mercoledì 1 Febbraio, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Politica Governo

“Me ne vado, no tu no”. Draghi e Mattarella, giù la maschera. Liberate gli italiani

Daniele Piccinin di Daniele Piccinin
15 Luglio 2022 07:37
in Governo, Politica
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
“Me ne vado, no tu no”. Draghi e Mattarella, giù la maschera. Liberate gli italiani
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

L’attuale legislatura rischia di passare alla storia della Repubblica italiana per quella in cui tutti, più o meno, hanno messo mani e terga sulle poltrone del governo. 

Un’immagine squalificante per l’intera classe politica italiana che, con la scusa della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi, ha deciso di sedersi a tavolino, mischiare carte e valori, e infilare gli italiani in una centrifuga di governi senza visione e senza senso, finalizzati esclusivamente ad assetare i poteri forti internazionali con il risultato di prosciugare quel poco di credibilità che ancora conservava il Bel Paese.

Altri articoli interessanti

Salute, Congresso “Skin on the Move”: investire in Africa per prevenire nuove pandemie

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

Elezioni / La fondazione Gimbe boccia tutti: nessun piano concreto per il rilancio della Sanità Pubblica

La giornata di ieri è la fotografia di tutto questo. Alle ore 19 sui cellulari di ciascuno di noi, la notizia attesa. Nonno Draghi sale in auto in direzione Quirinale per la solita farsa delle dimissioni al bisnonno d’Italia, Sergio Mattarella. 

“Buonasera a tutti“, si legge nel suo messaggio, “voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”.

“In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia“. 

“Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi.

Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie“.

Della serie, “cari italiani, vi mollo ma anche no“. Tutti a casa, quindi, dopo aver portato il Paese alla cifra monstre di 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, dopo aver messo in ginocchio migliaia di imprese e lavoratori autonomi e scontentato praticamente tutti con la misera mancetta da 200 euro per contenere i prezzi delle bollette causati da una folle guerra sostenuta con armi e altro da un governo non scelto dagli italiani, ma imposto da banche e poteri internazionali.  

Le parole di Supermario non sono però la fine, come qualcuno vorrebbe. Il bisnonno d’Italia, in pieno copione teatrale, in serata respinge al mittente le dimissioni, rinviando a mercoledì l’atteso confronto in Parlamento per la cosiddetta conta: “ti amo, non ti amo, ti amo, non ti amo“. 

Scenette da prima Repubblica, purtroppo già viste in una legislatura folle, dove la promiscuità e l’incesto politico dettato dalla fame di poltrone e lauti stipendi, per la stragrande maggioranza di parlamentari dal curriculum più candido di un neonato, hanno avuto la meglio e, molto probabilmente, avrà un gran peso sulla conta della prossima settimana che potrebbe mettere la parola fine anche all’indennità da mandato che si maturerebbe il 23 settembre e che quindi rischierebbero di perdere. 

In piena crisi economica, con i prezzi alle stelle, un’instabilità internazionale, un’Europa quanto mai lontana, la crisi estiva è il colpo di grazia forse definitivo, per l’Italia, ma non certo per chi, come Draghi, si sta arrampicando sugli specchi per uscirne a testa alta, probabilmente avendo in tasca l’ennesimo incarico di prestigio alla Nato o a Bruxelles, teleguidato da tutti coloro che negli anni si sono dimostrati, senza peraltro nasconderlo troppo, nemici dell’Italia. 

La farsa continua, insomma: “torno a casa, no tu no”. Il duello fra Conte e Draghi, recordman di poltrone di governo senza mai aver avuto un solo consenso da parte del popolo, continua e non ci piace fare scenari, soprattutto quando l’unica conta da farsi è quella dei mancati incassi e delle poltrone, e non certo per il famigerato “bene del Paese” inutilmente invocato da un presidente della Repubblica rieletto (controvoglia) a vita. 

Dall’altra parte, in finale e non per caso, la politica e i partiti famelici di poltrone scaldano una già rovente estate per una campagna elettorale, mai come stavolta, all’ultimo seggio. Con quale faccia i vari Salvini, Renzi, Berlusconi, Letta, Toti, Brunetta, Di Maio, Mastella si presenteranno agli italiani è inutile chiederselo e Dio ci perdoni per i tanti non citati, ma anche per aver citato questi. 

Ci consola pensare che gli italiani non dimenticheranno facilmente gli inciuci di questi anni, le promesse annunciate, le categoria produttive e sociali  sedotte e abbandonate, i giovani lasciati senza futuro. 

