martedì 9 Agosto, 2022
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
LabParlamento - Quotidiano di analisi e scenari politici
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home Economia

Dal blocco licenziamenti alla riforma della giustizia. Tutto cambia perché nulla cambi

Antonio Libretti di Antonio Libretti
07 Giugno 2021 07:36
in Economia, Politica
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Dal blocco licenziamenti alla riforma della giustizia. Tutto cambia perché nulla cambi
Condividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Anche in questo momento di particolare criticità per il nostro Paese l’imminenza delle elezioni rende più eloquenti i politici al fine di dare ogni possibile rassicurazione sulle problematiche ataviche che hanno afflitto molti governi in passato e per le quali non si riescono a trovare mai ottimali soluzioni. Più che valutare giusto o meno ciò che ci proviene dalle dichiarazioni dei capi politici necessita come sempre aspettare il dopo e del dopo la storia è da Gattopardo. Tutto cambia per non cambiare nulla. 

Ritornano nell’imminenza il problema del prolungamento del blocco dei licenziamenti ed il problema del referendum sulla giustizia; la “matassa” da disbrigare ruota, mai come ora, intorno al sistema giustizia. Nel futuro del Governo vi è molto e molto altro ancora ma la domanda da porsi è fin quando resisterà agli interessi dei politici che lo sorreggono? 

Altri articoli interessanti

Riforme / Con gli “Stati Uniti d’Italia” la rivoluzione del ‘merito’ per sconfiggere i mali della burocrazia

Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 

L’unica lezione che accettiamo dai francesi è quella sul Presidenzialismo

I partiti tutti che lo sorreggono vorranno sicuramente riprendere un primario ruolo di comando soprattutto all’indomani delle elezioni amministrative che ci saranno e dei risultati che ne verranno. Di solito in Italia all’indomani delle elezioni, sentendo i politici, mai nessun partito le ha perse. Vinto o perso, come se si parlasse di una partita di calcio ove alla fine vi sono numeri certi; è nel calcio che il risultato, infatti, è rappresentato da numeri, i gol ed i numeri conseguenti sono incontestabili. 

Tutti vinceranno e gli unici che sicuramente perderanno sono i votanti che per una ragione o per l’altra non vedranno dai loro prescelti, come non hanno mai visto, l’attuazione di quel programma rappresentato e promesso da parte di chi ha vinto o dice comunque che non ha perso. E’ la storia di sempre e più aumentano i partiti, i partecipanti e più diventa impossibile ed irrealizzabile avere un Governo che abbia la forza di operare e vivere per l’intera sua legislatura. 

Nell’ultimo periodo è vero che ci hanno chiamato a votare con maggiore lasso di tempo ma la sopravvivenza delle legislature è stata legata alle “impossibili” ed “improbabili” coalizioni che non si potevano neanche ipotizzare prima dell’ultima tornata elettorale. Lo scenario è cambiato perché il disastro del covid ha fatto sì che a impegnarsi per assumersi oneri ed onori fosse un non politico, un professionista con capacità comprovate a dirigere ed amministrare, a organizzare e confidare su altre figure professionali operative e non vincolate. 

Abbiamo letto l’intervista al leader della Lega sul Corriere della Sera e, che se ne dica, Salvini sta dimostrando, periodo ed ambiente elettorale prossimo anche da non dimenticare, una sua coerenza e la voglia di non essere legato a stereotipi di campanilismo o di bandiera a tutti i costi ponendosi nella disponibilità di affrontare le problematiche e confrontarsi. Una corrispondenza di visone condivisa tra la destra, o centrodestra che sia e la sinistra o centrosinistra che dir si voglia. 

Così ora si trovano possibili intese sul prolungamento del blocco dei licenziamenti e vi si dà anche enfasi ad una motivazione di positività e di favore per l’economia. Il sillogismo è creato tra blocco dei licenziamenti, cassa integrazione, aiuti alle imprese per affrontare il mercato a costi, riferiti al fattore produttivo del lavoro, più bassi. 

Forse sarebbe più opportuno e consono porre le imprese nelle condizioni di affrontare il proprio mercato con strumenti più idonei a contrastare concorrenza di chi produce in Paesi ove i costi sono più bassi e la tassazione è maggiormente equa, oppure agevolare la creazione di infrastrutture finalizzate e funzionanti o eliminare ogni inutile intoppo creato dalla burocrazia farraginosa e dilagante. 

Al pari si deve affrontare il problema dei referendum. La storia dei referendum in Italia non sempre, o quasi mai, nel suo epilogo, è giunta a cristallizzare ciò su cui si era chiesto di esprimersi. I referendum per scelta costituzionale sono abrogativi e non propositivi dal che si abroga ma poi a decidere sul da farsi, di diverso, bisogna che vi siano conseguenti interventi legislativi. Sulle motivazioni poste a base dei referendum e su ciò che dovrebbero incidere è storia conosciuta ma possiamo veramente andare a decidere, su un tema dibattuto da sempre e sempre più intrigato, abrogando o meno una norma o no. 

Perché chi poi sarà chiamato a operare non affronta il problema direttamente e interviene con una seria riforma nel rispetto dei soli principi costituzionali? Necessita snellire l’iter burocratico ed i tempi per dar vita alle cogenti riforme e portando avanti ogni confronto tra i politici, giungere ad attuare il tutto con operatività reale e fattività. Le leggi e le norme che le compongono devono essere semplici, chiare e dirette senza richiami e senza se o ma così lo strumento decisorio per il futuro caso concreto avrà una lineare e precisa applicazione.     

