domenica 5 Febbraio, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Esteri Europa

L’Austria vira a destra. Lega e Forza Italia spettatori interessati

Simona Corcos di Simona Corcos
19 Ottobre 2017 10:15
in Europa, Società
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
L’Austria vira a destra. Lega e Forza Italia spettatori interessati

Sebastian Kurz, leader dei conservatori austriaci (Photo credits: Getty Images)

Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Dopo il voto di domenica, Vienna sempre più vicina al Gruppo di Visegrad

di Mara Carro

Con l’Austria che assumerà la presidenza del Consiglio europeo nella seconda metà del 2018, la composizione del prossimo governo di Vienna apre prospettive inedite per il futuro prossimo dell’Europa.

Altri articoli interessanti

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale

Interviste / Rodolfo Baldassarri: un passato in politica, un presente da romanziere

I risultati delle elezioni anticipate per il rinnovo del Nationalrat, la camera bassa del Parlamento austriaco, indette dopo che lo scorso maggio la coalizione al governo formata dal Partito Socialdemocratico (SPÖ) e il Partito Conservatore (OVP) era entrata in crisi, hanno confermato le previsioni della vigilia. Il Partito Popolare è stato portato al successo dal suo nuovo leader, l’ex ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, che ha cavalcato punti programmatici del Partito della Libertà (FPO), arrivato terzo, come la lotta all’immigrazione, la chiusura delle frontiere europee e la critica dell’Unione europea (Ue). Tra di loro, seconda forza, i socialdemocratici del cancelliere uscente Sebastian Kern.

Il sistema elettorale austriaco raramente produce maggioranze assolute, per cui Kurz avrà bisogno di un partner per governare. Anche se non è da escludere una riedizione della Große Koalition accanto al Partito Socialdemocratico, gran parte della stampa sostiene che il Cancelliere in pectore costituirà una coalizione con il FPÖ, il cui leader, Heinz-Christian Strache, potrebbe diventare vice-cancelliere e rivendicare per sé la carica di Ministro dell’Interno.

L’ipotesi di un’alleanza tra Övp e Fpö potrebbe avere conseguenze anche a livello europeo. Nel 2000, l’alleanza di centrodestra fra l’allora cancelliere dell’Övp, Wolfgang Schüssel, e l’estrema destra di Jörg Haider innescò una dura contestazione a livello europeo, con i membri dell’Ue che boicottarono politicamente l’Austria e rifiutarono i contatti bilaterali. Oggi, il quadro politico dell’Europa è differente. In molti Stati membri dell’Ue i movimenti nazionalisti riscuotono buoni risultati elettorali. Inoltre, con l’Unione già in aperto conflitto con l’Ungheria e la Polonia, e i dossier Brexit e Catalogna ancora sul tavolo, è improbabile che Bruxelles o altri Stati europei sceglieranno la via del confronto con Vienna.

Lo spostamento verso destra nella politica austriaca arriva a meno di un mese dal risultato di Alternative für Deutschland (AfD) e dei liberali in Germania. Il dato conferma che in alcune aree d’Europa il sentimento politico si sta orientando verso un’agenda nazionalista, ma gli accostamenti tra i vari partiti di destra non vanno esagerati. Sebbene si registri una convergenza nell’ambito del gruppo “Europa delle Nazioni e della Libertà” al Parlamento Ue, questo non significa che queste formazioni siano ideologicamente identiche. Nello specifico, il FPÖ si differenzia principalmente dagli altri partiti populisti di destra in quanto vuole rimanere nell’Unione europea. Al contrario di AfD in Germania, è una forza consolidata nella politica austriaca e ha ottenuto oltre il 10 per cento dei voti nelle elezioni federali dal 1990, raggiungendo il 26,91 % nel 1999 e il 20,51 % nel 2013.  Nel 2016, Norbert Hofer, candidato alle elezioni presidenziali d’Austria per il FPÖ, è arrivato al ballottaggio con Alexander Van der Bellen, candidato dei Verdi poi eletto solo dopo la ripetizione del voto decisa dalla Corte Costituzionale del Paese.

A livello di equilibri europei, Vienna ha sempre adottato un atteggiamento neutrale proponendosi spesso come mediatore fra le istanze dell’Ovest e dell’Est europeo in materia di accoglienza e immigrazione. Negli ultimi due anni l’Austria si è però avvicinata politicamente al Gruppo di Visegrad e la nuova composizione del Parlamento potrebbe allontanarla ancora di più da Bruxelles e dalla Germania di Angela Merkel e allinearla all’Ungheria di Orban e agli altri membri di questo gruppo, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Un nuovo governo austriaco costruito intorno al partito popolare Övp inevitabilmente spingerà a rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell’Ue. Kurz, che ha svolto un ruolo decisivo nella chiusura della rotta balcanica nel 2015, chiedendo anche la chiusura della rotta del Mediterraneo e proponendo di bloccare i rifugiati su un’isola (Lesbo o Lampedusa) per poi rimpatriare da lì i migranti illegali, sosterrà questa politica, così come il FPO.

