sabato 1 Aprile, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Commenti

Dopo urne: i tre poli di fronte alle consuete difficoltà irrisolte

Andrea Spuntarelli di Andrea Spuntarelli
27 Giugno 2017 10:14
in Commenti
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Elezioni Amministrative, banco di prova per Pd e M5S
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Intanto, occhi di nuovo puntati sulla legge elettorale

di Andrea Spuntarelli

I ballottaggi delle Amministrative di domenica 25 giugno hanno segnato una chiara vittoria del centrodestra, con conseguente battuta d’arresto per il Partito Democratico e le forze alla sua sinistra (la sconfitta del Movimento 5 Stelle era già emersa dopo il primo turno dello scorso 11 giugno). Tuttavia, se i numeri dei Comuni riconquistati o persi dalle coalizioni in campo sono incontrovertibili, è utile riflettere a mente fredda sulle problematiche che i principali schieramenti dovranno affrontare nei prossimi mesi.

Altri articoli interessanti

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

In primo luogo, per quanto gli esiti del secondo turno abbiano confermato che la contesa per le Politiche non sarà limitata a Pd e M5S e che i partiti conservatori dispongono di consensi rilevanti nel Paese, allo stato attuale appare prematuro parlare di un centrodestra unito e ben posizionato per riconquistare Palazzo Chigi. Difatti, rimangono intatte le divisioni tra Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia sulle strategie da seguire (Silvio Berlusconi punta su una linea ispirata alle posizioni del Ppe, mentre Matteo Salvini e Giorgia Meloni rifiutano ogni accenno di moderatismo) e sulla leadership da proporre ai cittadini, così come non va dimenticato che la legge elettorale per i Sindaci è maggioritaria e molto diversa dai sistemi proporzionali in vigore per le Camere. Da questo punto di vista, importante sarà l’atteggiamento che assumerà Fi nel momento in cui si riparlerà di riformare l’Italicum (non è escluso che sul tema ci possano essere novità a breve): se insisteranno su un modello vicino alla legge tedesca, Berlusconi e i suoi dimostreranno di puntare più su intese post elettorali in Parlamento che non su accordi di coalizione da stringere prima del voto, in pieno stile maggioritario.

Per quanto riguarda il centrosinistra, la perdita di città simbolo come Genova, La Spezia, Pistoia e Sesto San Giovanni testimonia la persistenza di una frattura tra il Partito Democratico a guida renziana e una parte consistente dell’elettorato progressista. Al di là dei singoli contesti locali, se neanche la presenza di candidati sostenuti da schieramenti larghi (scissionisti di Mdp compresi) ha consentito ai dem di ottenere risultati positivi, ciò è il segno di un malcontento ormai cronico di fasce di cittadini di sinistra verso l’autosufficienza e la rottura con la tradizione coltivate negli ultimi anni da Matteo Renzi. Malcontento, che si traduce nella diserzione delle urne, tanto che non sembra valere più la regola in base alla quale la bassa affluenza premierebbe la mobilitazione dei votanti progressisti. Da un simile quadro, emerge che per il segretario del Pd è arrivato il momento di un cambio di passo che gli consenta di andare oltre il sostegno dei sostenitori più stretti e, soprattutto, di tentare la rappacificazione con una serie di mondi (su tutti, quello sindacale) necessari per tornare alla guida del Paese. Se non si dovesse assistere a nulla di simile, la strada per il centrosinistra si farebbe molto in salita e anche il tentativo di Giuliano Pisapia di costruire un soggetto neo ulivista rimarrebbe vittima della disputa tra renzismo e antirenzismo.

