venerdì 31 Marzo, 2023
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Politica Parlamento

Lavoro, compensi e gender gap: i dati Istat

Simona Corcos di Simona Corcos
25 Ottobre 2017 18:04
in Parlamento, Sanità, Società
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
Lavoro, compensi e gender gap: i dati Istat
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Donne più svantaggiate per qualità dell’impiego e pensioni. Rimane bassa la rappresentanza nei territori. Audizione di Giorgio Alleva alla Camera

di Federica Fabiani

Si è conclusa poco fa l’audizione del presidente dell’Istat Giorgio Alleva in Commissione Affari costituzionali della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche in materia di parità tra donne e uomini.

Altri articoli interessanti

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

La ‘cicca’ tira ancora. 9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

Commercio / Istat, tornano a crescere le esportazioni con i paesi extra Ue

I dati presentati da Alleva prendono in considerazione i livelli di istruzione e di accesso al mercato del lavoro, la presenza delle donne nei vari settori dell’economia così come negli organi decisionali e politici, e affrontano anche, ovviamente, il tema delle pensioni.

Per quanto riguarda il tasso di occupazione femminile, questo è superiore quando le donne sono in possesso di un titolo di studio di primo livello, e, ancora di più in caso di secondo livello, attestandosi su numeri simili a quelli maschili. Il differenziale di genere a favore maschile è invece più accentuato nel caso di donne diplomate considerate meno protette.  Oltre all’incidenza femminile nei settori dell’istruzione e della sanità, le donne si scoprono nuove imprenditrici nei servizi tecnologici e di mercato ad alta conoscenza più di quanto non facciano gli uomini, trattandosi di settori più specifici per i quali è richiesto il titolo di studio.

In ambito di compensi, al differenziale di genere tra reddito pro-capite medio maschile (19.000€ circa) e femminile (14.000€ circa), corrisponde purtroppo un altrettanto importante divario quando si tratta di pensioni e di povertà assoluta, specialmente in casi di famiglie monoparentali.  Come riportato da Alleva “tra le donne, 16 anziane su 100 non ricevono alcuna forma di pensione (tra gli uomini solo 3 su 100)“; questo, nonostante la maggioranza dei pensionati siano donne (8,5 milioni), che percepiscono mensilmente un importo di 1.137 euro contro i 1.592 degli uomini, per un totale di 455 euro in meno. In merito poi al tema della povertà assoluta, emerge che “l’85% delle famiglie monoparentali in condizione di povertà assoluta ha come persona di riferimento una donna“. Il Presidente dell’Istituto di statistica ha spiegato che per questa tipologia famigliare, “l’incidenza della povertà assoluta risulta in crescita, passando dal 6,7% del 2015 all’8,1% del 2016”. Peggiori condizioni sono osservate generalmente in famiglie con almeno un figlio minore e, ancor di più, in nuclei con donne straniere, dal momento che una su quattro si trova in condizioni di povertà.

Non solo, l’Istat ha anche rilevato come le donne siano svantaggiate in termini di qualità del lavoro; in particolare, le occupate con un livello di istruzione più alto di quello maggiormente richiesto per il lavoro svolto sono il 25,7% contro il 22,4% gli uomini, e la quota di lavoro part time involontario femminile è quasi tripla di quella maschile.

Al contrario, un dato in crescita è quello della presenza femminile negli organi decisionali (CdA di società quotate in borsa e dei Board delle Authority nazionali), così come nel Parlamento nazionale (30,7%) e in quello europeo. Il problema però si ripresenta non appena ci si avventura nei territori. Nei Consigli regionali, infatti, la presenza femminile si attesta solo al 18% e il numero di sindaci donne è appena di 1000 su più di 8000 Comuni. Questa distribuzione potrebbe essere frutto di un meccanismo elettorale: se  la legge vigente per le Politiche del 2013 prevedeva liste bloccate, ciò non vale per le Regioni, dove con lo strumento delle preferenze la presenza maschile risulta ancora preponderante (82%).

Se è vero che i cambiamenti culturali, l’innalzamento dei livelli di istruzione e la terziarizzazione dell’economia stanno diminuendo – anche se lentamente – il differenziale di genere tra uomini e donne, al Nord e al Sud ciò sta avvenendo a due velocità, così come sta avvenendo a due velocità tra l’Italia e il resto dell’Europa, specie perché, in termini di partecipazione al mondo del lavoro e livello di istruzione, il nostro Paese non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi.