Nonostante tutto, oggi è un bel giorno per l’Italia. Le dimissioni del premier non scelto dagli italiani e il rifiuto del presidente non scelto dagli italiani sono la conferma di un Paese ostaggio la cui liberazione è però vicina. 

Un sequestro i cui responsabili hanno un nome e un volto che ci auguriamo non trovino mai più posto nelle urne e nei progetti futuri dell’Italia. 

Tags: crisi governogiuseppe contepandemiaSergio Mattarella
Articolo precedente

Ansia, stress, reazioni violente: ecco come il caldo e l’estate bollente incidono sulla salute mentale

Articolo successivo

A Pollica nasce la Summer School internazionale “Policy Mix in ecological transition in rural areas”

Daniele Piccinin

Daniele Piccinin

LabParlamento Consiglia

Salute, Congresso “Skin on the Move”: investire in Africa per prevenire nuove pandemie
Mondo

Salute, Congresso “Skin on the Move”: investire in Africa per prevenire nuove pandemie

03 Dicembre 2022 06:07
Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia
Elezioni 2022

Gli italiani hanno scelto. Chiamatela democrazia

26 Settembre 2022 07:36
Elezioni / La fondazione Gimbe boccia tutti: nessun piano concreto per il rilancio della Sanità Pubblica
Elezioni 2022

Elezioni / La fondazione Gimbe boccia tutti: nessun piano concreto per il rilancio della Sanità Pubblica

07 Settembre 2022 15:01
Secchiello, paletta e comizi elettorali: l’Italia al voto il 25 settembre
Elezioni 2022

Secchiello, paletta e comizi elettorali: l’Italia al voto il 25 settembre

22 Luglio 2022 07:13
Ci concedono il voto!
Governo

Ci concedono il voto!

20 Luglio 2022 21:05
La scuola negata e quel ritardo italiano sui servizi per la prima infanzia
Governo

Crisi: Presidi Andis, garantire l’azione riformatrice del sistema scolastico

19 Luglio 2022 06:18
Articolo successivo
A Pollica nasce la Summer School internazionale “Policy Mix in ecological transition in rural areas”

A Pollica nasce la Summer School internazionale “Policy Mix in ecological transition in rural areas”

Tarallo (Usic), alla politica è mancato il coraggio per riformare la rappresentanza militare

Sindacato Carabinieri Usic a Comando Generale: “fermi lotta di classe dentro Arma”

Le ultime da LabParlamento

Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

Pd / Barbati (civica Gualtieri): con Bonaccini per centrosinistra solido e competitivo

31 Gennaio 2023
Intercettazioni: il boss e la maestra

Intercettazioni: il boss e la maestra

30 Gennaio 2023
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

La circolare ‘omnibus’ dell’Agenzia delle Entrate illustra la tregua fiscale

29 Gennaio 2023
Troppo smartphone? Potrebbe scatenare allergia

Smartphone e bambini: 1 su 2 ce l’ha, il 99% è già online

27 Gennaio 2023
L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

L’Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro: dati e statistiche 

25 Gennaio 2023
Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

Finanza sostenibile, la Bce mette in campo i nuovi indicatori

25 Gennaio 2023
Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

Modificare la realtà filmata dalle videocamere. Adesso sarà possibile (con buona pace della verità)

20 Gennaio 2023
Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

Femminicidio, parla l’esperto: “serve una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole”

18 Gennaio 2023
Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

Mentre guidi l’auto ti ascolta (e riferisce tutto a Pechino)

18 Gennaio 2023
Ucraina / Anche Google con l’Ucraina. In guerra con il Play Store

Google vara il politicamente corretto (e suggerirà quali parole scrivere)

16 Gennaio 2023
“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

“Più sicurezza per gli autisti del Tpl”. La proposta del senatore leghista Manfredi Potenti

13 Gennaio 2023
Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita

Quando l’influencer è preso alla lettera si rischia anche la vita

13 Gennaio 2023
La ‘cicca’ tira ancora.  9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

La ‘cicca’ tira ancora. 9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

11 Gennaio 2023
Danni causati dai robot: l’Unione europea interviene per stabilire colpe e risarcimenti

Danni causati dai robot: l’Unione europea interviene per stabilire colpe e risarcimenti

11 Gennaio 2023
La Città Eterna, eternamente sommersa dai rifiuti

La Città Eterna, eternamente sommersa dai rifiuti

10 Gennaio 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.