martedì 18 Novembre, 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Economia

Tra il dire e il fare c’è sempre il Ceto Medio a pagare (per tutti)

Stefano Gianuario di Stefano Gianuario
06 Dicembre 2021 04:53
in Economia, Politica, Sanità
Tempo di lettura: 5 minuti
A A
Tra il dire e il fare c’è sempre il Ceto Medio a pagare (per tutti)
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Esistono abitudini così diffuse e condivise dall’essere fuori dal tempo, capaci di non risentire di mode e altri fattori esterni e resistere a ogni intemperia, metaforica o letterale. Degli evergreen, insomma, che neanche una pandemia che attanaglia il mondo da quasi due anni è in grado di scalfire. 

Nel Belpaese, il classico dei classici di questo novero di costumanze, prima ancora che di consuetudini, è quello che si può definire “assalto alla diligenza” sulla Legge di Bilancio. 

Altri articoli interessanti

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

Draghi e il circo delle pulci

Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana

Intervenire in gamba tesa sulla cara e vecchia manovra finanziaria, la legge più importante dello Stato, è più di una tentazione irresistibile, è un vizio radicato e inestirpabile. 

Anche se alla guida del Paese c’è il Presidente del Consiglio più autorevole mai avuto, anche se, è comunque il caso di ricordare, nel corso di un’emergenza globale le classi dirigenti dovrebbero spostare il baricentro sul fare a dispetto del cincischiare. 

E invece la finanziaria si è caricata di 6.290 emendamenti, non un record ma ci va vicino, e a poco sembra servire la buona volontà di Mario Draghi di incontrare uno a uno i vertici dei partiti. 

Eppure Daniele Franco, titolare del MEF voluto da Draghi, ha confezionato una manovra asciutta con un solo obiettivo principe: ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, dando maggiore potere d’acquisto alle famiglie e dunque ossigeno ai consumi vitali, nel solco di una ripresa che c’è, è innegabile ma va accompagnata per irrobustirsi e diventare strutturale. 

Perché la domanda interna è mobile, soggetta a innumerevoli variabili e va tutelata ancor prima che stimolata. 

Principio lineare sul quale invece pare esserci molta sordità. Gli emendamenti, in ordine sparso, hanno dato sfogo al consueto estro italico che le forze partitiche sanno così bene interpretare: si è proposta una decontribuzione per le neomamme che tornano a lavoro; una no tax area per gli under 30 ma anche uno stop alla tassa di occupazione del suolo pubblico per bar e ambulanti.

Poi ci sono le battaglie di primo piano: il nodo Reddito di Cittadinanza, residuato del M5S della prima ora; la flat tax che la Lega vorrebbe fino a 100mila euro con un’aliquota al 20% e una grandissima convergenza complessiva sul tema del caro bollette. 

Non avendo forzieri nascosti e per evitare di lavorare in deficit e appesantire il debito, il ministro Franco ha provato a tirare dritto, dovendo già affrontare una scelta importante per distribuire il grosso delle risorse: lavorare sull’Irpef per dare fiducia prima ancora che disponibilità economica alle famiglie, o intervenire massicciamente sull’Irap per dare fiato alle imprese e magari incentivare la macchina delle assunzioni? 

L’uomo dei numeri di Draghi ha optato per la prima, probabilmente perché i cittadini sono tutto: consumatori, lavoratori e talvolta imprenditori, facendo storcere il naso alle rappresentanze delle imprese, come da copione. 

Ma sulla rimodulazione dell’Irpef, alla quale son destinati circa 7miliardi di euro e che prevede un intervento su aliquote e scaglioni – una sorta di antipasto della agognata riforma fiscale – non sono stati gli imprenditori e nemmeno i politici a dare il meglio del meglio; sono state le organizzazioni sindacali. CGIL, CISL e UIL hanno bocciato in toto la manovra che, a detta loro, non darebbe benefici a pensionati e lavoratori a basso reddito. 

