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Home #Ucraina

La Costa Smeralda elabora una ricetta per sostituire i turisti russi

Redazione LabParlamento di Redazione LabParlamento
11 Aprile 2022 05:47
in #Ucraina, Società
Tempo di lettura: 5 minuti
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La Costa Smeralda elabora una ricetta per sostituire i turisti russi
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A cura di Niva Mirakyan*

Il conflitto in Ucraina farà senz’altro contrarre il mercato turistico sull’asse Mosca-Roma. Previsioni catastrofiche riguardo quasi tutta Italia. A Rimini, ad esempio, si preparano amaramente a una nuova stagione senza turisti russi, già messi in fuga dal Covid e ora dalle sanzioni nei confronti della Russia. 

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Nel 2019 ne erano arrivati 97.000 e avevano rappresentato oltre il 50% del turismo estero e la loro mancanza sarà estremamente pesante, tanto che la presidente dell’associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis, confidava moltissimo nelle aspettative rappresentate dal mercato russo, quale spinta al rilancio di un settore in difficoltà. Non da meno in Sicilia, dove il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha lanciato l’allarme: “L’azzeramento del turismo russo non solo a Taormina sarà una mazzata pesante”. 

Nel frattempo, dalla Sardegna arrivano, in controtendenza, strategie anti-crisi soprattutto nel settore immobiliare. Per l’approfondimento LabParlamento ha raggiunto Paolo Costi, global luxury specialist, ed esperto soprattutto nel settore della compravendita e nella locazione di immobili di pregio in Costa Smeralda.

Vi mancheranno gli ospiti russi quest’estate? 

È abbastanza normale che ci mancheranno anche se la Costa Smeralda è una realtà che abbraccia tutta la parte internazionale e quindi non ha colori. Siamo un popolo molto accogliente e quindi per forza ci mancheranno. Non solo al fatto che mancherà la presenza, ma mancherà proprio la spinta economica della loro presenza. I russi sono non solo gli oligarchi e dai noi atterravano anche diversi voli di un turismo medio, del popolo russo. 

Ci mancheranno anche gli ucraini, d’altra parte, nel senso che avevamo una discreta loro presenza. Speriamo si giunga alla pace nel più breve tempo possibile, questo è il pensiero di tutta la costa, perché siamo tutti pacifisti, ci piacciono le vacanze e ci piace far veder le nostre bellezze locali e farle vivere a popoli che non le hanno.

Rischia allora di essere una stagione fredda per il turismo di lusso italiano. Quanto vale per la Sardegna in termini numerici?

Non ho i numeri certi, ma posso dire che almeno dal punto di vista della Costa Smeralda mancherà sicuramente, anche perché erano presenti vari oligarchi che spendevano in una stagione (solo per le vacanze) più di 20 milioni di euro, senza considerare tutto l’indotto che si poteva generare: questa è una delle preoccupazioni maggiori, basti pensare che molti di quelli che hanno proprietà non assumeranno le persone che già lavoravano con loro e che ogni anno venivano riconfermate. 

Io stesso ho conosciuto delle persone che non hanno avuto la riconferma, ma da parte del datore di lavoro è stato fatto un bel gesto, perché hanno cercato di dare delle alternative con le varie conoscenze; quindi, hanno cercato di rimpiazzare quanto meno quelli che lavorano con loro in lavori alternativi. E a noi in generale mancherà tutto questo, perché le ville rimarranno chiuse e non verranno affittate ed è una mancanza che sentiremo in termini economici.

Secondo la stampa locale, i finanzieri e industriali russi, proprietari di decine di ville e immobili della Costa Smeralda sono costretti a licenziare i giardinieri, manutentori, addetti alla sicurezza, amministratori. Sono tanti i lavoratori che hanno ricevuto il benservito? 

Effettivamente ai lavoratori, quelli collegati con queste proprietà, è stato dato il ben servito, anche se una notizia interessante è che comunque hanno cercato delle alternative, perché sicuramente i proprietari russi hanno voluto di aiutare queste persone a riposizionarsi. Non so se sia una iniziativa legata dall’alto o se sia una iniziativa degli amministratori locali, perché ogni proprietà è intestata generalmente a una società con degli amministratori. 

Sinceramente questa è la notizia che si è vista sui giornali: io stesso ho avuto la conferma da parte di alcuni canali, che purtroppo non li chiameranno per questa estate. Sicuramente una perdita economica ci sarà e un po’ di sofferenza vi sarà comunque.

Quali conseguenze avranno delle misure ristrettive sul settore di ospitalità di Costa Smeralda in generale? Il danno stimato?

Sulla stima del danno sinceramente non lo so, ma la considero molto alta. Il pensiero è che possa essere compensato da alternative, cioè i russi che venivano normalmente (a parte quelli che avevano le proprietà), essendoci poche case nella Costa, quelle non affittate da loro sicuramente verranno prese da altri clienti non russi. Molte ville venivano affittate ai russi ai quali non piaceva comprare immobili in Italia, che continuavano ad andare e venire, affittandone per una mesata, due mesi e a quel punto quelle case verranno affittate non più a loro, ma in alternativa ad altri ricchi, perché comunque la domanda sulla Costa Smeralda rimane elevata essendoci poche case, perché poi le case top, tendono ad essere richieste tantissimo e non ci sono nuove costruzioni in Italia. Abbiamo quindi nello “svantaggio” il vantaggio di poter recuperare almeno quelli che non hanno le proprietà.

I numerosi esperti affermano che con il turismo di prossimità non può sostituire quello internazionale. Avete in mente un piano B per continuare a stare a galla?

Di prossimità bisogna vedere cosa si intende, perché mentre in altre località è più facile la prossimità, tipo Forte dei Marmi, la nostra prossimità è comunque prendere un aereo o una nave. Quindi è vero, noi abbiamo degli svantaggi però il gran vantaggio di avere poche case e torniamo al discorso di prima. Quello che è successo nel periodo Covid- 19 ha insegnato che nel momento in cui gli stranieri non si affacciano in Sardegna, la Sardegna è stata “invasa” dagli italiani e, sicuramente, vi sarà un aumento del turismo italiano come vi è stato l’anno scorso e l’anno precedente durante il covid-19. 

Ovviamente i prezzi che molte volte i russi pagavano saranno inferiori e quindi vi sarà un calo dell’economia, però vi sarà un rimpiazzo, perché le case di quella taratura e di quelle caratteristiche non si trovano facilmente. Avverrà un rimpiazzo sia a livello nazionale, sia internazionale con i ricchi dei Paesi europei oppure americani.

Ci sono mercati che si riaprono e che sono legati al Nord America o piuttosto la gran parte dell’Europa, soprattutto Europa del Nord. C’è la possibilità di avere un tipo di ricco di altissimo livello, più arabo, perché sono amanti della Costa Smeralda e hanno sempre usufruito della Costa Smeralda pur molto in sordina e in silenzio, perché gli arabi tendono a essere un po’ più riservati e chiusi. Quindi secondo me andremo a compensare.

https://t.me/parliamocichiaro

Tags: Costa SmeraldaRussiasardegnaTurismo
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