D’altra parte, Sebastian Kurz ha ripetutamente espresso il suo impegno verso l’Europa, affermando che “per un piccolo paese come l’Austria non esiste alternativa all’integrazione europea”. Riguardo al Libro Bianco di Juncker per la riforma dell’Ue, Kurz si vede chiaramente a favore dello scenario numero quattro: “fare meno, in modo più efficiente”. Non esattamente la visione dell’Europa di Emmanuel Macron per una maggiore integrazione.

Il successo del partito conservatore di Kurz e l’avanzata del Partito della Libertà (FPÖ) ha travalicato i confini nazionali e le congratulazioni sono arrivate soprattutto dai nazionalisti europei, tra cui Marine Le Pen e Geert Wilders. Il risultato elettorale austriaco è stato salutato con euforia anche a casa nostra dalla Lega di Matteo Salvini, che come il suo partner europeo, FPO, sposa la causa della limitazione dei flussi migratori.

Un’eventuale alleanza di governo in Austria tra popolari e FPO potrebbe essere una fonte di ispirazione per il centrodestra italiano. Un esperimento non nuovo, dal momento che più volte in Italia abbiamo assistito a esecutivi di coalizione Forza Italia – Lega Nord ma che potrebbe ripetersi, con le prossime elezioni, in un mutato quadro socio-politico dove i rapporti di forza sono ancora da stabilire e l’elettorato è agitato da nuove domande, come l’immigrazione indiscriminata, la lotta al terrorismo e la carenza di lavoro per i giovani. Secondo i sondaggi, un’alleanza Forza Italia-Lega può puntare a conquistare Palazzo Chigi, e lo scenario sarebbe ancor più plausibile in caso di tridente Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia. Le analogie con il panorama austriaco non mancano. Lo stesso Silvio Berlusconi ha sottolineato in un’intervista al Corriere della Sera la vicinanza con l’OVP che, come Forza Italia, si colloca nel Partito popolare europeo. Al tempo stesso va ricordato che FPO è da anni alleato della Lega in Europa. La “forza calma” e “l’irruenza”, per parafrasare le parole del fondatore di Forza Italia.

Tags: CentrodestraMatteo SalviniSilvio Berlusconi
Articolo precedente

Consumo del suolo: evitato il binario morto, ma il tempo sta scadendo

Articolo successivo

PD/Visco: “Eversione?”. Non esageriamo, ma certo un forte azzardo

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia
Elezioni 2022

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

26 Settembre 2022 07:36
“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale
Elezioni 2022

“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale

02 Settembre 2022 06:00
Interviste / Rodolfo Baldassarri: un passato in politica, un presente da romanziere
Cultura

Interviste / Rodolfo Baldassarri: un passato in politica, un presente da romanziere

05 Giugno 2022 05:51
Ecco perchè Giorgia Meloni non farà la fine di Marine Le Pen
Politica

Ecco perchè Giorgia Meloni non farà la fine di Marine Le Pen

09 Maggio 2022 06:10
A destra c’è vita / Inclusiva, conservatrice e ‘di governo’. Così Giorgia Meloni lancia la sfida al centrodestra (e alla sinistra)
Politica

A destra c’è vita / Inclusiva, conservatrice e ‘di governo’. Così Giorgia Meloni lancia la sfida al centrodestra (e alla sinistra)

02 Maggio 2022 07:51
Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 
LabRoma

Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 

22 Aprile 2022 06:00
Articolo successivo
PD/Visco: “Eversione?”. Non esageriamo, ma certo un forte azzardo

PD/Visco: “Eversione?”. Non esageriamo, ma certo un forte azzardo

Commissione inchiesta banche: via alle audizioni, Bankitalia sullo sfondo

Commissione inchiesta banche: via alle audizioni, Bankitalia sullo sfondo

Le ultime da LabParlamento

La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

3 Febbraio 2023
Rapporto CNEL: dopo la pandemia più attenzione alla salute pubblica e tanti problemi da risolvere

Associazione datoriali e Sindacati a confronto al CNEL: “Imprese e capitale umano sono uguali, ragionare da squadra”

2 Febbraio 2023
La polpetta avvelenata del Governo Draghi

Usic Carabinieri contro Tito Boeri, “se questi sono i dirigenti dello stato, prepariamoci al peggio”

1 Febbraio 2023
Facebook tagga utilizzando i dati biometrici. E scatta la class action

La piccola Repubblica di San Marino sbaraglia il gigante informatico Meta

1 Febbraio 2023
Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

31 Gennaio 2023
Intercettazioni: il boss e la maestra

Intercettazioni: il boss e la maestra

30 Gennaio 2023
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

La circolare ‘omnibus’ dell’Agenzia delle Entrate illustra la tregua fiscale

29 Gennaio 2023
Troppo smartphone? Potrebbe scatenare allergia

Smartphone e bambini: 1 su 2 ce l’ha, il 99% è già online

27 Gennaio 2023
L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

25 Gennaio 2023
Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

25 Gennaio 2023
Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

20 Gennaio 2023
Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

18 Gennaio 2023
Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

18 Gennaio 2023
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023
“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

13 Gennaio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.