sabato 1 Aprile, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Commenti

DL Sblocca Italia: necessità urgente?

Francesco Scolaro di Francesco Scolaro
16 Settembre 2014 08:07
in Commenti
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

di Francesco Scolaro

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva illustrato le misure “Sblocca Italia” nel corso della conferenza stampa di venerdì 1° agosto 2014. Contemporaneamente, era stato dato avvio alla fase di consultazione pubblica sulle relative linee guida (i cittadini e le aziende potevano partecipare scrivendo all’indirizzo email: rivoluzione@governo.it). Dopo due settimane esatte dalla sua approvazione in Consiglio dei Ministri (avvenuta il 29 agosto), il DL “Sblocca Italia” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana venerdì 12 settembre. Il provvedimento, entrato in vigore il 13 settembre, dovrà essere convertito in legge entro l’11 novembre 2014. Il suo iter in Parlamento partirà dalla Commissione VIII “Ambiente, Territorio e Lavori pubblici” della Camera dei Deputati (relatori le onorevoli Chiara Braga e Raffaella Mariani, entrambi PD).

Altri articoli interessanti

Un anno di Renzi a Palazzo Chigi, tra decreti-legge e voti di fiducia.

In attesa che l’Italia si sblocchi

È ormai prassi in uso a tutti i Governi repubblicani quella di far passare un lungo lasso di tempo tra l’approvazione di un provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri e la sua concreta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (per i decreti-legge) o presentazione alle Camere (per i disegni di legge e i decreti legislativi). Gli ultimi Esecutivi (da Monti a Renzi, passando per Letta) non fanno eccezione. È quindi qualcosa di più di un semplice dubbio il fatto che, almeno in alcuni casi, la fase di scrittura del testo del DL sia successiva a quella della sua adozione. Altrimenti non sarebbe accettabile né comprensibile tanta “calma” nella pubblicazione (ed entrata in vigore) di un decreto-legge che, Costituzione alla mano, può essere adottato dal Governo esclusivamente sulla base dei requisiti imprescindibili di straordinaria “necessità e urgenza”.

Per quanto riguarda poi nello specifico il DL “Sblocca Italia”, così come per tanti altri DL in passato, le differenze tra le prime versioni in circolazione e il testo finale pubblicato sono numerose ed evidenti. Si pensi che nel primo schema in circolazione il Decreto constava di circa 60 articoli, mentre il DL arrivato in GU conta “soli” 45 articoli e interi capitoli sono stati eliminati. Segno che il lavoro di mediazione tra i vari Ministeri (MEF in testa) e la Presidenza del Consiglio è stato lungo e faticoso. La riorganizzazione ancora in corso a Palazzo Chigi non ha di certo aiutato a razionalizzare i tempi. Inoltre, secondo alcune fonti giornalistiche ben informate sulle vicende del Quirinale, lo stesso presidente Napolitano pare abbia mostrato una certa irritazione per il ritardo occorso nella definitiva stesura del DL. Verosimilmente, si deve proprio alla moral suasion degli uffici del Quirinale la cancellazione di alcune misure (come la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie) che, con tutta probabilità, verranno inserite nel disegno di legge di Stabilità 2015 che sarà presentato dal Governo al Parlamento entro il 15 ottobre.

Il Governo Renzi è nato 7 mesi fa con la scommessa di cambiare l’Italia, di farla ripartire. La formula della “ripartenza” (rilanciata da uno degli slogan del premier) è certamente indovinata, dato che tutti gli indicatori economici, da molti mesi, segnalano proprio il sostanziale stallo – dal 2008 in poi, si è trattato di un vero e proprio arretramento, con la sola eccezione del 2010 – in cui è precipitata l’economia italiana. Il PIL domestico è in calo da quasi un decennio e i timidi segnali di crescita che si intravedevano a fine 2013 sono svaniti nel nulla. L’Italia è ancora in recessione, la disoccupazione non accenna a diminuire e, da qualche settimana, è diventata triste realtà anche la deflazione.

In una situazione di forte difficoltà come quella attraversata dal sistema Italia, non si capisce come si possa pretendere di “cambiare verso” se non partendo dalla rimozione di tutte quelle cattive abitudini che vengono sistematicamente denunciate dai partiti politici quando si trovano all’opposizione, e poi dagli stessi fatte proprie quando diventano maggioranza in Parlamento, ritenendole indispensabili strumenti di Governo. La riforma costituzionale elaborata dall’attuale Esecutivo e all’esame delle Camere, si pone anche l’obiettivo di eliminare il continuo ricorso alla decretazione d’urgenza, divenuta il principale strumento tecnico-normativo in grado di arginare le lungaggini proprie del bicameralismo perfetto (si pensi che il Governo Renzi ha già adottato 19 DL, una media di 3 al mese!). Nel frattempo, a Costituzione invariata, si continua a legiferare secondo le medesime modalità inaugurate dai Governi della Prima Repubblica. E non ci può essere vero cambiamento se non si cambiano innanzitutto le premesse. La forma, in politica più che in altri settori, è sostanza.

Tags: Decreto leggeSblocca Italia
Articolo precedente

In attesa che l’Italia si sblocchi

Articolo successivo

Parlamento bloccato: al “lavoro” per elezioni anticipate?

Francesco Scolaro

Francesco Scolaro

LabParlamento Consiglia

Commenti

Un anno di Renzi a Palazzo Chigi, tra decreti-legge e voti di fiducia.

24 Febbraio 2015 09:01
Commenti

In attesa che l’Italia si sblocchi

09 Settembre 2014 07:10
Articolo successivo

Parlamento bloccato: al "lavoro" per elezioni anticipate?

Via l'art. 18: il nuovo rilancio di Renzi.

Le ultime da LabParlamento

Il business delle Case vacanza confermato del boom di richieste di formazione dei futuri manager del settore

Mercato immobiliare / Non cessa, anche se rallenta, la corsa all’acquisto dell’abitazione da parte dei romani

31 Marzo 2023
E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

31 Marzo 2023
Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

31 Marzo 2023
La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

Bankitalia, il bollettino ‘lacrime e sangue’ che fa tremare gli italiani

31 Marzo 2023
Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

31 Marzo 2023
Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

29 Marzo 2023
Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

29 Marzo 2023
Attenti a dare del Bimbominkia: è reato

Gli avvocati penalisti in sciopero. “La maggioranza sostenga le idee riformiste di Nordio”

29 Marzo 2023
“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

29 Marzo 2023
Cosa prevede il dl Superbonus

Cosa prevede il dl Superbonus

28 Marzo 2023
Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

28 Marzo 2023
Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

26 Marzo 2023
Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.