Interessante l’enfasi posta dai rappresentanti dell’Istat sullo sviluppo di statistiche di genere in ambito economico, che prendano in considerazione da un lato le differenze tra imprese a conduzione maschile e femminile in termini di competitività, produttività e sostenibilità, e dall’altro il valore economico del lavoro femminile non retribuito (ad esempio, il part-time involontario).

Nonostante i dati presentati dall’Istituto di statistica evidenzino come il differenziale di genere tra uomini e donne in Italia sia di fatto un fenomeno ancora pronunciato, il presidente Alleva ha voluto sottolineare che di volta in volta si registrano leggeri cambiamenti in una direzione che ha comunque definito “positiva”.

L’evoluzione della legislazione in materia, da ora in avanti, avrà sicuramente un notevole impatto sui dati.

 

Leggi il documento depositato da Giorgio Alleva

Scarica i dati Istat 

Tags: gender gapIstat
Articolo precedente

Rivoluzione car pooling: il Parlamento ci prova

Articolo successivo

Il Rosatellum 2.0 è legge

Simona Corcos

Simona Corcos

LabParlamento Consiglia

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti
Economia

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

29 Marzo 2023 17:59
La ‘cicca’ tira ancora.  9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche
Società

La ‘cicca’ tira ancora. 9 italiani su 10 non hanno mai provato le sigarette elettroniche

11 Gennaio 2023 06:21
Commercio / Istat, tornano a crescere le esportazioni con i paesi extra Ue
Economia

Commercio / Istat, tornano a crescere le esportazioni con i paesi extra Ue

23 Dicembre 2022 14:09
Crescita a singhiozzo, nel 2022 Pil al 3,9% ma dal 2023 torna il freno a mano
Economia

Crescita a singhiozzo, nel 2022 Pil al 3,9% ma dal 2023 torna il freno a mano

07 Dicembre 2022 06:39
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati
Economia

Lavoro / Istat, a ottobre 2022 sale al 60,5% il tasso di occupazione 

02 Dicembre 2022 05:31
Il faro della Corte dei Conti sugli Enti Locali. +28% di Comuni con disavanzo
Economia

Istat / A novembre risale la fiducia di consumatori e imprese

29 Novembre 2022 06:32
Articolo successivo
Domenica si vota: prova decisiva per il fine Legislatura

Il Rosatellum 2.0 è legge

Spending review: incognita effetti del referendum regionale

Spending review: incognita effetti del referendum regionale

Le ultime da LabParlamento

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

Istat / Due terzi dell’export vola verso Cina e Stati Uniti

29 Marzo 2023
Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

Non solo gas, così il solare di Vespera è il vero jolly per l’Italia. Parla McGuigan

29 Marzo 2023
Attenti a dare del Bimbominkia: è reato

Gli avvocati penalisti in sciopero. “La maggioranza sostenga le idee riformiste di Nordio”

29 Marzo 2023
“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

“Sanità privata 4.0”, domani convegno alla Regione Lazio 

29 Marzo 2023
Cosa prevede il dl Superbonus

Cosa prevede il dl Superbonus

28 Marzo 2023
Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

Media / “Universi sonori”, il futuro della radio in un dibattito domani a Roma

28 Marzo 2023
Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Lavoratori marittimi imbarcati nelle unità da diporto: soddisfazione per la stipula del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

26 Marzo 2023
Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

Categoria in crisi? La soluzione è nella tecnologia. Arrivano per questo gli avvocati 4.0

23 Marzo 2023
Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

Mercato immobiliare, il 2023 annus horribilis

23 Marzo 2023
Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

Assoconsult: “necessaria una regolamentazione della rappresentanza di interessi chiara e unitaria”

22 Marzo 2023
L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

L’Italia e la Grecia al centro del traffico delle antichità 

22 Marzo 2023
Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

Roma celebra Shri Mataji: 100 eventi in 100 paesi del mondo

18 Marzo 2023
I (troppi) paradossi della scuola

I (troppi) paradossi della scuola

18 Marzo 2023
Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

Libri, esce “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale”

7 Marzo 2023
Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

Fondo Conoscenza: alle imprese 4,5 milioni di euro per la formazione

7 Marzo 2023
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Elezioni 2022
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • #Ucraina
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.