domenica 22 Giugno, 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Società

Cellulari e tumori: sappiamo tutto?

Redazione LabParlamento di Redazione LabParlamento
23 Gennaio 2020 16:45
in Società
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Cellulari e tumori: sappiamo tutto?
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

La sentenza della Corte d’Appello di Torino, che per la prima volta ha riconosciuto un nesso causale tra utilizzo prolungato del telefono mobile e danni alla salute, punta il dito contro l’imparzialità di alcuni studi scientifici

di Ester Catucci

Il tumore al nervo acustico dell’orecchio destro che ha colpito Roberto Romeo è stato causato dall’uso prolungato del cellulare sul posto di lavoro. Così la Corte di Appello di Torino, il 14 gennaio scorso, motivava la conferma della sentenza del giudice di primo grado, che già nel 2017 aveva condannato l’Inail a riconoscere una rendita da malattia professionale all’ex tecnico di Telecom. Pare che Romeo abbia trascorso, per lavoro, una media di 4 ore al giorno attaccato all’apparecchio mobile dal 1995 al 2010. Facendo un rapido calcolo si stima quindi che l’esposizione è stata protratta per circa 12600 ore in un periodo di 15 anni, tralaltro in un’epoca in cui non erano diffusi strumenti che consentissero di evitare il contatto diretto con il cellulare.

Altri articoli interessanti

No Content Available

Ma la sentenza, che per la prima volta riconosce un nesso causale tra l’utilizzo prolungato del telefono mobile e lo sviluppo di un tumore, ha fatto discutere parecchio perché nelle motivazioni sono riportati sospetti riguardo l’imparzialità di alcuni studi scientifici che, al contrario, sono sempre stati rassicuranti sul tema: i giudici puntano il dito contro “una parte di letteratura scientifica che esclude la cancerogenicità dell’esposizione a radiofrequenze e che – secondo le stesse motivazioni della sentenza – versa in posizione di conflitto d’interessi, peraltro non sempre dichiarato”.

L’AIRC (Fondazione per la Ricerca sul Cancro) sintetizza così gli studi condotti finora:

  • Le onde a radiofrequenza non sono in grado di indurre mutazioni ma possono provocare il riscaldamento dei tessuti a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono, come i cellulari.
  • Studi sperimentali in colture cellulari e in animali di laboratorio hanno prodotto risultati discordanti. Quando hanno mostrato un nesso tra esposizione e tumori, le intensità e frequenze a cui sono stati esposti gli animali e le cellule in laboratorio sono difficilmente paragonabili a un utilizzo normale del cellulare.
  • Gli studi epidemiologici non hanno finora mostrato alcun legame tra l’uso del cellulare e i tumori cerebrali, con l’eccezione del 10 per cento dei soggetti che hanno usato il telefono mobile in modo intensivo.
  • Alla luce delle conoscenze attuali, i cellulari sono ritenuti dagli esperti e dalle agenzie internazionali come sicuri, con la raccomandazione però di utilizzare gli auricolari e di tenere l’apparecchio quando è inattivo lontano dal corpo.

La sentenza di qualche giorno fa rappresenta una tappa importante perché è la prima che parla di un rischio generalizzato ma, in realtà, già nel 2015 due tribunali italiani avevano riconosciuto un indennizzo a due pazienti che si sono ammalati di neurinoma del nervo acustico dopo aver usato per molti anni, in modo intensivo, cellulari di vecchia generazione. In quel caso, però, le perizie si concentravano sul caso singolo smentendo ogni ipotesi di rischio collettivo.

La riapertura della questione con l’ultima pronuncia obbliga comunque la comunità scientifica ad approfondire le ricerche e fare chiarezza sull’utilizzo di uno strumento che, ormai, è parte integrante della vita di tutti noi che, come consumatori, abbiamo il diritto di essere informati sulla sua effettiva pericolosità e sulle modalità di utilizzo migliori affinché non arrechi danno alla nostra salute.

Tags: CellulariTelefoni mobili
Articolo precedente

Rivoluzione YouTube: vieni avanti bambino!

Articolo successivo

Focus Europa: il Piano di investimenti per il Green Deal e il Just Transition Mechanism

Redazione LabParlamento

Redazione LabParlamento

LabParlamento Consiglia

No Content Available
Articolo successivo
Focus Europa: le importazioni di GNL dagli USA sono aumentate del 181%

Focus Europa: il Piano di investimenti per il Green Deal e il Just Transition Mechanism

Di Maio e il rebus sull’anima dell’M5S

Di Maio e il rebus sull'anima dell'M5S

Le ultime da LabParlamento

L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

L’ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA LANCIA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “ROMA NEI NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA”

15 Maggio 2025
Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

Regione Lombardia hub per la salute ginecologica delle donne

14 Maggio 2025
SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

SUCCESSO ALLA SAPIENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “DISEGNO + SMARTPHONE = MUSICA”

14 Maggio 2025
“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

“Una pace possibile”, il 17 maggio a Rimini l’incontro dedicato alla crisi in Afghanistan 

14 Maggio 2025
NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

NABA, presenta Notes on Becoming – Cartographies, Migrations and the Archive 

7 Maggio 2025
Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

Nucleare: Fare Verde, bene Fratin. sbagliato portare in giro per l’Italia rifiuti radioattivi

6 Maggio 2025
Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

6 Maggio 2025
Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

Sclerosi multipla, Cerveteri sempre più amica di Aism: successo per le Erbe Aromatiche

5 Maggio 2025
Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

Salute, ESEO Italia: al via la campagna 2025 sulle patologie gastrointestinali eosinofile

5 Maggio 2025
Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

Scuola: insegnanti allo stremo, istituzioni e sindacati in BURNOUT

29 Aprile 2025
LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

LUNEDÌ 5 MAGGIO ALLA SAPIENZA IL CONVEGNO “MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME STRATEGIA DI INCLUSIONE”

28 Aprile 2025
Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

Cinema: il 5 maggio a Roma lo Z-PITCH di NABA premio per storyteller audiovisivo della generazione Z 

23 Aprile 2025
MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

MBI Awards of Distinction 2025, premiata l’azienda salentina di Trepuzzi, R.I.Group S.p.A.

15 Aprile 2025
CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

CULTURA: QS WORLD UNIVERSITY RANKING, NABA E’ LA PRIMA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI D’ITALIA

15 Aprile 2025
I dazi e il nuovo ordine mondiale. Ecco perché l’Italia e l’Ue devono trattare con Trump per arginare lo squalo cinese

I dazi e il nuovo ordine mondiale. Ecco perché l’Italia e l’Ue devono trattare con Trump per arginare lo squalo cinese

9 Aprile 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok