roma. L’inefficacia e l’incapacità di compiere azioni penali e civili fa sorgere dubbi sia sulla capacità delle procure locali di tutelate i risparmiatori, sia sulla terzietà che dovrebbero avere le istituzioni preposte al controllo.

Tags: Andrea GrecoBanche VeneteRepubblica
Articolo precedente

Agenda istituzionale
26 giugno-2 luglio

Articolo successivo

Rifiuti nucleari: “Entro fine anno le aree per il deposito”

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Inchiesta Banche: Bankitalia scarica tutto sul management
Parlamento

Inchiesta Banche: Bankitalia scarica tutto sul management

02 Novembre 2017 17:07
Il Venerdì 24-28 luglio
Il venerdì di LabParlamento

Il Venerdì
24-28 luglio

28 Luglio 2017 17:36
Focus Parlamento: 3-8 luglio
Parlamento

Focus Parlamento:
3-8 luglio

03 Luglio 2017 13:22
Presidenza della Affari Costituzionali: nuova impasse in Senato?
Il venerdì di LabParlamento

Il Venerdì
26-30 giugno

30 Giugno 2017 12:12
Articolo successivo
Il personaggio. Calenda  prova a restare al centro del dibattito politico

Rifiuti nucleari: “Entro fine anno le aree per il deposito”

G7 Energia: transizione da governare anche per gli effetti sociali

Transizione energetica: filiera oil essenziale per la sostenibilità

Le ultime da LabParlamento

Il business delle Case vacanza confermato del boom di richieste di formazione dei futuri manager del settore

Mercato immobiliare / Non cessa, anche se rallenta, la corsa all’acquisto dell’abitazione da parte dei romani

31 Marzo 2023
E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

31 Marzo 2023
Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

31 Marzo 2023
La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

Bankitalia, il bollettino ‘lacrime e sangue’ che fa tremare gli italiani

31 Marzo 2023
Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

31 Marzo 2023
Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

29 Marzo 2023
Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

29 Marzo 2023
Attenti a dare del Bimbominkia: è reato

Gli avvocati penalisti in sciopero. “La maggioranza sostenga le idee riformiste di Nordio”

29 Marzo 2023
“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

29 Marzo 2023
Cosa prevede il dl Superbonus

Cosa prevede il dl Superbonus

28 Marzo 2023
Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

28 Marzo 2023
Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

26 Marzo 2023
Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.