Ecco, ora a Landini&Company farebbero bene dare un’occhiata, anche fugace, alla puntuale indagine di Itinerari Previdenziali, centro studi guidato da Alberto Brambilla, in merito alla redistribuzione dell’Irpef e il peso del gettito dei contribuenti italiani. Dallo studio emerge chiaramente che il 57% dei connazionali, circa 26milioni di persone, ovvero 14milioni di famiglie dichiarano di vivere con meno di 10mila euro lordi annui. 

Nel dettaglio, 10milioni di contribuenti dichiarano da 0 a 7.500 euro, per una media aritmetica di 3.750 euro lordi annui, pari a circa 312 euro al mese. Meno di una pensione minima per un nucleo familiare di 1,44 persone.

Poi ci sono altri 8milioni di sedicenti contribuenti che dichiarano poco più di 11mila euro lordi, circa 900 euro al mese. Si arriva a un totale di 18milioni, circa il 43% dei dichiaranti, che versano poco più di 4miliardi al fisco, ossia il 2,3% di tutta l’Irpef ma costano alle casse dello Stato, solo in materia di sanità, circa 50miliardi. 

Tra questa compagine di virtuosi ci sono anche più di 6milioni di pensionati che, nel corso della loro vita lavorativa devono aver fatto davvero la fame o, forse, hanno dichiarato briciole all’erario pensando bene di lavorare in nero. 

Un popolo di furbetti, per usare un vezzeggiativo odioso ma edulcorato, che ha agito a scapito della collettività, esigua a dire il vero, di quei 5,5milioni di contribuenti che dichiarano dai 35mila euro lordi in su, sono meno del 10% della popolazione ma pagano il 58,8% di tutta l’Irpef. 

Forse è a queste persone, che lavorano e dichiarano illudendosi di vivere in un perimetro di regole condivise, ma che non passano mai davanti agli occhi dei sindacati e hanno scarso peso politico, che ha rivolto il pensiero il titolare del MEF, credendo ingenuamente, che in una fase di ricostruzione del Paese e dell’economia fossero proprio gli onesti meritevoli di essere premiati.

Forze politiche e parti sociali pare preferiscano invece il mantenimento dello status quo, il restare ben ancorati alle proprie posizioni, anche quando queste sono ridicole se non addirittura dannose per il Paese. 

Franco e Draghi procederanno nella loro rotta, a quanto pare ostinata e contraria finché vorranno, finché potranno, pensando che tra il dire e il fare la seconda sia sempre la sola opzione possibile.

Tags: Daniele FrancoFinanziariaLegge di bilancioMario Draghi
Articolo precedente

Cultura / A Bracciano (Roma) dall’8 al 12 dicembre la mostra del pittore Cristiano Guitarrini

Articolo successivo

Se anche il governo dei “migliori” ha bisogno della fiducia per la riforma della giustizia

Stefano Gianuario

Stefano Gianuario

Stefano Gianuario, milanese, classe ’85. Giornalista e scrittore si è sempre occupato di economia scrivendo per lo più di trasporto aereo e aziende del turismo. Autore del romanzo “Vanilla Scent” Robin Edizioni (2017)

LabParlamento Consiglia

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)
Governo

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

04 Luglio 2022 06:59
Draghi e il circo delle pulci
Governo

Draghi e il circo delle pulci

01 Luglio 2022 08:14
Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana
Governo

Mettiamo fine alla Legislatura più pornografica della storia repubblicana

03 Maggio 2022 08:13
L’Aquila si stringe nel ricordo del terremoto del 2009
Società

L’Aquila si stringe nel ricordo del terremoto del 2009

06 Aprile 2022 16:07
Zelensky, in Aula come allo stadio: contingentati
#Ucraina

Zelensky, in Aula come allo stadio: contingentati

23 Marzo 2022 07:53
Ucraina / Draghi, Putin metta fine allo spargimento di sangue
Politica

Il cavallo Bianco (Draghi) e il Cavallo Nero (i partiti) in cerca di cocchiere

07 Marzo 2022 05:54
Articolo successivo
Tra il dire e il fare c’è sempre il Ceto Medio a pagare (per tutti)

Se anche il governo dei "migliori" ha bisogno della fiducia per la riforma della giustizia