Non vogliamo neanche immaginare che per aversi decisioni giuste e puntuali, per aversi la stabilità dell’interpretazione, dobbiamo sperare nella creazione di un logaritmo cui affidare le doglianze delle parti ed attendere che esca la soluzione. In fondo il brocardo latino era sorretto da principio “Da mihi factum, dabo tibi ius”.

Tags: Blocco LicenziamentiMatteo SalviniRiforme
Articolo precedente

Prevenire è meglio che curare (lo dice anche il Cnel)

Articolo successivo

Anziani tanti, poveri e malati

Antonio Libretti

Antonio Libretti

LabParlamento Consiglia

Riforme / Con gli “Stati Uniti d’Italia” la rivoluzione del ‘merito’ per sconfiggere i mali della burocrazia
Politica

Riforme / Con gli “Stati Uniti d’Italia” la rivoluzione del ‘merito’ per sconfiggere i mali della burocrazia

24 Giugno 2022 06:00
Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 
LabRoma

Monnezza Capitale / Gualtieri, questo termovalorizzatore s’ha da fare (quando e dove non si sa) 

22 Aprile 2022 06:00
L’unica lezione che accettiamo dai francesi è quella sul Presidenzialismo
Politica

L’unica lezione che accettiamo dai francesi è quella sul Presidenzialismo

19 Aprile 2022 05:13
Centrodestra ai titoli di coda? Salvini snobba Meloni e strizza l’occhio a Draghi
#Ucraina

Ucraina / Nuova Democrazia, da Meloni e Salvini sovranismo che odia la pace

01 Marzo 2022 06:00
Draghi in cattedra, non chiedetemi del Colle e vaccinatevi
Commenti

Dal Vangelo di SuperMario. Il dramma di una crisi scaricata sulle future generazioni

03 Febbraio 2022 10:06
Quirinale 2022 / Le pagelle di LabParlamento, trionfano i Peones e Draghi. Bocciati Salvini e Conte
#Quirinale2022

Quirinale 2022 / Le pagelle di LabParlamento, trionfano i Peones e Draghi. Bocciati Salvini e Conte

30 Gennaio 2022 12:27
Articolo successivo
Tumori / Rapporto Favo, il disagio economico colpisce il 40% dei cargiver

Anziani tanti, poveri e malati

Amministrative 2021 / E’ partita la sindrome di Cetto La Qualunque

Amministrative 2021 / E' partita la sindrome di Cetto La Qualunque

Le ultime da LabParlamento

L’Europa ci taglia il gas (ma non le bollette)

L’Europa ci taglia il gas (ma non le bollette)

9 Agosto 2022
Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Letta-Calenda, l’amplesso da una botta e via

7 Agosto 2022
 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

 Ossessione vacanze / Il 40% degli italiani sfida il traffico (e la crisi)

7 Agosto 2022
SACE parla al futuro: al via le candidature per l’IT Academy

Partito il cantiere all’ex corderia di Viserba con garanzia Sace

6 Agosto 2022
Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

Il Municipio XII firma protocollo d’intesa con i dentisti Andi su salute orale

6 Agosto 2022
Il Covid cambia il mercato immobiliare: boom di richieste di abitazioni indipendenti e spazi esterni

Mercato Immobiliare / Rapporto Ocse, il settore residenziale rappresenta il 17% del CO2 dei consumi di energia

5 Agosto 2022
Unimpresa, calano i prestiti alle aziende

Da settembre la rata del mutuo aumenterà dell’11%

4 Agosto 2022
Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

Il Campidoglio apre le sue porte per parlare di dati, privacy e nuove tecnologie

3 Agosto 2022
Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

Che schiava della poltrona l’Italia chiamò

3 Agosto 2022
Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

Le isole italiane e il nuovo riconoscimento del principio d’insularità in Costituzione 

3 Agosto 2022
Emergenza lavoro: 3 giovani su 10 sono disoccupati

Lavoro / Istat, a giugno 2022 tasso di occupazione record (60,1% mai così dal 1977)

2 Agosto 2022
Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

Italia-Spagna / Intrighi e complotti raccontati da Llorenç Lluell in “Los depredadores  (biografia de una gran estafa)”

2 Agosto 2022
Siccità / Ispra, risorse idriche ridotte anche del 40% in futuro

Siccità / L’allarme della Coldiretti, 250mila aziende a rischio crack

2 Agosto 2022
Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

Bonus psicologico / In 2 ore 85mila richieste ma i fondi bastano per 16mila persone

1 Agosto 2022
Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

Affari correnti o “grane”? Dal decreto flussi alla siccità i nodi (irrisolti) dal governo Draghi

1 Agosto 2022
LabParlamento

redazione@labparlamento.it

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • #Ucraina
  • Politica
    • Governo
    • Parlamento
  • Economia
  • Giustizia
  • Società
    • Istruzione
    • Cultura
    • Ambiente
    • Sanità
    • Tech
  • Esteri
    • Europa
    • Mondo
  • LabRoma
  • LabParlamento
    • Chi siamo
    • La redazione
    • Contatti

© 2022 LabParlamento è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con autorizzazione n. 3 del 13 gennaio 2021.
Direttore Responsabile: Daniele Piccinin.
Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.