La situazione non sembra essere meno problematica per il Movimento 5 Stelle, che slogan a parte non sembra essere intenzionato ad affrontare quei nodi che, se non risolti, difficilmente lo porteranno oltre il 28-30% assegnatogli dai sondaggi: l’assenza di un metodo di selezione affidabile della classe dirigente (non è casuale che i 5 Stelle soffrano le Amministrative, dove il voto di opinione lascia spazio alla valutazione dei candidati proposti) e la poca chiarezza sulla governance del Movimento, dal momento che per scelte rilevanti alla democrazia diretta e alla regola “uno vale uno” si sostituiscono, non di rado, le volontà di Beppe Grillo. In altri termini, per l’M5S è davvero arrivato il momento di dimostrare di poter essere non solo una forza (per quanto efficace) di opposizione dura e pura, ma anche un’alternativa di governo credibile e pragmatica, in grado anche di riconoscere le difficoltà incontrate a Roma e Torino. Pure in questo caso, la mancanza di azioni nel prossimo futuro renderebbe stretto il sentiero per Palazzo Chigi.

Com’era prevedibile, dalla chiusura delle urne è ripreso il tam tam sui tempi di conclusione della Legislatura e, di conseguenza, sulla data delle prossime elezioni Politiche. Considerate l’alta instabilità politica e la velocità con cui possono variare gli eventi (se nelle settimane scorse aveva ripreso quota lo scenario di votazioni nel 2018, le ultime ipotesi vorrebbero l’apertura dei seggi a novembre 2017), l’unica cosa che si può affermare senza timore di smentite è che un anticipo del rinnovo delle Camere costringerebbe ognuno dei tre poli a fare i conti con le rispettive difficoltà.

Tags: Matteo RenziMatteo SalviniMovimento 5 StelleSilvio Berlusconi
Articolo precedente

Focus Parlamento:
26 giugno-1 luglio

Articolo successivo

Agenda istituzionale
26 giugno-2 luglio

Andrea Spuntarelli

Andrea Spuntarelli

LabParlamento Consiglia

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia
Elezioni 2022

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

26 Settembre 2022 07:36
“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale
Elezioni 2022

“Noi pochi, noi (in)felici pochi”: l’autoreferenzialità della campagna elettorale

02 Settembre 2022 06:00
Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)
Governo

Conte sfida Draghi a chi ce l’ha più duro (ma è solo un grande bluff)

04 Luglio 2022 06:59
Interviste / Rodolfo Baldassarri: un passato in politica, un presente da romanziere
Cultura

Interviste / Rodolfo Baldassarri: un passato in politica, un presente da romanziere

05 Giugno 2022 05:51
Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 
LabRoma

Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 

22 Aprile 2022 06:00
Centrodestra ai titoli di coda? Salvini snobba Meloni e strizza l’occhio a Draghi
#Ucraina

Ucraina / Nuova Democrazia, da Meloni e Salvini sovranismo che odia la pace

01 Marzo 2022 06:00
Articolo successivo
Agenda istituzionale 26 giugno-2 luglio

Agenda istituzionale
26 giugno-2 luglio

Il salvataggio delle banche venete? Una costosa scelta obbligata

Il salvataggio delle banche venete? Una costosa scelta obbligata

Le ultime da LabParlamento

Il business delle Case vacanza confermato del boom di richieste di formazione dei futuri manager del settore

Mercato immobiliare / Non cessa, anche se rallenta, la corsa all’acquisto dell’abitazione da parte dei romani

31 Marzo 2023
E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

E’ di una azienda di Lecce la fornitura dei sistemi di comando e controllo per la nave metaniera Golar Tundar 

31 Marzo 2023
Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

Possono le auto elettriche superare pregiudizi e ansia da ricarica?

31 Marzo 2023
La stangata dei tassi. La Fed e la Bce preparano l’assalto al costo del denaro

Bankitalia, il bollettino ‘lacrime e sangue’ che fa tremare gli italiani

31 Marzo 2023
Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato tra gli obiettivi della nuova Sanità 4.0

31 Marzo 2023
Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

29 Marzo 2023
Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

29 Marzo 2023
Attenti a dare del Bimbominkia: è reato

Gli avvocati penalisti in sciopero. “La maggioranza sostenga le idee riformiste di Nordio”

29 Marzo 2023
“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

29 Marzo 2023
Cosa prevede il dl Superbonus

Cosa prevede il dl Superbonus

28 Marzo 2023
Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

28 Marzo 2023
Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

26 Marzo 2023
Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.