Con la ripresa nel 2021 tornano a salire i Gas Serra

Con la ripresa nel 2021 tornano a salire i Gas Serra

Le ultime da LabParlamento

Italia Digitale. Il nostro futuro nei gigawatt dei Data Center

Italia Digitale. Il nostro futuro nei gigawatt dei Data Center

13 Novembre 2025
“L’ATOMO CONVERTITO – UNA BELLA STORIA ITALIANA”. Presentazione lunedì 10 novembre alla Camera dei deputati

“L’ATOMO CONVERTITO – UNA BELLA STORIA ITALIANA”. Presentazione lunedì 10 novembre alla Camera dei deputati

8 Novembre 2025
Editoria / Presentato il nuovo numero di Articolo 9 la rivista dedicata all’ambiente e alla sostenibilità

Editoria / Presentato il nuovo numero di Articolo 9 la rivista dedicata all’ambiente e alla sostenibilità

6 Novembre 2025
Il CONAPO aderisce alla CIU-Unionquadri: una nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza dei Vigili del Fuoco

Il CONAPO aderisce alla CIU-Unionquadri: una nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza dei Vigili del Fuoco

6 Novembre 2025
“Energie per Roma – Salute 2025”: premiati i protagonisti dell’impegno sanitario e sociale romano

“Energie per Roma – Salute 2025”: premiati i protagonisti dell’impegno sanitario e sociale romano

31 Ottobre 2025
Confal Federazione Scuola, rafforzare riconoscimento sociale dei docenti e del personale ATA

Confal Federazione Scuola, rafforzare riconoscimento sociale dei docenti e del personale ATA

27 Ottobre 2025
SALUTE MENTALE: MITO & REALTÀ, RAFFORZARE LA SINERGIA FRA ISTITUZIONI E COMUNITÀ TERAPEUTICHE

SALUTE MENTALE: MITO & REALTÀ, RAFFORZARE LA SINERGIA FRA ISTITUZIONI E COMUNITÀ TERAPEUTICHE

21 Ottobre 2025
Al via il Giubileo del sostegno a distanza

Al via il Giubileo del sostegno a distanza

21 Ottobre 2025
SALUTE MENTALE: IL 25 OTTOBRE A ROMA CONVEGNO SULLE COMUNITÀ TERAPEUTICHE

SALUTE MENTALE: IL 25 OTTOBRE A ROMA CONVEGNO SULLE COMUNITÀ TERAPEUTICHE

16 Ottobre 2025
ANAC e ASSORUP: confronto positivo su incentivi e formazione per i RUP

ANAC e ASSORUP: confronto positivo su incentivi e formazione per i RUP

15 Ottobre 2025
Dossier LabParlamento / L’Italia e la questione israelo-palestinese dal fascismo ai giorni nostri

Dossier LabParlamento / L’Italia e la questione israelo-palestinese dal fascismo ai giorni nostri

3 Ottobre 2025
mercoledì 1° ottobre “Le ali sonore della Sapienza”, evento radiofonico per il festival del podcasting

mercoledì 1° ottobre “Le ali sonore della Sapienza”, evento radiofonico per il festival del podcasting

30 Settembre 2025
L’innovazione tecnologica e la simulazione al centro del futuro della difesa internazionale

L’innovazione tecnologica e la simulazione al centro del futuro della difesa internazionale

25 Settembre 2025
Difesa: NATO ca2x2 forum 2025, dall’intelligenza artificiale supporto fondamentale per l’addestramento

Difesa: NATO ca2x2 forum 2025, dall’intelligenza artificiale supporto fondamentale per l’addestramento

24 Settembre 2025
DIFESA: NATO CA2X2 FORUM 2025, CON LA SIMULAZIONE VIRTUALE POSSIBILE INTERVENIRE IN SCENARI DI CRISI

DIFESA: NATO CA2X2 FORUM 2025, CON LA SIMULAZIONE VIRTUALE POSSIBILE INTERVENIRE IN SCENARI DI CRISI

23 Settembre 2025
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.