giovedì 9 Febbraio, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Giustizia

Magistratura e Media, due pesi e due misure nei casi Morisi, Fidanza e Lucano

Edoardo Venturini di Edoardo Venturini
11 Ottobre 2021 05:45
in Giustizia, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Magistratura e Media, due pesi e due misure nei casi Morisi, Fidanza e Lucano
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Da anni siamo ormai abituati ad un utilizzo mediatico della giustizia ed ai protagonismi di una parte della Magistratura.

È un copione che si ripete di continuo, a partire da Tangentopoli e dall’avvento di Berlusconi. Personaggi politici scomodi spesso colpiti da inchieste ad orologeria, diretti da avvisi di garanzia a pochi giorni dal voto o da un evento politicamente importante, sbattuti in prima pagina come corrotti o molestatori salvo poi essere assolti o nemmeno rinviati a giudizio.

Altri articoli interessanti

No Content Available

È questa una autentica patologia del nostro ordinamento che mina lo stesso impianto democratico-costituzionale: lede l’onorabilità dell’uomo ed il suo diritto di difesa, mortifica il principio di presunzione di non colpevolezza, altera la competizione elettorale.

È successo, ancora una volta, anche per queste elezioni amministrative. Un uomo, Luca Morisi, social media menager di Matteo Salvini, condannato senza processo per cessione di sostanze stupefacenti. Sui media viene descritta una notte trascorsa dalla “Bestia” con degli escort romeni, con tanto di interviste ai diretti interessati, che dapprima lo accusano, in maniera molto goffa, salvo poi confessare di aver portato loro la droga. 

Nel mentre una parte della stampa, la stessa che si fa paladina dei diritti degli omosessuali e che spinge per la approvazione del DDL Zan, diffonde titoli alludendo alle relazioni di Morisi, lo dileggia, lo sbatte davanti al mostro del giustizialismo. Senza repliche, senza legali, da solo. Oggi, in poche righe, si evince che la posizione di Morisi va verso l’archiviazione perché la droga non sarebbe stata ceduta da lui ma proprio dagli escort. 

Una situazione simile accade a Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia e prima ancora deputato della Repubblica che, come affermato dagli stessi giornalisti fautori dell’inchiesta, è stato oggetto per anni, almeno tre, di riprese nascoste nelle quali si accennerebbe ad una “Lobby nera”. 

L’inchiesta però presenta molti interrogativi: in primo luogo è stato palesemente violato il diritto alla riservatezza di un uomo che, prima ancora di essere un normale cittadino, è un parlamentare e gode, di conseguenza, di alcune prerogative che vietano, ad esempio, la captazione di colloqui i quali, si presume, debbano avvenire in un regime di segretezza. 

In più, come peraltro denunciato dagli avvocati penalisti, è forte il sospetto che il giornalista non abbia solo filmato il presunto svolgimento di reati altrui ma abbia anche provocato la commissione di quegli stessi, presunti, reati, sollecitando i protagonisti dell’inchiesta compiendo dunque un’attività palesemente illegale. 

Morisi e Fidanza sono stati indagati, dal momento che l’avviso di garanzia serve proprio a tutelare colori i quali sono diretti dello stesso per consentire l’esercizio dell’attività di difesa processuale. 

I media, e buona parte della sinistra italiana, in spregio ai predetti principi costituzionali, hanno trattato Fidanza e Morisi da colpevoli, senza uno straccio di processo, esponendoli però al pubblico ludibrio. 

Al contempo, tuttavia, quella stessa sinistra e quegli stessi media, dinanzi alla condanna in primo grado a 13 anni di reclusione nei confronti di Mimmo Lucano per reati molto gravi, tra cui favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, concussione e peculato, hanno gridato allo scandalo, al martirio.

Chi crede nella Costituzione e nei suoi principi auspica in ogni caso che Lucano venga assolto riuscendo a dimostrare la sua innocenza. Tutti coloro i quali, invece, piegano la costituzione usando il singolo caso di specie per ottenere un vantaggio politico, per infangare l’onore altrui o semplicemente per vendere una copia di giornale in più non meritano né attenzione né rispetto. 

Tags: Carlo FidanzaLuca MorisiMimmo Lucano
Articolo precedente

Il Green Pass simbolo di una democrazia malata

Articolo successivo

Arriva a Bruxelles la kermesse teatrale sul tema dell’immigrazione

Edoardo Venturini

Edoardo Venturini

LabParlamento Consiglia

No Content Available
Articolo successivo
Arriva a Bruxelles la kermesse teatrale sul tema dell’immigrazione

Arriva a Bruxelles la kermesse teatrale sul tema dell’immigrazione

Spallata della Polonia all’Unione europea: la sentenza che mette in crisi Bruxelles

Spallata della Polonia all’Unione europea: la sentenza che mette in crisi Bruxelles

Le ultime da LabParlamento

Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie

Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie

7 Febbraio 2023
Usif a Boeri: “i militari saranno i nuovi poveri del futuro” 

Usif a Boeri: “i militari saranno i nuovi poveri del futuro” 

7 Febbraio 2023
La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

3 Febbraio 2023
Rapporto CNEL: dopo la pandemia più attenzione alla salute pubblica e tanti problemi da risolvere

Associazione datoriali e Sindacati a confronto al CNEL: “Imprese e capitale umano sono uguali, ragionare da squadra”

2 Febbraio 2023
La polpetta avvelenata del Governo Draghi

Usic Carabinieri contro Tito Boeri, “se questi sono i dirigenti dello stato, prepariamoci al peggio”

1 Febbraio 2023
Facebook tagga utilizzando i dati biometrici. E scatta la class action

La piccola Repubblica di San Marino sbaraglia il gigante informatico Meta

1 Febbraio 2023
Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

31 Gennaio 2023
Intercettazioni: il boss e la maestra

Intercettazioni: il boss e la maestra

30 Gennaio 2023
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

La circolare ‘omnibus’ dell’Agenzia delle Entrate illustra la tregua fiscale

29 Gennaio 2023
Troppo smartphone? Potrebbe scatenare allergia

Smartphone e bambini: 1 su 2 ce l’ha, il 99% è già online

27 Gennaio 2023
L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

25 Gennaio 2023
Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

25 Gennaio 2023
Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

20 Gennaio 2023
Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

18 Gennaio 2023
Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

18 Gennaio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.